Archivio 2005


Comunicati stampa su tunnelbuilder.com
Se siete investitori pubblicitari su tunnelbuilder, Vi invitiamo ad inviarci i Vostri comunicati stampa del 2006, per poterli mettere on line. Questo porrà le informazioni, riguardanti la Vostra società, all'attenzione immediata dei nostri lettori che quotidianamente si collegano al nostro sito: oltre 1.500 professionisti di lingua inglese, operanti nel settore del tunnelling.
Prima di installare nel nostro database i Vostri annunci, a cui si potrà accedere partendo da uno spazio sulla Front Page di tunnelbuilder.com, avremo la possibilità di apportare tutte le modifiche e le revisioni che riterrete opportune. I Vostri comunicati appariranno inoltre per un mese su tutti i siti di tunnelbuilder, dove saranno visionati almeno 50.000 volte. In seguito saranno disponibili in archivio per future consultazioni.
Vi è inoltre la possibilità, con un costo minimo, di usufruire del nostro servizio per tradurre in italiano e spagnolo i comunicati della Vostra società, a vantaggio dei nostri lettori di lingua italiana (150) e spagnola (250) che quotidianamente si collegano al nostro sito. Potremo inoltre redarre per Voi i comunicati stampa a costi per parola estremamente competitivi.
Contattate sam@tunnelbuilder.com per prendere accordi sulle tempistiche dei Vostri comunicati stampa o, qualora non ci fosse urgenza, inviateli semplicemente, affinché possano essere pubblicati appena possibile.
Buon Natale e Felice Anno Nuovo! 50-51/05.


Tecnologia di rinforzo ComBar della Schoeck
La Schoeck di Baden Baden (Germania) ha impiegato dieci anni per sviluppare le barre d'armatura con polimeri rinforzati da fibre di vetro, e ha ottenuto un'ampia approvazione per il suo sistema ComBar, che offre tutti i vantaggi dell'acciaio in termini di progettazione, resistenza alla trazione e proprietà coesive, ma è più leggero e più facile da trattare.
Il ComBar della Schoeck è al momento impiegato nella nuova tratta Nord-Sud della metropolitana di Amsterdam, dove sono state applicate oltre 75 t di rinforzi in fibra di vetro annegate in sei muri di diaframma. Per leggere il comunicato stampa della Schoeck in relazione a questo lavoro, cliccare qui. Per inviare il comunicato stampa della Vostra azienda, contattare sam@tunnelbuilder.com 50-51/05.


Il Lussemburgo costruisce il Grouft Tunnel
Con una popolazione di 465.000 abitanti e una superficie di 2.586 km2, il Granducato di Lussemburgo è una minuscola nazione situata tra il Belgio, la Francia e la Germania. E' tra i paesi più ricchi del mondo, con un reddito pro-capite di 55.100 Dollari Usa.
Il tunnel Grouft è in costruzione come parte della Route du Nord (A7) tra la città di Lussemburgo ed Ettelbruck. Il progetto da 171.226.416 Euro, commissionato dal Ministero dei lavori pubblici, è relativo alla costruzione di un tunnel a doppia canna, lungo 2.966 m, tra l'altopiano di Heeschdrëfferbierg a Sud e la valle dell'Alzette vicino a Lorentzweiler a Nord. La galleria sarà costruita dall'ATI Tunnel Grouft, composta da Wayss & Freytag, Max Boegl, Galere, Tralux e Felix Giorgetti. Gli studi progettuali sono stati realizzati da Luxconsult e Lombardi. La gestione dei lavori è affidata a TR-Engineering e Geos. Il coordinamento per la sicurezza e la salute è stato assegnato a Schroeder & Associes e a Secolux. Consultare www.pch.public.lu/projets/tunnel_grouft e www.wf-ingbau.de/de/corecapabilities/projects/tunnel_grouft.php
La galleria consiste in una canna a due corsie in discesa e in una canna a tre corsie in salita. La larghezza della carreggiata è rispettivamente di 7 m e 10,5 m. Dalla valle dell'Alzette, il tunnel è caratterizzato da una pendenza media del 4,5%. Esistono due profili di scavo: a ferro di cavallo (da 69,5 a 111,7 m2) e ad arco rovescio (da 99 a 164,1 m2). Ai portali, la distanza tra i due fornici è di 20,4 e aumenta gradualmente su una distanza approssimativa di 700 m a Sud e 800 m a Nord sino ad una distanza massima di 41,55 m. La copertura lungo il tunnel varia tra i 3-4 m ai portali sino ad un massimo di 80 m. Tra le canne saranno realizzati, ad intervalli di 250-300 m, dieci attraversamenti con una sezione di 30-35 m2. Il tracciato passa sotto foreste e campi. La sezione della galleria varia tra i 90 m2 e i 160 m2.
La geologia è principalmente composta da arenarie fratturate, marne scadenti, limo e gesso. Ci sono quattro fronti scavati contemporaneamente dai quattro portali. Il metodo di scavo varia tra i metodi tradizionali (martello e benna) nella roccia con una resistenza medio-bassa e drill&blast nella roccia dura. Varia quasi ogni giorno. Per lo scavo meccanico è utilizzata una flotta di quattro escavatori R934B della Liebherr equipaggiati con benne a cucchiaio, benne scarificatrici, frese puntuali e perforatrici idrauliche. Per il drill&blast, il parco macchine comprende un jumbo WL3C Rocket Boomer semi-automatico dell'Atlas Copco, due jumbo L2Cs dell' Atlas Copco e due perforatrici della Robodrill a due bracci con cesto. Tutte equipaggiate per la perforazione a secco. Gli esplosivi sono forniti dalla Orica Germany (emulsione pompata, detonatori non elettrici). Consultare www.atlascopco.it, www.robodrill-sa.com e www.orica-germany.com
Per lo smaltimento dello smarino, saranno impiegate quattro pale gommate L564T modificate della Liebherr e quattordici dumper della Kaelble. Consultare www.liebherr.com e www.kaelble.com
Il sostegno e il rivestimento richiesti dal cliente consistono in bulloni Swellex, shotcrete, centine metalliche HEB 220 e HEB 160 oppure centine a traliccio con 3 o 4 ferri. Lo shotcrete rinforzato con fibre (40 kg/m³) è fornito dalla Trefilarbed (1.500 t) ed è spruzzato con cinque unità Potenza della MEYCO. Consultare www.swellex.com, www.meyco-equipment.ch e e www.trefilarbed.com
Lo scavo è ufficialmente iniziato ad Agosto 2005 e dovrebbe essere terminato entro 29 mesi, seguito dai lavori di rivestimento e di equipaggiamento. Al 6 Dicembre 2005, erano stati scavati 160 m e 93 m dal portale Nord e 280 m e 173 m dal portale Sud. Il completamento totale del progetto è programmato entro 54 mesi (metà 2009). Cliccare lu/13. 50-51/05.

Il Lussemburgo costruisce il Grouft Tunnel


Una TBM della Hitachi termina il Main Spine Tunnel del CSO di Providence
In data 1 Dicembre 2005, una TBM a singolo scudo della Hitachi, ha raggiunto la sua destinazione finale sul fondo di un pozzo terminale (80 m) sotto l'incrocio tra Okie e Calverley street a Providence, capitale di Rhode-Island, terminando così la perforazione del tunnel (4.880 m). La macchina da 690 t ha terminato la Fase 1 del progetto relativo al Combined Sewer Overflow (CSO) Abatement, anche conosciuto come Main Spine Tunnel, per la Narragansett Bay Commission. Il contraente è un'ATI composta da Shank e Balfour Beatty per 163,5 milioni di Dollari Usa. Il Louis Berger Group sta gestendo il programma, con il progetto della galleria di Jacobs Civil, il coordinamento dei lavori di costruzione e dei servizi di ispezione per tutti i pozzi e i tunnel dell'ATI Gilbane-Jacobs Associates, e con i servizi geotecnici di Haley & Aldrich. Contraenti, impiegati della Narragansett Bay Commission, e due senatori USA hanno affollato una tenda vicino al pozzo per testimoniare l'evento. Una telecamera nel pozzo ha mostrato su uno schermo di 3 m la faccia della roccia di scisti e arenarie, dove era atteso il breakthrough. Consultare www.narrabay.com/CSO.asp, www.bbciusa.com, www.louisberger.com, www.jacobs.com, www.jacobssf.com e www.haleyaldrich.com
La TBM è lunga 78 m ed è stata capace di un avanzamento di 13 m al giorno. Le taglianti hanno un diametro di 43 cm. Il Main Spine tunnel è sostenuto da anelli in calcestruzzo presagomato lunghi 1,22 m. Consultare www.hitachi-c-m.com/global/products/tunnel
Il Main Spine Tunnel è l'opera principale della prima delle tre fasi che compongono il progetto. Si snoda dall'impianto di trattamento delle acque di scolo di Field's Point, a sud, fino a una fonderia a ovest del centro cittadino. Il suo tracciato segue approssimativamente tubazioni esistenti lungo i fiumi Providence e Woonasquatucket, per poi deviare sotto il prato a sud della Statehouse prima di terminare nei pressi della fonderia. Il progetto include anche tre larghi pozzi (15,2 m, 9,1 m e 3,4 m di diametro) per convogliare le acque di scolo in eccedenza verso il nuovo tunnel, una caverna di pompaggio (20,7 x 20,7 x 30 m) all'estremità meridionale della galleria, che ospiterà le strutture della stazione di pompaggio di Field's Point, e un vicino pozzo di uscita ad Ernest Street. Vedere la cartina qui. Il tunnel, che ha un diametro esterno di 9,1 m e un diametro di esercizio di 7,93 m rivestito in cemento, potrà immagazzinare fino a 246 milioni di litri di acque di scolo nell'attesa che vengano trattate dall'impianto di Field's Point. La Narragansett Bay è un estuario di rilevanza nazionale che ha più di 640 km di coste suddivise tra Rhode Island e il Massachusetts. La pesca sportiva genera introiti per circa 300 milioni di Dollari USA all'anno, mentre il turismo collegato alla baia contribuisce per altri 2 miliardi di Dollari all'economia locale.Il tunnel è un'opera per intercettare le acque nere che ora si riversano nei canali durante le forti pioggie, obbligando spesso le autorità a sospendere la pesca dei crostacei, linfa vitale dell'industria commerciale ittica. Per evitare lo scarico nel vecchio malandato sistema fognario e di raccolta dell'acqua piovana, l'acqua contaminata viene scaricata nei fiumi della zona, come il Blackstone, il Moshassuck, il Providence, il Seekonk e il Woonasquatucket. Questi si riversano nella Narragansett Bay, contaminando l'acqua con pericolosi batteri.
I lavori della prima fase sono iniziati a Maggio 2001, le perforazioni a Marzo 2004, e dovrebbero concludersi nella primavera 2008. Una volta che la prima fase sarà terminata, i lavori si fermeranno per almeno due anni in modo che gli scienziati possano analizzare quanta acqua è stata depurata. La Fase 2 comprende intercettori vicini alla superficie per un totale di oltre 9.150 m lungo i fiumi Seekonk e Woonasquatucket che saranno pronti nel 2009-2010. Dopo altri due anni di pausa avrà inizio la Fase 3. La Narragansett Bay Commission progetta di lanciare una gara per una galleria di accumulo e trasferimento lunga 4.830 m e profonda 75 m con un tracciato lungo il Seekonk da Buckland Point sino a Central Falls. Tutti i lavori dovrebbero concludersi entro il 2020/2021. Cliccare us/37. Vedere il filmato qui. 50-51/05.


