Due TBM di CSM Bessac al lavoro ad Algeri
A Novembre 2001, i distretti di Bab El Oued, Frais Vallong e Beau Fraisier nella zona occidentale di Algeri sono stati colpiti da devastanti inondazioni e colate di fango. Per 36 ore, piogge torrenziali hanno spazzato dalle colline le fragili baracche e hanno inondato le modeste abitazioni circostanti. Oltre 712 persone sono morte, 350 hanno subito danni e 116 sono disperse. Sono stati sepolti sotto il fango più di 350 veicoli con i passeggeri. Come hanno subito precisato gli ingegneri civili, si trattava di una catastrofe attesa per le abitazioni collinari, strutture vulnerabili durante le forti pioggie. Le conseguenze dell'evento sono in parte riconducibili alla guerra del governo contro i guerriglieri islamici.
Per eliminare i nascondigli e le vie di fuga agli insorti, le autorità hanno disboscato le colline sopra Bab El Oued e sigillato le fognature. Gli scoli ostruiti hanno lasciato le pioggie senza sfoghi. Le autorità hanno inoltre dato i permessi per misere case e altre costruzioni nelle aree golenali, a scapito della sicurezza pubblica.
L'impianto fognario di M'kacel è stato seriamente danneggiato. Le irruenti acque in esondazione hanno forato lateralmente l'impianto fognario e in seguito causato una frana. Le acque fuoriuscite dal foro hanno formato un sifone simile al mulinello che si ottiene svuotando il lavandino. Oggi c'è un cratere circolare di 10 m di diametro, in fondo al quale si trova l'impianto fognario di M'kacel, completamente insabbiato.
Il raddoppio del tunnel di drenaggio di Oued M'kacel
Il raddoppio del tunnel di drenaggio Oued M'kacel ad Algeri è composto da un tunnel di 4.760 m, realizzato in prevalenza con TBM (vedere linea rossa sulla cartina), che parte dall'incrocio di Baranès sino al CHU Lamine Debaghine a Bab El Oued. Gli ultimi 230 m dell'impianto fognario (vedere linea blu sulla cartina), che porterà le acque pluviali sino al mare all'altezza dello stadio Ferhani, saranno realizzati a cielo aperto visto il dislivello del terreno. Sono previsti dei raccordi per collegare l'impianto fognario progettato alle reti esistenti e ai vari sotto bacini affluenti: gli uadi Baranès, Sidi Medjbar, Frais Vallon, Scotto Nadal e Jaubert. L'infrastruttura, il cui costo è di circa 5,4 miliardi di dinari, permetterà di portare sino al mare oltre 50 m³ d'acqua/sec e di mettere al riparo la zona a rischio.
Gli studi di dimensionamento idraulico hanno portato alla scelta di un tracciato in profondità (in media tra 30 e 55 m) con diversi pozzi di caduta (profilo longitudinale in scala) per limitare le pendenze delle tre sezioni (pendenza media del terreno pari al 5%, dislivello di 230 m tra l'estremità a monte del progetto e il mare). Il committente è la Direzione delle Risorse idriche e dell'economia dell'acqua della Provincia di Algeri, dipendente dal Ministero delle Risorse idriche. L'impianto fognario e le opere annesse sono costruite da un'ATI composta da CSM Bessac e dal suo partner algerino Hydro-Technique. La direzione lavori è affidata a Cabinet Merlin (Francia) e CTH (Algeria). Collegarsi a www.csmbessac.com, www.hydrotechnique-dz.com e a www.cabinet-merlin.com
La TBM scaverà 4.530 m di tunnel. La sezione scavata è di 19 m² per un diametro interno di 4.000 mm. La TBM "Yasmine" è arrivata in cantiere a metà Marzo. Si tratta di una TBM EPB a pressione mista (terra/aria) di CSM Bessac, che oltre a fabbricare le TBM è anche impresa di costruzioni. La TBM, dal peso di 180 t, ha un back-up lungo 50 m e un treno per il trasporto dello smarino.
La geologia è composta da rocce (scisti e micascisti, calcari cristallini, gneiss), marne e terreno di riporto. La TBM installa in fase di avanzamento i conci di calcestruzzo prefabbricato di 4.000/4.600 mm. I conci sono fabbricati direttamente dall'ATI che ha installato uno stabilimento nella periferia di Algeri. Il fornitore dei giunti per i conci è Trelleborg. Un locomotore diesel trainante quattro vagoni da 9 m3, fornito da CSM Bessac, trasporta lo smarino. Collegarsi a www.trelleborg.com
Il progetto prevede una quindicina di pozzi di lavoro e/o di raccordo agli impianti fognari e agli uadi esistenti così come un impianto fognario rettangolare, lungo 230 m, realizzato in cut&cover nella zona a valle e un pozzo di sbocco in mare. Le dimensioni e le profondità dei pozzi di lavoro e di collegamento sono variabili (diametri da 10 a 15 m, profondità da 30 a 55 m). I pozzi di collegamento saranno complesse opere di ingegneria civile (pozzi vortice, camere di dissipazione d'energia, ecc.). L'impianto fognario in cut&cover è superficiale (profondità media 4 m), con una sezione di 2 x 4,75 m di larghezza. I pozzi circolari sono realizzati con i metodi tradizionali (centine e spritz beton) nella roccia fuori strato mentre l'impianto fognario in cut&cover è realizzato con berlinesi e palancole. Vedere qui le immagini.