Lovat nomina nuovi manager per l'Australia, la Nuova Zelanda e per la Regione del Sud-Pacifico
Lovat ha ampliato la propria squadra di esperti per assicurare un'assistenza locale in Australia, in Nuova Zelanda e nel Sud Pacifico, nominando Area Manager Matthew Panozzo e David O'Sullivan allo scopo di coprire meglio la zona. Forti delle loro rispettabili carriere nel settore del tunnelling, Matt e David aiuteranno la Lovat a rinforzare la propria presenza nella zona, che comprende già le TBM fornite per i progetti di alto profilo a Singapore, Perth e Melbourne. Sono entrambi ingegneri civili con una lunga esperienza nelle forniture di equipaggiamenti per il tunnelling e di speciali attrezzature per le costruzioni in sotterraneo, nei mercati delle miniere e del tunnelling nell' Australasia e del Sud-Est asiatico. I prodotti gestiti da Matt e David comprendono le TBM, materiale rotabile, agenti di condizionamento del suolo, cutting tools e altri equipaggiamenti ausiliari. Per l'assistenza in questa zona, contattare Matt Panozzo, e-mail matt.penpac@optusnet.com.au e David O'Sullivan, e-mail david.penpac@bigpond.com.au oppure collegarsi a www.lovat.com 50-51/05.


I conducenti non sanno affrontare i rischi nei tunnel
Uno studio dal titolo "Risultati psicologici sperimentali per la guida nei tunnel - Contributi alla sicurezza stradale", elaborato dall'equipe Segtúnel del Dipartimento di Psicologia Sociale dell'Università di Barcellona e commissionato dall'impresa Geoconsult España, ha concluso che la maggior parte dei guidatori spagnoli non ha le informazioni né la formazione sufficienti per sapere come comportarsi in situazioni di emergenza all'interno di un tunnel.
La strategia di studio degli aspetti relativi alla componente umana, che potrebbero contribuire a migliorare la sicurezza stradale nei tunnel stradali, mira ad evidenziare le differenze osservabili (se esistenti) tra il comportamento degli utenti in galleria e su tratte all'aperto. La prima operazione è consistita nel effettuare un'indagine, attentamente pianificata, sulle strade esistenti con traffico reale, in base alla quale sono state individuate con precisione le tratte a cielo aperto e i tunnel da utilizzare per lo studio.
La seconda operazione è consistita in un conteggio a scalare (per esempio 10.000, 9.999, etc.) in base al quale si sono calcolati gli indicatori di affaticamento, dovuto alla fatica mentale dell'esercizio congiunto di entrambe le operazioni.
Il conteggio retroattivo si altera (rallentamento, esitazione, errore o fallimento) in seguito al sovraccarico mentale in ogni istante. Il sovraccarico mentale può essere dovuto a situazioni di traffico (per esempio guidare verso una moto), ad aspetti caratteristici dell'infrastruttura o del conducente stesso. Il gruppo, oggetto dell'esperimento, era composto da trenta conducenti. Per effettuare le prove sperimentali si è delimitato un percorso, urbano ed extraurbano, lungo poco più di 70 km, che è il più lungo di questo tipo mai utilizzato per gli studi sui conducenti. Vi si incontrano un notevole numero di gallerie estremamente utili, extraurbane e urbane, a doppio e a singolo fornice: La Rovira (1.165 m), Ronda del Mig (2.280 m), Vallvidrera (2.500 m), Valldoreix-Mirasol (836 m), Guinardó (324 m) e Mitre (580 m). Una di queste è tra i più antichi e un’altra è tra i più moderni e lunghi tunnel urbani in Europa. Lungo questo circuito sono stati individuati tre tipi di percorso, in funzione del tipo di indagine svolto su di esso: percorso sperimentale, percorso di osservazione e percorso di rilassamento. Nei percorsi sperimentali, si sono effettuate le operazioni sperimentali, all'aperto come in galleria.
Considerando l'andata e il ritorno, la lunghezza della galleria era di 11.890 m, corrispondente ai tre tunnel più lunghi del circuito. La lunghezza del tratto a cielo aperto era identica.
Questo studio, inoltre, doveva consentire un altro studio di tipo osservativo relativo alla percezione della velocità nelle gallerie e a cielo aperto, che avrebbe richiesto un numero maggiore di tunnel e di tratte a cielo aperto per queste operazioni, e che era impossibile effettuare nei tratti sperimentali, all'interno dei quali il soggetto stava effettuando delle altre operazioni che lo assorbivano completamente Non c'era l'esigenza che questa tratte avessero la medesima lunghezza in galleria e all'aria aperta. La lunghezza complessiva (andata e ritorno) era di 3.480 m.
Per finire, il circuito ha alcune zone in cui non viene compiuto alcun tipo di studio, dove il guidatore possa guidare rilassandosi, in modo da recuperare lo stato di normalità che potrebbe aver perso per effettuare gli esercizi. La sua lunghezza totale è di 40,45 km.
Lo studio, diretto dai Professori Ricardo D. Blasco e José Manuel Cornejo, ha evidenziato che il 61,5% dei guidatori intervistati spegnerebbe il motore e resterebbe in auto se ci fosse un blocco in galleria. Il 75,7% dei guidatori ha affermato che chiuderebbe i finestrini, solo un 5,9% proverebbe a tornare indietro e solamente un 1,8% uscirebbe dall'auto (decisione corretta), mentre un 14% ha confessato che non saprebbe come comportarsi in caso di blocco all'interno di una galleria.
Lo studio conclude inoltre che il 57,6% dei conducenti considera che la segnaletica di emergenza all'interno delle galleria sia poco visibile e un 8,4% non l'ha nemmeno notata. Inoltre, 6 guidatori su dieci intervistati hanno ammesso di non aver utilizzato un estintore.
Nel caso in cui ci fosse una fuga di gas o la presenza di fumo, il chiudere i finestrini non servirebbe a nulla e potrebbe anche succedere che l'automobilista non percepisca alcun segnale di pericolo.
Se il conducente si isola, il problema potrebbe essere che quando decide di reagire, non ne abbia il tempo. Lo studio dimostra che le persone sono restie ad abbandonare l'auto e che dopo un primo momento di incertezza si dirigono a piedi in direzione opposta a quella dove stavano andando.
Secondo gli autori dello studio, i guidatori che entrano in galleria necessitano di maggior informazioni rispetto a quando sono in tratte a cielo aperto.
Lo studio sottolinea inoltre che negli ultimi 400 m delle gallerie lunghe più di 1 km, si rileva un notevole incremento di tensione mentale a causa dell'esistenza di un punto di attrazione visiva, che è la luce diurna dell'uscita. La visione focale si oppone alla visione periferica che, per esempio, fa sì che le pareti della galleria attirino l'attenzione. Il numero di incidenti che avviene nelle tratte di entrata e uscita della galleria, è superiore a quello di qualsiasi altro tratto, indipendentemente dalla tensione mentale. Gli autori illustrano questa teoria con l'esempio della galleria di Blackwall, che passa sotto il Tamigi a Londra e che fu costruita nel 1897 per coloro che guidavano le carrozze trainate da cavalli. Gli ingegneri di allora avevano capito la necessità che le uscite delle gallerie coincidessero con un tratto in curva in modo da evitare l'effetto eccitante e di abbagliamento che la vista esterna della luce avrebbe prodotto sui cavalli. Collegarsi a www.ub.es/dppss/rblascor/segtunel/encutun.html e www.geoconsult.es 50-51/05.


In costruzione la seconda fase della Ferrovia leggera di Smirne
Il Rail Systems Directorate della Municipalità Metropolitana di Smirne (Turchia) sta realizzando la seconda fase del sistema ferroviario leggero della città. Il contratto di 90.898.248,84 Lire Turche è stato assegnato alla Bayindir nell'Aprile 2005. Il tempo previsto per i lavori è di 660 giorni (più un periodo di gestione di 12 mesi). Collegarsi a www.izmirmetro.com.tr e www.bayindir.com.
Il tracciato del progetto inizia dall'esistente pozzo di scavo alla stazione di Üçyol, che rappresentava il termine della prima fase del sistema di ferrovia leggera. Si snoda poi completamente in sotterraneo, ad elevate profondità, sotto le zone di Hatay, Göztepe e Poligon lungo Inönü Street per terminare in Fahrettin Altay Square, nella zona di Üçkuyular. La lunghezza totale del tracciato è di 5.460 m: 4.230 m di galleria a singola canna e a doppio binario (sezione trasversale di 60 m2) e 1.230 m di stazioni (sezione di 106 m2). Le gallerie per le scale mobili hanno una lunghezza totale di 600 m (sezione di 30 m2).
Lungo il tracciato sono presenti sei stazioni sotterranee con banchine passeggeri lunghe 205 m, mezzanini in cut-and-cover (dimensioni 24x60x 5 m), quattro gallerie per le scale mobili tra la banchina e il mezzanino e quattro pozzi di ventilazione a ogni stazione. I nomi delle stazioni sono: Ýzmirspor, Hatay, Göztepe, Poligon, Güzelyalý e Fahrettin Altay. I mezzanini saranno utilizzati anche come sottopassaggi per garantire un facile attraversamento delle strade ai passeggeri.
La geologia consiste in rocce vulcaniche (andesiti, agglomerati, tufi) e sedimentarie (arenarie, siltiti e argilliti).
Per il tunnelling sono utilizzati un escavatore a testa fresante della Voest Alpine e cinque escavatori (2 Hyundai 290, 1 Hyundai 210, 1 Hyundai XCL7 e 1 Hitachi UH083) a seconda delle formazioni rocciose. I sostegni e il rivestimento sono assicurati con reti elettrosaldate, centine e shotcrete senza fibre. Per lo smarino, si utilizzano caricatori, autocarri a cassone ribaltabile, gru a cavalletto e benne ai pozzi temporanei di accesso. Al momento sono stati completati tre pozzi temporanei di accesso, è in costruzione un tunnel di accesso alla canna principale lungo 150 m, di cui se ne prevede il completamento entro un mese. Quattrocento metri della galleria principale sono stati altresì completati. Il tunnelling è iniziato il 1° Luglio 2005, e la caduta dell'ultimo diaframma è attesa per Novembre 2006. Per vedere le immagini, cliccare qui. Collegarsi a www.vab.sandvik.com
Il progetto richiede inoltre l'armamento ferroviario (ballast, traversine, binari, barriere, scambi, cablaggio, sistema SCADA), sistemi di allarme e informativi, installazioni elettriche ed elettroniche (sottostazioni, centrali elettriche, UPS, sistemi per l'illuminazione e gli scambi, impianti per la telefonia di emergenza, copertura per i cellulari, sistemi antincendio, altoparlanti, pannelli luminosi, TV a circuito chiuso, cavi a fibre ottiche etc.), sistemi meccanici (tubazioni, drenaggi, estintori, ventilazione), scale mobili e ascensori, sistemi di accessi di sicurezza, obliteratrici, etc. Cliccare tr/15. 49/05.

In costruzione la seconda fase della Ferrovia leggera di Smirne


Grande festa per la fine dello scavo del Tratto Appenninico della Bologna-Firenze
Il 21Ottobre 2005, con la caduta dell'ultimo diaframma della galleria Vaglia, sono terminati i lavori di scavo del tratto appenninico della tratta tra Bologna e Firenze della nuova linea ferroviaria ad alta velocità/capacità Milano-Roma-Napoli. È stata una grande, bellissima, festa cui hanno presenziato, tra gli altri, assieme alle maestranze, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Pietro Lunardi, il Presidente delle Ferrovie dello Stato, Elio Catania, e gli Amministratori Delegati Antonio Savini Nicci e Riccardo Bonasso, rispettivamente di TAV e Italferr.
La galleria di Vaglia, lunga 18.561 m è la più estesa della nuova linea. Il tracciato da Bologna a Firenze è lungo 78,5 km. Il tratto in galleria rappresenta il 93% del tracciato (73,3 km) ed è interamente percorribile, per cui possono iniziare le operazioni di finitura delle pareti del tunnel per poi passare alla posa dei binari. Per realizzare questa straordinaria opera d'ingegneria, unica al mondo per dimensioni, complessità e impegno finanziario (in 5 anni e mezzo sono stati scavati oltre 100 km di tunnel, tra gallerie di linea da 140 m² di sezione e gallerie d'accesso e di servizio, in un contesto geologico tra i più difficili e complessi al mondo), si sono dovute impiantare complessivamente 31 aree di cantiere: 10 campi base per ospitare il personale e 21 cantieri industriali al servizio della produzione. Sono state impegnate quotidianamente, 7 giorni su 7, 24 h su 24, oltre 3.500 persone. Le gallerie della linea tra Bologna e Firenze sono 9, intervallate da brevissimi tratti all'aperto, e affiancate da una galleria di servizio di 10 km, in larga parte parallela al tratto finale del tunnel di Vaglia, e da 12 gallerie di accesso che saranno utilizzabili come vie di soccorso e fuga, oltre che di manutenzione della linea.
Gli avanzamenti a Vaglia sono stati realizzati con perforatrici idrauliche. Lasciando non più di 2 m dal fronte di scavo, si sono realizzati sostegni temporanei con centine metalliche interdistanziate di 1,5-2 m. Sulle pareti è stato spruzzato uno strato di calcestruzzo fibro rinforzato con spessore compreso tra 200 e 300 mm.
I lavori sono stati realizzati dall'Appaltatore Generale FIAT/CAVET, un consorzio di imprese guidato da Impregilo, il primo Appaltatore Generale in Italia, e partecipato da CMC, Maire Engineering e CRCPL. La progettazione di tutte le opere in sotterraneo è stata eseguita, per conto di Maire Engineering, dalla Rocksoil S.p.A. di Milano. Collegarsi a www.rocksoil.com, www.impregilo.it, www.cmcra.com e www.maireengineering.it
Senza dubbio si è trattato di un'esperienza pilota per tutto il settore delle grandi infrastrutture.
È stata affrontata e attraversata, con coperture variabili tra 0 e 600 m, un'ampia e disomogenea varietà d'ammassi: dalle formazioni flyscioidi alle argille e argilliti fino ai terreni sciolti e instabili, interessati in alcuni casi da manifestazioni idriche e presenza di gas.
Sia la progettazione sia la costruzione delle gallerie sono avvenute in regime di assicurazione qualità e conformemente ai principi dell'approccio ADECO-RS (Analisi delle Deformazioni Controllate nelle Rocce e nei Suoli) della Rocksoil.. L'applicazione sistematica dell'avanzamento a piena sezione, previo rinforzo del nucleo-fronte, ha permesso d'impiegare macchine di dimensioni notevoli, dotate di grande potenza e versatilità, ma soprattutto, anche a fronte di condizioni di scavo spesso proibitive, ha consentito d'industrializzare le produzioni (che hanno raggiunto picchi di oltre 2000 m/mese) e di rispettare i costi e i tempi contrattuali, garantendo sempre condizioni di massima sicurezza.
Questa metodologia d'avanzamento, infatti, razionalizzando l'intero ciclo produttivo e riducendo ogni forma di discrezionalità nella fase esecutiva, ha determinato significativi benefici anche in termini di sicurezza e prevenzione, problematiche alle quali è stata tributata particolare attenzione sin dalla fase progettuale. Su tutti i cantieri è stato attivato un sistema di pronto soccorso integrato tra azienda e servizio pubblico delle regioni Emilia e Toscana. Oltre a dotare ogni cantiere di una propria infermeria, è stata significativamente curata l'efficienza dei sistemi di comunicazione (radio-telefono), attivazione del soccorso, coordinamento tra galleria e servizi esterni (medici, ambulanze, elisoccorsi).
Terminato lo scavo del tratto appenninico, i lavori per la nuova linea ferroviaria ora proseguono per la realizzazione dei nodi di collegamento con le stazioni di Bologna e Firenze. Cliccare it/22 e qui. Per vedere il filmato, cliccare
www.tav.it/1/default.asp?id=68&codice=1&codice1=002&codice2=001&codice3=002 49/05.

In costruzione la seconda fase della Ferrovia leggera di Smirne
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Andorra realizza il tunnel Dos Valires
Il Principato di Andorra è situato nell'Europa sud occidentale, sui Pirenei orientali tra la Francia e la Spagna. È un piccolo paese, con 35-40 km di diametro, con sette/otto città, di cui la più grande è Andorra la Vella (21.000 abitanti). A nord, il paese confina con la Francia per 56,6 km, a Sud confina per 63,7 km con le contee catalane di Cerdanya, Alt Urgell e Pallars Sobirà (Spagna). È un paese montuoso con strette valli, una superficie di 468 km2 e un'altezza media slm pari a 1.996 m. Il paese è conosciuto per lo sci, per lo shopping esente da dazio e per il gas poco costoso.
Attualmente ad Andorra sono in esercizio due tunnel stradali: Envalira (1 x 2.879 m), nei pressi del confine francese di Pas de la Casa, e Sant Antoni (2 x 225 m). Cliccare ad/11. Altre gallerie sono in costruzione, tra le quali la Pont Pla (bidirezionale a singola canna, lunga 1.268 m, ufficialmente chiamata Grau de la Sabata, con un tunnel di emergenza parallelo ad essa) e Dos Valires, dove le operazioni di scavo sono iniziate recentemente. A Pont Pla, la parte d'ingegneria civile è terminata ed è a buon punto l'equipaggiamento del tunnel principale e della galleria di emergenza. L'apertura è programmata per Giugno/Luglio 2006.Cliccare ad/12. Andorra ha in progetto di costruire cinque tunnel a breve e medio termine e altri sei a lungo e lunghissimo termine. Consultare E-News Weekly 48/2005 per I dettagli.
Il tunnel di Dos Valires consiste in tre canne della medesima lunghezza: due canne monodirezionali e una galleria di servizio centrale. La lunghezza è di circa 2.950 m, a cui si dovranno aggiungere i tratti in artificiale agli imbocchi. Le canne principali hanno una sezione libera di 63,9 m² , la galleria di servizio di 16 m². Le canne principali e la galleria di servizio longitudinale saranno connesse da undici bypass trasversali: otto pedonali (18 m²) e tre carrabili (34 m²). Le carreggiate saranno composte da due corsie larghe 3,5 m e da banchine larghe 1 m e 0,75 m. In quanto alla geologia, la maggior parte della galleria attraversa filliti e metagrovacche con quarzo e tracce di ardesia all'ingresso ovest. Sono stati trovati alcuni strati di grafite e tracce di solfati, in piccole quantità.
L'ATI costruttrice è composta da Dragados, Obras Subterráneas e dal costruttore locale Trebisa. La direzione dei lavori è stata affidata a Eurogeotécnica, Enginesa, Euroconsult e Suport Enginyers Consultors.
I tunnel principali saranno realizzati con il metodo NATM avvalendosi di jumbo, mentre la galleria di servizio tramite unaTBM di 4 m di diametro. I fronti di scavo saranno due o tre a seconda della fase di lavoro. Sono state scelte quattro alternative di sostegno che prevedono l'utilizzo di ancoraggi e spritz beton con differenti spaziamenti e spessori (classi I, II e III) e centine e arco rovescio nella classe IV. Lo spritz beton (28.442 m³) è rinforzato con fibre d'acciaio Wirand FS3N della Maccaferri (1.279.900 kg), lunghe 33 mm, con 0,75 mm di diametro, nella misura di 40 kg/m³. I bulloni avranno un diametro di 25 mm mentre le centine saranno di tipo THN 16,5 e 29 e HEB 180. Il progetto prevede inoltre la realizzazione di un rivestimento in calcestruzzo HM-30 dei due tunnel principali (38.100 m³). L'impianto per il calcestruzzo è della Degussa. I mezzi impiegati sono un Rocket Boomer 353 ES dell'Atlas Copco e un Minimatic della Tamrock, una piattaforma Himec 9810 della Normet (è prevista a breve l'aggiunta di un'altra piattaforma, la 9910 della Normet), una scavatrice Case CX240 con martello idraulico Krupp, due pompe per la gunite della Putzmeister, un erettore di centine della Manitou e una betoniera Mercedes 2629. Collegarsi a www.atlascopco.it, www.tamrock.sandvik.com, www.normet.fi, www.casece.com, www.putzmeister.es, www.maccaferri.com e www.degussa.com
Tecsol ha realizzato gli ombrelli di infilaggi agli imbocchi dei tre tunnel. Sono iniziate le prime volate. La conclusione dei lavori è prevista per la fine di Settembre 2008.Si sta studiando come smaltire lo smarino delle TBM, possibilmente tramite nastro trasportatore e il resto si effettuerà con mezzi convenzionali, due pale caricatrici della Caterpillar e di una pala cingolata ST8 della Wagner per i primi metri della galleria. Collegarsi a www.cat.com. Consultare E-News Weekly 19/2004 e 44/2002. Vedere l'immagine qui. 48/05.

Andorra realizza il tunnel Dos Valires
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La Linea "Hsinchuang" a Taiwan festeggia la caduta dell'ultimo diaframma del tunnel di 10 km
Il 19 Novembre 2005 è stata celebrata la caduta dell'ultimo diaframma della galleria, lunga 10 km, sulla linea metropolitana "Hsinchuang" a Taipei. I lavori di costruzione sulla linea sono giunti a metà. Il sindaco di Taipei Ma Ying-jeou ha apposto il proprio nome sulla parete del tunnel completato, che collega le stazioni di Cailiao e Huilong. Le operazioni di scavo erano iniziate il 22 Dicembre 2003, con una fresa scudata. L'intero tunnel fu finito dopo 700 giorni lavorativi, mentre la sezione tra le stazioni di Xinzhuang e Fu Jen University è stata conclusa ad Ottobre di quest'anno.
La linea "Hsinchuang" (Xinzhuang) è un prolungamento della linea Arancione "Chungho" (Zhonghe) che attraversa la città, partendo dalla stazione di Kuting (Guting), dirigendosi a Nord e poi a Ovest incrociando la linea Rossa "Tamshui" (Danshui) presso la stazione di Minchuan (Minquan) West Road. La linea raggiunge quindi la stazione di Daqiao Elementary School nella Contea di Taipei e procede verso Sud-Ovest verso Sanchung (Sanchong) e Hsinchuang (Xinzhuang) lungo Chongxin Road e Zhongzheng Road, toccando nove stazioni (12,4 km). E' stata costruita sotto le strette strade congestionate dal traffico, con molti vecchi palazzi e in zone con condizioni geologiche scarse e pertanto si è dovuto raggiungere una profondità di oltre 40 m. Le difficoltà ingegneristiche incontrate durante la costruzione hanno reso particolarmente impegnativa la linea "Xinzhuang". Il prolungamento prevede 19,7 km in sotterranea con 16 stazioni e un deposito di manutenzione.
La tratta da Zhongxiao (Zhongxiao) Xinsheng a Huilong sarà aperta il 31 Dicembre 2009, mentre la tratta da Zhongxiao Xinsheng a Guting (Kuting) dovrebbe entrare in esercizio per il 31 Dicembre 2010. Una diramazione della linea "Hsinchuang", il ramo di Luchou (Luzhou), sarà costruita procedendo verso Nord Ovest in modo da servire diverse scuole.La linea percorrerà 6,4 km in sotterranea, avrà 5 stazioni e un deposito di manutenzione al capolinea. Dovrebbe essere completata entro il 2009. Collegarsi a http://english.taipei.gov.tw/dorts/index.jsp 48/05.