Due TBM di CSM Bessac al lavoro ad Algeri

Impianto fognario di Pointe Pescade
Per proteggere l'ambiente e migliorare il disinquinamento della baia dove si riversa una grande parte delle acque di scarico, Algeri ha lanciato un importante programma di risanamento tramite la costruzione di un impianto fognario costiero. L' impianto fognario di Pointe Pescade costituisce uno dei collegamenti essenziali dello schema globale di risanamento dell'agglomerato algerino. Lungo la costa per un totale di 12 km, quest'opera dovrà intercettare tutte le singole reti, che attualmente si gettano nel mare, e convogliarle verso un impianto di trattamento, ad Est della città.
Il progetto è diviso in quattro fasi. La prima è terminata, e riguarda un collettore di superficie di piccolo diametro costruito in trincea. La seconda e la terza fase dovrebbero iniziare a breve (vedere linea verde sulla cartina). La quarta fase, tra il centro di Algeri e il porto nella zona a valle del progetto, riguarda principalmente un tunnel lungo 3.500 m e con 2.460 mm di diametro interno. La galleria è rivestita di conci in calcestruzzo armato, spessi 17 cm. Il tracciato del tunnel è perpendicolare alla disposizione dell'impianto fognario M'kacel e si snoda sotto le trafficate arterie cittadine.
Il tunnel è costruito in due parti a partire da un pozzo intermedio costruito con palancole. La prima parte di 1.930 m, realizzata in marne, è completata. La seconda parte, di 1.700 m inizia in marne, attraversa terreni alluvionali per terminare nei terreni di riporto. Il tunnel è scavato a circa 10 m sotto il livello del mare, in terreni immersi.
CSM Bessac e Hydro-Technique fungono anche da fornitori di materiale: una TBM ad attacco puntuale e confinamento ad aria compressa, il back-up, il treno per lo smarino, l'attrezzatura per la produzione di aria compressa e la schiuma tensioattiva, come pure le cassaforme e i bulloni.
Il vantaggio della TBM proposta da CSM Bessac è che il pilota vede l'intero fronte attraverso un finestrino e il fronte di scavo è accessibile sotto pressione. Questo ha permesso di distruggere manualmente blocchi di calcestruzzo con 1,20 m di diametro, che avrebbero costituito un ostacolo insormontabile per la TBM. Questi blocchi facevano parte d'una bretella d'accesso a una superstrada prima che il progetto fosse modificato. 20/07.


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