La Linea "Hsinchuang" a Taiwan festeggia la caduta dell'ultimo diaframma del tunnel di 10 km


Un jumbo munito di perforatrici da roccia COP 3038 realizza un impianto idroelettrico in Norvegia
Birkeland Entreprenørforretning ha formato un'ATI con Spilde Entreprenør per realizzare la prima fase del progetto “Kløvtveit” da 41,8 GW/h, a Hordaland, in Norvegia. Birkeland è stato il primo appaltatore norvegese a ordinare un jumbo equipaggiato con le superveloci perforatrici idrauliche COP 3038 della Atlas Copco per realizzare le gallerie per il cliente BKK. Collegarsi a www.spilde.no e www.bkk.no
Il suo nuovo Rocket Boomer L2C30 dell'Atlas Copco sta attualmente terminando il primo tunnel per portare acqua potabile dal lago montano di Kløvtveitvatnet nella provincia di Gulan sulle rive del fiordo di Austgul. L'ATI ha completato la centrale elettrica e la maggior parte della condotta forzata dell'acquedotto che dai pressi dell'imbocco del tunnel corre lungo le scarpate del fiordo. L'accesso al portale del tunnel è stato raggiunto costruendo una strada nella roccia con il 25% di pendenza e una successione di tornanti. Birkeland sta realizzando gli ultimi 85 m del tunnel con una pendenza del 17% avvicinandosi alla presa del lago. La sezione del tunnel aumenta verticalmente per consentire il posizionamento corretto della L2C30 che, lavorando con un’elevata inclinazione, realizzerà un breve pozzo di 2,5 m di diametro. Con la volata finale, si arriverà all'alveo del Kløvtveitvatnet, procurando quindi l'acqua per la centrale elettrica.
La galleria di 670 m, con sezione di 20m2 è realizzata con due rettilinei, in condizioni variabili di suolo, nel duro gneiss. Birkeland ha raggiunto un avanzamento settimanale di 30-55 m con 59 fori da mina di 6 m sul fronte. Per la maggior parte dei fori sono state utilizzate le punte Secoroc Magnum SR dell'Atlas Copco (diametro 48 mm). Per il brillamento si è utilizzato una normale miscela ANFO con inneschi Dynomit e detonatori Nobel LP. Dopo il brillamento il fronte è stato scalinato con una perforatrice idraulica 2004 dell'Atlas Copco 2004 montata su un escavatore gommato M316 della Caterpillar. Tre bilici da 30 t (un Volvo e due Mercedes) sono stati caricati al fronte dl tunnel con una pala gommata Cat 980G. Collegarsi a www.boomer-rig.com, www.atlascopco.com/secoroc, www.cat.com, www.forcit.fi e www.dynonobel.com
Non è necessario alcun sostegno permanente poiché il tunnel sarà riempito con il calcestruzzo intorno ad una tubazione da 1 m di diametro. La tubazione sarà installata per collegarsi a quella sulla valle in superficie in modo da collegare la stazione elettrica prima della caduta dell'ultimo diaframma nello Kløvtveitvatnet. I lavori di questa parte del progetto dovranno essere conclusi entro Gennaio/Febbraio 2006 prima che la neve renda difficoltoso l'accesso.
Birkeland si è inoltre aggiudicato il contratto per la seconda parte del progetto, che comprende due ulteriori tunnel per creare i passaggi dell'acqua dal Transdalsvatnet al Kløvtveitvatnet e dalla diga di Austgulsvatnet verso il ramo orientale del Kløvtveitvatnet. Birkeland scaverà un terzo tunnel sotto il promontorio di Miåneset.I lavori per questi ultimi tre tunnel inizieranno nel 2006, e l'intero progetto sarà concluso nel 2007. 47/05.

Un jumbo munito di perforatrici da roccia COP 3038 realizza un impianto idroelettrico in Norvegia


Atlanta costruisce i tunnel di CSO (Capturing Storing Overflows) della West Area CSO
Il tunnel di CSO della West Area ad Atlanta raccoglierà, trasporterà e immagazzinerà sino a 567,8 milioni di litri di acque reflue e alluvionali in eccesso dai bacini idrografici di Clear Creek, Tanyard e North Avenue, nel nuovo impianto di trattamento R.M. Clayton sulla Bolton Road. Il tracciato del tunnel era stato progettato in modo che le acque di scolo potessero essere convogliate dall’esistente collettore e dalle fogne di scarico nei tre bacini idrografici. L’acqua in eccesso sarà immagazzinata in un tunnel sotterraneo scavato nella roccia. La geologia è milonite e gneiss. Quando un temporale è terminato, il volume di CSO catturato è convogliato verso un sistema separato di trattamento per rimuovere gli inquinanti e ridurre la dannosa carica batterica prima che si riversi nel Chattahoochee River. Una sentenza della Corte Federale, obbliga la città di Atlanta a rendere operativi questi tunnel entro la fine del 2007. Il progetto del tunnel di CSO della West Area comprende due rami, il tunnel Clear Creek e il tunnel North Avenue assegnati nel 2004 dal Department of Watershed Management alla Atlanta CSO Constructors, un’ATI tra Obayashi e MassAna. La direzione dei lavori è affidata all’ATI JDH comprendente Jordan, Jones & Goulding, Delon Hampton and Associates, e Hatch Mott MacDonald. Collegarsi a www.obayashi.co.jp/english, www.jjg.com, www.delonhampton.com e www.hatchmott.com
Il tunnel Clear Creek consiste in circa 6.436 m scavati da una TBM, diametro esterno 8,2 m, diametro interno 7,3 m e da circa 440 m di tunnel realizzato con il metodo drill&blast con un diametro che varia tra 3,35 e 7,3 m. Il tunnel della North Avenue e la stazione di pompaggio includono circa 7,2 km realizzati con TBM, con il medesimo diametro e circa 540 m di tunnel scavato con drill&blast. I tunnel di collegamento (metodo drill&blast) e l’impianto di pompaggio sono subappaltati alla W.L. Hailey & Co.
Nel progetto sono inoltre comprese le seguenti strutture sotterranee: il pozzo di un impianto di sollevamento (profondità 67 m e diametro 20,1 m), i pozzi di costruzione Clear Creek (profondità 45,7 m e diametro 12,2 m) e North Avenue (profondità 65,6 m, diametro 12,2 m), un pozzo di CSO (diametro 7,3 m e profondità 45,7 m), diversi pozzi scavati con il metodo raisebore (diametro sino a 6,1 m) e tre strutture di intercettazione costruite con la tecnica del cut&cover (in terreno e roccia), di cui la più larga a Clear Creek (larghezza 12,2 m, lunghezza 152,5 m, profondità 26 m).
Le calotte per i tunnel di collegamento in drill&blast sono state realizzate utilizzando jumbo Reedrill MK65 a due braccia e i piedritti sono stati realizzati con una Commando 300 della Tamrock. Lo smaltimento dello smarino viene effettuato con ST-6 LHD della Wagner. Collegarsi a www.reedrill.com e www.tamrock.sandvik.com
Lo scavo meccanizzato è stato eseguito con due TBM (1.285 t) da roccia dura della Herrenknecht. La lunghezza, back-up compreso, è pari a 100 m (26 m senza). La potenza totale installata del motore principale è di 3.150 kW a fronte di una potenza totale installata pari a 4.200 kW. La sollecitazione attesa di compressione è pari a 195 MPa, quella più alta di 340 MPa. La velocità di rotazione massima è di 7,6 giri/min, la coppia massima pari a 9.472 MNm e la massima forza di spinta pari a 26,1 kN. La testa di scavo (8.230 mm di diametro) è equipaggiata con 52 taglienti da 19''.
La prima TBM, battezzata 'Rocky', perfora il tunnel di CSO di Clear Creek dai 95 m di profondità del pozzo di lancio Rockdale sino ai 45 m di profondità del pozzo di ricezione di Clear Creek. La macchina ha iniziato il suo lavoro alla fine di Luglio, con vagoni di smarino da 13,8 m3. La TBM ha iniziato a scavare approntata con i trasportatori. Al momento sono stati realizzati 412 m di tunnel, ma si è incontrata una zona di terreno che necessita l’utilizzo di centine d’acciaio a sezione piena.
La seconda TBM, detta 'Rocksanne', realizza il tunnel di CSO della North Avenue dal pozzo di accesso R.M. Clayton sino al pozzo di ricezione North Avenue (profondità 65 m) ed ha iniziato a lavorare a metà Settembre. Agli inizi di Ottobre erano già stati realizzati 137 m. Il 10 Ottobre, le operazioni di scavo sono state sospese temporaneamente per circa sei settimane in modo da consentire l'installazione del nastro trasportatore. E'stato annunciato che la macchina riprenderà i lavori a breve. Collegarsi a www.herrenknecht.com
Il sostegno iniziale della roccia è effettuato con ancoraggi a campione nel terreno di Tipo A (RMR > 60); ancoraggi a campione, reti elettrosaldate fornite da DSI e a scanalature laminate per il Tipo B (60 > RMR > 40); e centine di acciaio laminato/isolanti, fornite da American Commercial nel terreno di Tipo C (RMR < 40). Gli ancoraggi CT, lunghi 3 m, sono forniti da Orsta Staal. Collegarsi a www.dsigroundsupport.com, www.ct-bolt.com e www.americancommercial.com
Quando saranno concluse le operazioni di tunnelling per ogni galleria, sarà posizionato un rivestimento in calcestruzzo non armato (diametro 7,32 m) in circa il 50% del tunnel. Le casseforme saranno fornite da Wausau Everest.
L'equipaggiamento relativo al trasporto dello smarino comprende locomotori Plymouth (25 t) della Mining Equipment, sistemi di nastri trasportatori orizzontali forniti dalla DBT America e i nastri trasportatori verticali forniti da FKC LakeShore. Collegarsi a www.miningequipmentinc.com, www.dbtamerica.com e www.frontier-kemper.com/lakeshore.html. Consultare E-News Weekly 13/2004. Cliccare us/84. Collegarsi a www.cleanwateratlanta.org/CSOTunnels/default.htm 47/05.

Atlanta costruisce i tunnel della West Area CSO
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Due TBM della Lovat per il tunnel cablato della Lower Lea Valley a Londra
Al Congresso ed esposizione dell'Underground Construction 2005 svoltosi il 26 e 27 Ottobre 2005 a Londra, J Murphy & Sons ha firmato un contratto con Lovat per l'acquisto di due EPB mixed-face, dal diametro di 4,7 m. La Greater London Authority, tramite la London Development Agency, ha aggiudicato alla Murphy i lavori per i circa 12 km di tunnel che sostituiranno le attuali linee elettriche aeree attraverso la Lower Lea Valley nell'ambito delle ristrutturazioni per i Giochi Olimpici che si terranno a Londra nel 2012. Collegarsi a www.lovat.com
Questo è il primo progetto ufficiale per i Giochi. Lo sviluppo di questi tunnel libererà circa 40 ettari di terreni per il Parco Olimpico. Per questa fase del progetto, saranno realizzati due tunnel ad una profondità compresa tra i 13 e i 33 m. Queste due macchine realizzeranno 5.800 m di tunnel rivestiti con conci prefabbricati in calcestruzzo rinforzato (diametro interno 4,2 m e diametro esterno 4,6 m). Sarà necessario fare delle iniezioni di cemento tra i conci. Il tunnel sarà scavato dalla sottostazione di West Ham verso la sottostazione di Hackney e una volta completato, sarà dotato di un sistema a monorotaia. La prima RMP185SE della Lovat perforerà 2.400 m, mentre la seconda realizzerà i successivi 3.400 m. Cliccare uk/28.
Le operazioni di tunnelling si effettueranno sotto o molto in prossimità di diverse importanti strutture tra cui i tracciati ferroviari e autostradali, il collettore fognario Settentrionale, il Channel Tunnel Rail Link (CTRL), numerosi attraversamenti di grandi fiumi e alti palazzi. Il tracciato dei tunnel attraversa due distinte zone geologiche. I terreni superficiali sono composti da detriti edili (calcinacci da demolizione, zone di riempimento e zone di vecchie industrie pesanti). I terreni locali inferiori sono composti da sabbie di Thanet, limi e argille di Londra, ghiaia del Tamigi e creta del Cretaceo. La maggior parte del tracciato dei tunnel passa attraverso una falda superiore e inferiore, con livelli di acqua sino a 14 m sopra l'arco rovescio dei tunnel. Le pressioni attese sulle EPB saranno sino a 1,5 bar. Le RMP185SE della Lovat saranno consegnate, rimesse a nuovo e modificate per adattarsi alle normative vigenti nel Regno Unito. In precedenza queste macchine sono state utilizzate nella realizzazione dei 18,49 km dell'East Central Interceptor Sewer (ECIS) per la città di Los Angeles.
Farà parte di questo progetto un altro tunnel separato (diametro 2,4 m), realizzato con due TBM RME131SE della Lovat già di proprietà della Murphy. La Lovat sta fornendo la consulenza ingegnerististica, i componenti e il supporto tecnico per le modifiche e la messa a nuovo di queste due macchine. 46/05.


La caduta dell'ultimo diaframma del tunnel Eagle's Nest
La costruzione della Route 8 a Hong Kong ha raggiunto un traguardo significativo con la caduta, in data 19 Ottobre 2005, dell'ultimo diaframma del tunnel Eagle's Nest. I lavori comprendono la realizzazione di due tunnel a tre corsie, lunghi 2,1 km, completi di illuminazione, ventilazione e installazioni elettriche e meccaniche, 500 m di strada di accesso nella Butterfly Valley, un edificio amministrativo nei pressi della barriera di pedaggio nella Sha Tin Valley, due portali e i relativi lavori di drenaggio, fognari, geotecnici ed ambientali. L'ATI composta da Leighton / Kumagai è l'appaltatore del contratto per questo tunnel. I lavori sono supervisionati dall'ATI Maunsell / Hyder per conto dell' Highways Department. Il tunnel è realizzato utilizzando quattro jumbo Axera T12 DATA-315 con tre bracci forniti dalla Sandvik Tamrock e cariche di emulsioni esplosive della Orica. Lo scavo del tunnel ha fornito circa due milioni di tonnellate di smarino che verrà riutilizzato in altri progetti o negli inerti. Il valore del contratto è di circa 1,8 miliardi di Dollari di Hong Kong. Collegarsi a www.tamrock.sandvik.com e www.orica.com
Quando sarà terminata alla fine del 2008, la Route 8 (ex route 9) offrirà un collegamento diretto tra i Nuovi Territori nord orientali, i porti commerciali di Kwai Chung e l'aeroporto. Gli automobilisti saranno felici per una strada quasi priva di segnali daTai Po e Fanling sino a West Kowloon, Kwai Chung e Chek Lap Kok. La nuova strada decongestionerà i collegamenti stradali tra i Nuovi Territori nord orientali e Kowloon. La tratta tra Cheung Sha Wan e Sha Tin, compreso il tunnel Eagle's Nest, dovrebbe essere terminata a metà 2007. Verrà aperto il primo tratto della Route 8, dimezzando i tempi di collegamento tra Sha Tin e Cheung Sha Wan. Cliccare qui per ulteriori informazioni e cn/61. Consultare E-News Weekly 22/2004. 46/05.

La caduta dell'ultimo diaframma del tunnel Eagle's Nest


La corsa verso i Giochi Olimpici Invernali 2006 di Torino
In Italia, la Baldassini Tognozzi sta costruendo il tunnel Craviale (1.055 m ) e il tunnel Turina (664 m) lungo la SR 23, 50 km a NordOvest di Torino. L'Agenzia Torino 2006, è la proprietaria, responsabile ufficiale della costruzione degli impianti per i XX Giochi Olimpici Invernali che si svolgeranno a Torino a Febbraio 2006.
Si sta scavando il tunnel Craviale in metadioriti dure e stratificate, utilizzando un jumbo computerizzato WL3 C della Atlas Copco. I sostegni consistono principalmente in ancoraggi Swellex Mn 24, calcestruzzo rinforzato con fibre d'acciaio Dramix® e centine in acciaio dove necessario. Quasi due terzi della galleria Turina sono stati invece realizzati in depositi alluvionali composti da ghiaia sabbiosa e limosa, mediante l'uso di un jumbo a due braccia 353 della Atlas Copco. Collegarsi a www.swellex.com e www.dramix.com
Il contraente ha preferito uno scavo a piena sezione in luogo della sequenza a sezione parziale originariamente prevista dal progetto. Lo scavo avviene sotto un fronte di colonne in jet grouting. I calcoli geotecnici e strutturali hanno permesso la sostituzione del rivestimento in armatura tradizionale, previsto in progetto, con quello in calcestruzzo addizionato con fibre d'acciaio Dramix® rinforzato da reti elettrosaldate che giungono in cantiere pre-sagomate sotto forma di singolo arco autoportante, consentendo un notevole risparmio sui tempi.
Il rivestimento primario è composto da shotcrete con fibre d'acciaio Dramix® RC 65/35 BN (35 kg/m3). Il rivestimento finale, proposto e attualmente utilizzato per le sezioni in roccia, prevede rinforzi agli imbocchi e nelle sezioni F1 ed F3, consistenti in calcestruzzo con fibre d'acciaio C25/30 ulteriormente rinforzato con un singolo strato di reti elettrosaldate nelle zone in cui si ipotizza un aumento delle tensioni. Nel calcestruzzo sono presenti fibre d'acciaio Dramix® RC 65/60 BN (con estremità uncinate, lunghe 6 cm) in misura di 30 kg/m3. Questo sistema di rivestimento ha molti vantaggi, tra cui un'elevata resistenza ai crolli, una ridotta fragilità, una ridotta fessurazione durante il processo di indurimento, l'ottimizzazione del tradizionale rinforzo con acciaio, significativi risparmi di tempo e minori sforzi per installare il rinforzo, consentendo cicli lavorativi altamente efficienti. Una lunghezza di 12 m può essere realizzata in 16 ore. Cliccare it/82. 45/05.


Il Deep Tunnel Sewerage System si aggiudica un premio ingeneristico
Il Deep Tunnel Sewerage System (DTSS) di Singapore è stato insignito dell'annuale "Prestigious Engineering Achievement Award" indetto dalla Institution of Engineers Singapore (IES). Il progetto quest'anno si è anche aggiudicato l'ASEAN Outstanding Engineering Achievement Award. Il progetto DTSS è una soluzione innovativa e redditizia per sopperire ai bisogni a lungo termine di Singapore in materia di raccolta, trattamento e smaltimento delle acque reflue. E' concepito come un mezzo per destinare a nuovo uso alcune zone del piccolo Stato e anche per convogliare e trattare in modo attendibile le acque di scarico. La prima fase del DTSS comprende una fognatura profonda paninsulare e una rete di collettori fognari per convogliare le acque di scarico per gravità in un vasto impianto di trattamento a Changi, prima che terminino il loro percorso in mare aperto. Il completamento del progetto è previsto per il 2008. In futuro, il DTSS rimpiazzerà gli esistenti sei impianti di smaltimento e circa centotrenta stazioni di pompaggio. Renderà quindi disponibili le aree attualmente occupate da questi impianti, così come le zone di rispetto circostanti. Le dimensioni delle aree liberate assommano a circa 1.000 ha, vale a dire le dimensioni di due nuove città in Singapore. Cliccare sg/11. Cliccare qui, qui e qui. Leggere E-News Weekly 9/2005, 24/2004 & 15/2002.Collegarsi a www.dtss.com.sg e www.ies.org.sg 45/05.


Un nuovo Manager in NFM Technologies
La NFM Technologies ha potenziato la propria struttura con l'arrivo di Philippe Patret, che va a occupare la posizione di manager per i servizi esterni. Quarantotto anni, laureato all'ESTP (Ecole Speciale des Travaux Publics), Philippe Patret ha lavorato a lungo con la Bouygues Travaux Publics, per poi occupare numerose posizioni di responsabilità all'interno di una azienda per la costruzione di TBM. Apporterà la sua esperienza di major international project management, particolarmente nella zona Asia-Pacifico (Singapore, Cina, Australia, etc.), per sviluppare la gamma dei servizi offerti dalla NFM Technologies ai propri clienti e per allargare questo mercato all'interno del Gruppo Wirth. Collegarsi a www.nfm-technologies.com 45/05.

Un nuovo Manager in NFM Technologies


Grande Viabilità Triestina
Il nuovo tracciato stradale denominato 2° stralcio del 3° lotto della Grande Viabilità Triestina collega, con uno sviluppo complessivo di circa 5,5 km (3,1 km in galleria per ogni direzione), il tratto della GVT già realizzato dal Comune di Trieste in località Cattinara al tronco autostradale realizzato dall'ANAS a Padriciano in corrispondenza dell'Area di Ricerca, ed è stato aggiudicato nel 2002 all'ATI Collini-Rabbiosi-Cossi Costruzioni.
Il contratto prevede una durata dei lavori di 1.570 giorni, per cui l'intero lotto dovrebbe essere ultimato entro i primi mesi del 2007. La progettazione è stata effettuata da Autovie Servizi SpA (Trieste), Geoconsult (Austria), IN.CO. SpA (Milano) e SO.TR.ECO. Srl (Genova). La direzione lavori è svolta dagli uffici tecnici comunali con l'apporto di consulenze specialistiche esterne. L'opera è finanziata con fondi statali e regionali. Le principali opere che caratterizzano la nuova arteria sono la galleria di Carso, la galleria di Cattinara, il viadotto Cattinara (330 m) e gli svincoli del Castelliere e di Padriciano.
La galleria Carso è a doppio fornice. La canna Nord ha una lunghezza di 2.848,74 m (175 m di galleria artificiale in corrispondenza del portale Nord, 2.648,35 m di galleria scavata a foro cieco e 25,39 m di galleria artificiale in corrispondenza del portale Sud). La galleria Sud è lunga 2.819,40 m, dei quali 135 m di galleria artificiale in corrispondenza del portale Nord, 2661,78 m di galleria a foro cieco e 22,62 m di galleria artificiale in corrispondenza del portale Sud. L'interasse tra i due cavi è di circa 28 m.
Il tunnel Cattinara, anch'esso a doppio fornice, è lungo 293,95 m. Comprende 45,26 m di galleria artificiale in corrispondenza del portale Est, 216,99 m di galleria scavata a foro cieco e 31,70 m di galleria artificiale in corrispondenza del portale Ovest. A causa della vicinanza dei due cavi, si prevede l'utilizzo di una tecnica speciale consistente nell'edificazione di un setto centrale in calcestruzzo armato da realizzarsi prima dello scavo delle due canne, il cui interasse e' di circa 12,2 m. La superficie di scavo complessiva (cavo Est ed Ovest più setto centrale) è di 192 mq. Entrambi i tunnel hanno due corsie di marcia, più una banchina per la sosta di emergenza. La sezione di scavo è di 130 - 140 m2 per la galleria di Cattinara, di 130 m2 per quella di Carso. In quest'ultima ci saranno otto by-pass (sezione di scavo 68 m2).
La situazione geologica generale per la galleria Carso è caratterizzata da una sequenza di calcari del Terziario e in parte da calcari marnosi. Nella zona sono presenti, con una certa frequenza, vuoti carsici e doline oltre a vere e proprie cavità carsiche profonde. Può capitare che questi vuoti carsici presentino riempimenti costituiti da blocchi rocciosi in matrice sabbioso-limoso-argillosa, senz'acqua. Lungo il tracciato della galleria, si prevede inoltre la presenza di alcune zone di faglia con calcare intensamente fratturato. Lo spessore dello strato di alterazione superficiale è di solito limitato a pochi metri dalla superficie. La presenza di vuoti carsici determina un'elevata permeabilità di massa della roccia, quindi la quota di falda risulterà posta ad una profondità superiore rispetto al tracciato della galleria.
La geologia generale della galleria Cattinara è caratterizzata dalla presenza di una formazione di flysch costituita da alternanze di marne ed arenarie. Le caratteristiche di resistenza della massa rocciosa dipendono sia dalla distribuzione delle marne e delle arenarie, sia dal grado generale di alterazione della massa rocciosa. In generale, la profondità dello strato superficiale alterato per ammassi rocciosi di scarsa qualità è limitata ad alcuni metri dalla superficie.
In ogni caso, lungo il tracciato della galleria, si prevede di incontrare almeno una zona di faglia con direzione NO-SE e con uno spessore di alcuni metri, che determina aree con la presenza di marne molto fratturate e livelli argillosi. Sebbene il terreno per il tunnel Cattinara presenti in generale bassi valori di permeabilità, lungo il tracciato si prevedono comunque venute d'acqua localizzate, la cui quantità complessiva sarà di qualche litro al minuto.
Per ogni canna della galleria Carso ci sono due fronti di scavo, uno solo per ogni canna della galleria Cattinara. Nella galleria Carso, lo scavo si effettua col metodo NATM con impiego di esplosivo, tranne nelle zone iniziali dove, per la presenza di varie interferenze, si utilizzano solo mezzi meccanici (martelloni demolitori). I mezzi impiegati sono due jumbo Atlas Copco modello WL3 C e quattro escavatori con martellone. Lo scavo della galleria Cattinara è eseguito con il metodo NATM per cunicoli con un martellone TMI 815, mentre l'allargamento alla sezione finale sarà effettuato con una fresa rotativa puntale e un escavatore con martellone CAT 330. Collegarsi a www.boomer-rig.com e www.cat.com
Come tecniche di sostentamento, si fa uso di centine in acciaio, bulloni Swellex, spritz-beton fibrorinforzato proiettato da tre pompe CIFA spritz-system CSS2. Lo smaltimento si effettua mediante camion. Collegarsi a www.swellex.com e www.cifa.com
Il rivestimento definitivo sarà in calcestruzzo semplice per la galleria Carso (eccetto le parti in galleria artificiale che saranno in calcestruzzo armato) mentre la galleria Cattinara sarà in calcestruzzo armato con arco rovescio.
Nella galleria Carso, sono in corso gli scavi sia della canna Trieste che di quella Venezia con un avanzamento, al 21 Settembre, rispettivamente di circa 1.732 m dall'imbocco Sud e di 27 m dall'imbocco Nord, di circa 1.832 m dall'imbocco Sud e di 45 m dall'imbocco Nord. E' in corso l'esecuzione del tratto finale delle gallerie a Padriciano in artificiale. Sono quasi ultimate le pareti verticali e si continua la produzione delle travi in c.a.p. di copertura della stessa. Nella carreggiata Venezia si sta procedendo all'esecuzione di consolidamenti con jet-grouting.
L'avanzamento dello scavo ad oggi della galleria Cattinara si limita all'esecuzione del cunicolo della canna per Venezia e alle iniezioni a raggiera per i consolidamenti dei terreni interessati dagli scavi. E' iniziato lo scavo dell'allargamento dei cunicoli in direzione Trieste per realizzare la sezione definitiva della galleria con un avanzamento di 51 m. Cliccare it/69. Collegarsi a www.grandeviabilitatrieste.it 44/05.

Grande Viabilità Triestina
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Cunicolo Esplorativo di Faé
Si lavora al preforo del tunnel di Faé, incluso nel progetto di allargamento e rettifica della S.S. 43 della Val di Non, tra Mostizzolo e Cles, in provincia di Trento. Pochi chilometri di curve che rallentano il traffico, causando ingorghi soprattutto nei periodi d'intenso afflusso turistico e rovinando la qualità della vita agli abitanti dei paesi interessati. Il cunicolo esplorativo si snoda tra l'abitato di Dres e il ponte di Mostizzolo, sotto i monti Vergondola e Faé. I lavori sono stati affidati alla Strabag per 5.365.766,34 Euro. Geoingegneria Studio Tecnico (Trento) ha progetto l'opera e si è occupata della direzione lavori. Collegarsi a www.bauholding.at e www.strabag.it
Il 5 maggio 2005 la TBM Atlas Copco MK15, che aveva iniziato i lavori il 20 aprile 2005, ha dovuto interrompere lo scavo dopo 258 m dei 2.215 previsti, avendo incontrato un fronte di materiale alluvionale poco coesivo (detriti e ghiaie di origine fluvioglaciale). La velocità media di avanzamento del cantiere prima dello stop era di 20-23 m/giorno, con punte massime di 30 m/giorno.
Sono stati effettuati sondaggi dall'interno (perforazione in avanzamento), sondaggi dall'alto (10 perforazioni con carotaggio alla profondità di 60 m) e 4 indagini geofisiche che hanno individuato un'incisione a valle, con estensione di 100 m, riempita di materiale fluvioglaciale. La TBM è stata quindi parzialmente smontata, estratta dalla galleria e riassemblata. Il cunicolo esplorativo è stato riempito con calcestruzzo. A fine Luglio 2005, la TBM ha ripreso lo scavo su un tracciato più interno. Prima dello stop, si prevedeva di concludere i lavori del tunnel esplorativo entro Settembre, ma poiché a metà Settembre, si era scavato sino alla progressiva 800 (massimo di 45 m/giorno), il termine dei lavori è slittato a fine 2005.
La TBM Atlas Copco MK15, ha un diametro di 5 m, è lunga 12 m e pesa 500 t. La lunghezza del back up è di 90 m. I dischi di taglio sono 36. La spinta massima è di 800 t. La potenza è di 1200 kW, mentre la potenza totale della testa è di 800 kW. La fresa è stata ricondizionata nelle officine specializzate della Strabag a Spittal/Drau (Austria). Lo smarino è trasportato all'esterno grazie ad un sistema di nastri che si allunga automaticamente ogni 200 metri, grazie al magazzino verticale (torre nastro). Questo nastro è stato fabbricato dalla H+E ed è già stato utilizzato nel lotto 2 della linea B della metropolitana di Tolosa. Il consolidamento della roccia è effettuato tramite bulloni Swellex dell'Atlas Copco, reti elettrosaldate, rivestimento in acciaio unp (Tunnel SpA) e spritzbeton (Aliva). Collegarsi a www.atlascopco.com e www.swellex.com
La geologia è dolomia (0-300 m), vulcaniti (300-1.470 m), dolomia di Raibl (1.470-1.710 m), dolomia (1.710-1.940 m) e scaglia rossa (1.940-2.200 m). Cliccare it/98. 43/05.

Cunicolo Esplorativo di Faé


La nuova perforatrice da roccia COP 1132 dell'Atlas Copco
La nuova perforatrice da roccia COP 1132 dell'Atlas Copco rappresenta la tendenza più recente nella tecnologia ad alta frequenza dei piccoli macchinari, offrendo agli utilizzatori una velocità superiore del 30% rispetto ai suoi predecessori, COP 1028 e COP 1032. La nuova perforatrice COP 1132 ha diverse affinità con la ben nota COP 3038 da 30 kW, in particolare la tecnologia ad alta frequenza e il doppio sistema di ammortizzatori..
In effetti, la COP 1132 è la perforatrice da roccia più piccola al mondo dotata di un doppio sistema di ammortizzatori idraulici - una caratteristica che combina la rapidità di perforazione con un buon risparmio dell'acciaio delle perforatrici. La nuova COP 1132 realizza fori dal diametro di 33-51 mm, come i modelli precedenti COP 1028 e COP 1032, ma è molto più veloce - il 30% in più per esempio rispetto alla COP 1032. Con una potenza massima d'impatto pari a 11 kW, è la perforatrice da roccia più potente della sua categoria. Questa nuova perforatrice da roccia incorpora l'apprezzato concetto di Atlas Copco - con superfici di contatto pressurizzate che consentono una lunga durata in sotterraneo.
Oltre alla maggiore potenza e velocità, la COP 1132 lavora molto meglio con le aste di perforazione. Non perfora con maggiore potenza rispetto alla COP 1028 da 5,5 kW (110 J), ma perfora con una maggiore frequenza (il doppio) - da cui risulta l'alta potenza. Facendo un confronto, la COP 1032 a 7,5 kW perfora con una potenza di 165 Joule/percussione.
Un altro vantaggio è la sua dimensione - 20 cm più corta della COP 1032. Questo significa aste più lunghe e minori sostituzioni o giunture, il che comporta una maggiore produttività. L'angolo di taglio è minore e questo permette un migliore accesso in spazi ridotti. Il suo peso è circa il 30% inferiore rispetto a quello della COP 1032: solo 75 kg in tutto. La COP 1132 può essere montata mancina o destrorsa senza spostare i tubi flessibili ed è disponibile con adattatori maschi per filettature R28, SR28 e R32 come con adattatori femmina R32. Collegarsi a www.atlascopco.com 43/05.

La nuova perforatrice da roccia COP 1132 dell'Atlas Copco


Si avvicina la conclusione del Tunnel Hallandsas
Dando massima priorità alla sicurezza dei propri operai, l'ATI Skanska Vinci ha ordinato una camera di salvataggio certificata CE all'australiana MineArc Systems per il progetto Hallandsas in Svezia. La stanza per 20 persone è progettata per resistere sino a 36 ore ed è dotata di un sistema di lavaggio e ventilazione, aria condizionata, rilevazione dei gas, attrezzature di pronto soccorso, barelle, letti per 15 più panche per 5 persone, frigorifero e freezer, e bagni e lavandini.
La camera sarà montata su uno speciale mezzo di trasporto, certificato CE e costruito appositamente dalla francese Metalliance. Il motore diesel azionerà le quattro ruote motrici, tramite una trasmissione idrostatica.
Come i camion dei vigili del fuoco e i mezzi di soccorso utilizzati nei tunnel stradali del Monte Bianco e del Frejus ad esempio, il veicolo ha un doppio sistema di alimentazione. Normalmente, funzionerà con un motore diesel tradizionale, ma in caso di totale mancanza d'ossigeno in galleria, in caso d'incendio, commuterà la sua alimentazione ad aria compressa, fornita da bombole ubicate sul veicolo. I doppi comandi ne permettono il controllo sia dalla cabina sia dall'interno della camera di salvataggio. Sarà inoltre installata una videocamera termica. Collegarsi a www.minearc.com.au
Dopo oltre due anni di preparativi e anni di studi e di procedimenti per ottenere i permessi, la perforazione attraverso il Massiccio dell'Hallandsås è iniziata a Settembre dal lato Sud, dopo la cerimonia ufficiale di inaugurazione della TBM svoltasi il 31 Agosto. Il processo di start-up durerà diversi mesi. La TBM della Herrenknecht che ha iniziato lo scavo in autunno, sarà a pieno regime l'anno prossimo. Sono stati creati alcuni impianti fissi per lo svolgimento dei lavori nel tunnel, tra cui una nuova società per la produzione di circa 40.000 conci. Uno dei processi da predisporre con massima priorità era la realizzazione dei servizi e dei sistemi di controllo e di gestione ambientale, dell'acqua e dei prodotti chimici. Nel progetto sono coinvolte oltre 300 persone. Lo smarino è trasportato all'esterno da un nastro trasportatore progettato, fornito e installato dalla Marti Technik. Il progetto, iniziato nel 1992, consiste nel terminare due gallerie di 5,6 km per concludere una galleria ferroviaria di 8,6 km, che fa parte della linea lungo la Costa Occidentale tra Goteborg e Malmoe. Collegarsi a www.herrenknecht.com e www.martitechnik.ch
La macchina dovrebbe uscire dal lato Nord della montagna in poco più di due anni. Dopodiché realizzerà la seconda canna, che si snoderà ugualmente da Sud verso Nord. Ultimati gli equipaggiamenti ferroviari, il tunnel sarà aperto al traffico ferroviario nel 2012. Cliccare se/26 e qui. Collegarsi a www.banverket.se e www.hallandsaskommitten.se 43/05.


Nuova Tratta Andora-San Lorenzo al Mare dell'Itinerario Genova-Ventimiglia
Lo spostamento a monte del tratto Andora-San Lorenzo al Mare della ferrovia Genova-Ventimiglia in Liguria è un progetto aggiudicato dall'Italferr all'ATI tra la spagnola Ferrovial Agroman e Cossi Costruzioni. L'intervento avrà un costo di 319,1 milioni di euro. Il tratto di ferrovia è lungo 18,8 chilometri di cui 15,6 in galleria. La nuova linea sarà conclusa nel 2009. Le aree liberate dai binari diventeranno piste ciclabili e passeggiate. Collegarsi a www.italferr.it
Il progetto prevede la costruzione di nove gallerie: Collecervo (3.115 m), San Simone (133 m), Caighei (2.618 m), Castello (485 m), Gorleri (3.093 m), Bardellini (2.920 m), Caramagnetta (197 m), Terra Bianca (466 m) e Poggi (2.080 m). Tutte le gallerie sono a canna unica per sede, a doppio binario (raggio di calotta di 525 cm). Le gallerie Poggi e Terra Bianca sono di fatto due distinte gallerie ma al termine dei lavori verranno a costituire un'unica galleria, grazie alla realizzazione di una galleria artificiale nella tratta di circa 60 m che le separa. Il ritombamento della tratta d'incisione valliva tra le due gallerie è stato imposto per motivi d'impatto ambientale per evitare la successione ravvicinata di due imbocchi e l'immissione di rumore in una valle di particolare pregio paesaggistico. Anche le due gallerie Collecervo e San Simone verranno, al termine dei lavori, trasformate in un'unica galleria grazie alla costruzione di una tratta artificiale di circa 145 m di lunghezza nella valle che oggi le separa.
Per completare il quadro delle opere in sotterraneo della tratta occorre anche ricordare che il progetto prevede due gallerie per sede a semplice binario presso la stazione di Imperia. Il disegno di progetto della stazione, infatti, prevede che i due binari di precedenza proseguano, dalla parte di Ventimiglia, in galleria a semplice binario per poi ricongiungersi attraverso comunicazioni (insieme di due deviatoi) con la linea che in quel punto è ospitata dalla galleria Bardellini. Si vengono così ad avere due gallerie una per il binario pari (lato sud) di circa 250 m di lunghezza cui verrà assegnato nome Porto Maurizio ed una per il binario dispari (lato nord) di circa 150 m cui verrà assegnato nome Castelvecchio. Nel punto di collegamento tra le precedenze ed i binari di linea la tratta di comunicazione viene ospitata in due cameroni speciali lunghi circa 60 m, d'uguale disegno tra loro, ma traslati di circa 100 m per contenere la dimensione trasversale della sezione. Con tale soluzione ciascun camerone con una larghezza massima di circa 20 m offre la sede a tre binari. In alternativa se le comunicazioni fossero state progettate affiancate si sarebbe reso necessario progettare un unico camerone di elevate dimensioni trasversali per alloggiare la sede per 4 binari affiancati.
Il diametro di scavo è di circa 13 m considerando che il diametro netto all'interno del rivestimento è richiesto di 10,50 m e che lo spessore del rivestimento di calotta varia da 90 a 100 cm a cui sono da aggiungere 25 o 30 cm di prerivestimento in centine e spritz-beton. Il raggio unico di calotta e piedritti è richiesto di 525 cm. La sezione di scavo è di circa 125 m2: 100 mq per la porzione di calotta e piedritti e circa 25 mq per l'arco rovescio. Il diametro di scavo delle gallerie costruite con scavo meccanizzato è di 11,84 m, cui corrisponde un diametro netto di 10,70 m d'intradosso del rivestimento in conci prefabbricati di 40 cm di spessore. Il diametro d'intradosso è stato adeguatamente maggiorato rispetto alla soluzione tradizionale per acquisire una tolleranza di scavo di circa 10 cm in tutte le direzioni. Le gallerie a semplice binario hanno una sezione di scavo di circa 65 mq con larghezza massima di circa 6,50 m ed altezza di circa 8 m.
Non sono presenti bypass di collegamento, poichè la tratta è realizzata con gallerie a doppio binario, nè sono previste finestre o pozzi d'attacco intermedio. Uniche opere in sotterraneo oltre le gallerie di linea sono i due cameroni di congiunzione tra le precedenze della stazione di Imperia e la linea.
Come inquadramento geologico, tutta la tratta è caratterizzata dai geologi come flysh di Sanremo, flysh marnoso arenaceo con spaziatura dei giunti che può andare da pochi decimetri nelle tratte più degradate per arrivare anche a 1,0-1,5 m nelle tratte più consistenti. Generalmente la qualità dell'ammasso va a peggiorare progressivamente da Andora verso San Lorenzo al Mare in modo che si hanno le migliori condizioni nella galleria Collecervo e quelle più degradate nella galleria Terra Bianca. Fa eccezione a questo inquadramento geologico solo la galleria Castello che attraversa ad angolo retto un crinale interamente di argille plioceniche con intercalazioni di sacche di sabbia.
Dal punto di vista della metodologia di scavo, le gallerie della tratta si dividono in due categorie: quelle che saranno realizzate con scavo meccanizzato da una fresa Herrenknecht che sono in ordine Collecervo + San Simone, Caighei, Gorleri e Bardellini e quelle che saranno scavate con tecnica tradizionale che sono Castello, Caramagnetta, Poggi + Terra Bianca e le due gallerie a semplice binario di precedenza Porto Maurizio e Castelvecchio. Lo scavo meccanizzato sarà realizzato da una fresa Herrenknecht di 11,84 m di diametro a scudo aperto attrezzata con cutter da roccia e disposta anche per eventuali iniezioni di agenti schiumanti sul fronte di scavo. Questa fresa, che prima di questo cantiere è stata utilizzata in Irlanda per la realizzazione dell’accesso stradale al porto di Dublino (due gallerie di circa 4 km in totale), dovrebbe attaccare lo scavo della prima galleria, la Collecervo, entro il corrente mese. Le altre gallerie destinate a scavo tradizionale saranno realizzate con impiego prevalente di martellone con eccezione della galleria Castello che, trovandosi interamente in ammasso argilloso, sarà scavata con ripper montato su macchina escavatrice per ottenere una migliore profilatura del contorno dello scavo. Ad oggi nessuna galleria è stata ancora cominciata a meno delle opere di imbocco.
Collegarsi a www.herrenknecht.com
Le tecniche di sostentamento delle gallerie con scavo tradizionale prevedono sistematicamente lo scavo a piena sezione (calotta e piedritti) cui segue a distanza controllata dal progetto lo scavo e getto dell'arco rovescio. Il sostentamento del fronte è garantito da trattamenti di preconsolidamento con chiodi di vetroresina cementati con il foro lanciati oltre il fronte. Nelle tratte prossime agli imbocchi in modo sistematico ed in corrispondenza di zone particolarmente degradate e faglie sono previsti anche interventi di infilaggio ad andamento troncoconico al di fuori del profilo di calotta, sempre da realizzare prima dello scavo. In tutti i casi è previsto il primo rivestimento con centine in profilati di acciaio e spritz-beton armato con rete elettrosaldata o in alternativa con fibre di acciaio tipo Dramix o simili. I fronti di scavo previsti dal progetto sono uno per ciascuna galleria, necessariamente per le cinque gallerie interessate da scavo meccanizzato che saranno scavate in progressione una dopo l'altra. Anche le gallerie costruite con metodi tradizionali prevedono un solo fronte di scavo per ciascuna, in considerazione della limitata estesa delle stesse. Ad oggi nessuna delle gallerie è stata ancora attaccata nella sezione a foro cieco, ma sono tutte interessate dai lavori di costruzione delle opere preliminari di imbocco (paratie berlinesi o attacchi in roccia consolidata con chiodi puntuali e spritz-beton) che si trovano alla data attuale tutti in avanzata fase di realizzazione. Nelle gallerie con scavo meccanizzato lo smarino sarà smaltito con un nastro trasportatore che porterà il terreno dal fronte di scavo fino all'imbocco di volta in volta di ciascuna galleria. Nelle gallerie con scavo tradizionale il trasporto dello smarino sarà effettuato con automezzi gommati. Anche se il progetto prevede per il dimensionamento dei conci di rivestimento delle gallerie un'altezza di falda di almeno 60 metri sopra la calotta, sono stati rilevati solo in alcune gallerie livelli di acqua attribuibili a circolazione temporanea e/o stagionale. che non proprio ad una falda stabile e costante nel tempo. I giunti del rivestimento sono comunque progettati per resistere ad un'altezza d'acqua di 60 metri sopra la calotta allo scopo di non effettuare drenaggi sistematici in tratte ove si riscontrasse la presenza di falde stabili e costanti nel tempo. A causa di una zona di contatto tra flysh ed un substrato caotico sottostante in una tratta di circa 300 m di estesa della galleria Bardellini, sono previste condizioni di scavo e di stabilità del cavo instabili e tali da poter richiedere anche interventi di consolidamento radiale subito dopo il passaggio della fresa, allo scopo di riqualificare l'ammasso. Anche lo scavo tradizionale della galleria Castello, interamente in ammasso argilloso con una copertura massima dell'ordine di 70-80 m e con la presenza di edifici di abitazioni civili sulla verticale del tracciato, rappresenta una condizione di particolare interesse; la galleria potrà essere scavata con ragionevoli condizioni di sicurezza solo a condizione di elevati interventi di pre-consolidamento lanciati oltre il fronte di scavo e tramite un costante monitoraggio delle deformazioni radiali del cavo e dell'estrusione del fronte.
Sinora sono state utilizzate una sonda Soilmec R-312/200 per la realizzazione dei micropali e dei tiranti attivi delle paratie berlinesi degli imbocchi, una macchina CIFA CSS-2 per lo spritz delle berlinesi e degli attacchi in roccia, pale CAT 938G per lo scavo dei terreni sempre agli imbocchi delle gallerie, un'escavatrice Komatsu PC210 attrezzata con martellone per la demolizione di una serie di edifici civili e industriali, lungo il tracciato della ferrovia, e una macchina escavatrice Volvo per lo scavo dei terreni di imbocco. Cliccare it/86. Leggere E-News Weekly 8/2003. Collegarsi a www.rfi.it/files/varie/Andora-SanLorenzo_8.pdf e www.trail.liguria.it/Interventi/Raddoppio_GE-XXmiglia/prima.html 42/05.

Nuova Tratta Andora-San Lorenzo al Mare dell'Itinerario Genova-Ventimiglia

Nuova Tratta Andora-San Lorenzo al Mare dell'Itinerario Genova-Ventimiglia


Produzione dei conci per le gallerie della tratta Andora-San Lorenzo al Mare
La prefabbricazione dei conci per il rivestimento definitivo delle gallerie scavate dalla talpa è realizzata con un impianto a carosello CIFA completo d'impianto di betonaggio, linea di finitura e gestione gabbie di armatura, il tutto installato negli stessi piazzali della futura stazione di Andora. L'impianto con fornitura chiavi in mano è entrato in funzione nei mesi di giugno/luglio con le seguenti caratteristiche tecniche: diametro esterno di 11,54 m, diametro interno di 10,74 m, spessore rivestimento di 400 mm, larghezza media dell'anello di 1.700 mm e anello tipico composto da quattro conci normali, due conci di controchiave e un concio di chiave. L'impianto di prefabbricazione è caratterizzato da 42 carrelli con casseri e carrello vuoto, con produzione massima giornaliera di 20 anelli su tre turni da 8 ore, sei carrelli sulla linea di lavoro e un carrello sul traslatore, quattro linee nei forni di maturazione a vapore con tre zone con temperatura monitorata e 36 carrelli sulle linee di maturazione. In questo impianto di prefabbricazione, sono da citare l'alta automazione di tutte le postazioni di lavoro con un impianto di betonaggio realizzato a ridosso delle linee di lavoro con benna aerea semovente per il collegamento automatico con la camera di getto in cui una benna d'attesa con la capacità di 4 m³ permette il perfetto riempimento del singolo concio che ha un volume di 3,8 m³. La postazione di getto è all'interno di una camera opportunamente insonorizzata con pannelli sandwich e porte a spinta di chiusura.
Inferiormente alla linea di scorrimento sono installati quattro speciali emboli pneumatici che provvedono al sollevamento dei carrelli con cassero, isolandolo perfettamente in fase di vibrazione tramite i sei turbovibratori installati a bordo di tutti i casseri. Questa soluzione di vibrazione permette di realizzare un perfetto riempimento del cassero evitando segregazioni del calcestruzzo ed eccessive ritenute di bolle superficiali. Tutti i sei vibratori sono alimentati in modo indipendente e collegati con uno speciale attacco centralizzato di facile e sicura manipolazione.
Lo stoccaggio delle gabbie di armatura e l'alimentazione all'interno dei casseri sulla linea di lavoro è completamente automatizzato mediante una "giostra rotante" ed un paranco aereo semovente. Tali sistemi consentono di rispettare il ritmo di 10 minuti di ciclo con lavorazioni multiple presenti sulle singole postazioni. Ritmo che va mantenuto nei tre turni di lavoro giornalieri per raggiungere la produzione di punta di 20 anelli al giorno.
Il sollevamento del concio maturato e con resistenza minima del calcestruzzo di 15 MPa avviene con bilancino Vacuum da 10 t che permette il trasferimento del manufatto alla linea di finitura con il carro ponte di servizio.
Sulla linea di finitura si provvede al ribaltamento del concio con un sistema idraulico che evita urti e danneggiamenti del calcestruzzo fresco e tramite cinque carrelli con pantografi idraulici di sollevamento si spostano i cinque manufatti posizionati sulle 5 delle 6 postazioni fisse d'intervento. Per i sollevamenti dell'elemento singolo e del medio anello di conci (32 t circa), la CIFA ha messo a punto speciali pinze meccaniche con apertura automatica sia per il serraggio che per l'apertura.
Tutte le operazioni di gestione del carosello, dell'impianto di betonaggio, della maturazione a vapore con registrazione delle temperature avvengono da speciali quadri a leggio con pulsanti per controllo in manuale e video per controllo automatico dei sistemi installati nella medesima cabina a ridosso della camera di getto.
Con tale centralizzazione è possibile demandare ad una sola persona il controllo e la gestione di tutte le attività della prefabbricazione nella più piena sicurezza per il personale operante sulle oltre 12 postazioni fisse di lavoro. Collegarsi a www.cifa.com 42/05.


A Milano il convegno "Strumenti e Soluzioni per Garantire la Sicurezza all'Interno delle Gallerie"
Obiettivo di questo convegno, che si svolgerà nel capoluogo lombardo nei giorni 16 e17 Novembre 2005, è illustrare quali siano gli strumenti e le soluzioni oggi disponibili per prevenire gli eventi critici che mettono in pericolo la vita umana, l'ambiente e le installazioni nelle gallerie. Nelle due giornate saranno trattate le normative riguardanti la sicurezza in galleria, l'analisi del rischio nella progettazione, le attività di manutenzione e le soluzioni più innovative disponibili sul mercato per mettere in sicurezza tunnel e gallerie autostradali, ferroviarie ed urbane.
Il convegno, organizzato dall'Istituto Internazionale di Ricerca e sponsorizzato da Fischer Italia, Marioff, Promat e Thermal Ceramics, annovera tra i relatori esponenti di spicco di Alptransit Gottardo, Anas, ATM, Centro Inox, Consorzio Autostrade Siciliane, Enea, I.E.N. Galileo Ferraris, Marsh, Politecnico di Torino, Trt, Università di Padova, Università di Trieste, Università La Sapienza di Roma e Vigili del Fuoco.
Per maggiori informazioni collegarsi a www.iir-italy.it/valigia/iir002/a2486tunnelbuilder.pdf, oppure contattare Istituto Internazionale di Ricerca, Via Forcella, 3 - 20144 Milano, tel. +39 02 83847288, e-mail bmasala@iir-italy.it 42/05.


Strabag utilizzerà una TBM della Robbins nel progetto delle Cascate del Niagara
Il progetto della Ontario Power Generation per il terzo tunnel delle cascate del Niagara comprende la realizzazione per 985 milioni di Dollari di una galleria lunga 10,4 km ad una profondità di 140 m sotto la città di Niagara Falls e le zone circostanti.
Strabag utilizzerà una TBM della Robbins dal diametro di 14,4 m, la più larga mai usata nell'Ontario e tra le maggiori a livello mondiale. Avrà un diametro 2 volte e mezzo più grande di una tipica galleria della metropolitana di Toronto e oltre una volta e mezza maggiore dell'Eurotunnel. La TBM inizierà i lavori di scavo ad Agosto 2006 e si stima avrà un avanzamento medio giornaliero compreso tra i 12 e i 15 m. Durante la realizzazione saranno estratti oltre 1,6 milioni di m3 di materiale, in prevalenza scisto di Queenston, che sarà immagazzinato nella proprietà della OPG e potrà essere utilizzato dalle aziende di mattoni in argilla dell'Ontario. Collegarsi a www.robbinstbm.com
Questa galleria potenzierà l'originale realizzazione ingegneristica del complesso "Sir Adam Beck" per trasportare l'acqua lungo la gola del Niagara, allo scopo di aumentarne la produzione di energia. Il tunnel completerà anche le migliorie sui sedici generatori dell'Impianto Sir Adam Beck 2, ultimate a Maggio. Al momento la condotta Queenston Chippawa e i due precedenti tunnel sotto le Cascate del Niagara hanno una portata d'acqua di circa 1.800 m3/sec. Con il nuovo tunnel si aggiungeranno ulteriori 500 m3/sec di acqua. Dovrebbe essere in grado di generare nuova energia pulita al più tardi entro il 2009. Cliccare ca/13. Collegarsi a www.opg.com 41/05.


Due nuove TBM in funzione a Pajares
A metà Settembre 2005 è entrata in funzione la seconda delle cinque TBM che realizzeranno le opere di scavo dei tunnel di Pajares, che fanno parte della linea ad Alta Velocità León-Asturias. Si tratta di una TBM della NFM Technologies (Gruppo Wirth), a scudo semplice per roccia dura e a fresa aperta che realizzerà la canna Est del primo lotto che collegherà La Pola de Gordón con Folledo (provincia di León). Nella canna parallela (Ovest) i lavori sono iniziati il 13 Luglio scorso. La TBM è lunga 170 m compreso il back up e pesa 1.950 t. Il suo diametro misura 9,93 m. La potenza totale installata è di 8.100 kVA (14 x 350 kW). La spinta nominale è di 144.000 kN. La macchina è munita di 26 taglienti.La coppia nominale della fresa è di 21.000 kNm e la velocità di rotazione della testa è di 0-6 giri/min. Sino ad oggi, la macchina ha installato 60 anelli e forato 96 m. Cliccare qui. Collegarsi a www.nfm-technologies.com
Il 22 Settembre ha iniziato il suo percorso anche la TBM del Lotto 2 Folledo-Viadangos, che realizzerà la galleria di accesso di 5,5 km, tra la località di Buiza, vicina a Folledo (provincia di León), e le gallerie principali (2 x 4,5 km).
Si tratta di una TBM a doppio scudo, per roccia dura, della Herrenknecht, lunga 12 m (senza back up) e pesante 1.500 t. Il diametro della testa fresante è 10,16 m, mentre il diametro interno sarà di 8,5 m. La potenza totale installata dell'azionamento principale della fresa è di 5.600 kW. La potenza totale installata è di 8.000 kVA. La spinta massima è di 104.050 kN. La testa fresante è dotata di 56 dischi di taglio più quattro doppi. Collegarsi a www.herrenknecht.com
Il Lotto 2 è il tratto centrale dei tunnel di Pajares. Il progetto originale di questo Lotto prevedeva due pozzi di 600 m per l'accesso alla tratta centrale, ma i costruttori - Dragados e Obras Subterráneas - hanno proposto ad ADIF di sostituirli con una galleria di accesso lunga circa 5,5 km, sino al punto iniziale del Lotto. Dopo aver scavato questa galleria, la TBM continuerà lungo i 4,5 km della canna Ovest. Arrivati al punto di incontro con il Lotto 4 (Viadangos-Telledo), la TBM sarà disassemblata e trasportata al punto di partenza (incontro con il Lotto 1) dove nel frattempo sarà stata costruita una caverna, che permetterà il suo posizionamento per la seconda canna (Est) e ricomincerà a scavare per 4,5 km sino all'incontro con il Lotto 3 Viadangos-Telledo (galleria Est). La fabbrica dei conci di questo lotto, situata a La Robla (provincia di Leon) aveva già fabbricato 850 anelli, quando la TBM è entrata in funzione. In questo secondo Lotto si costruirà una stazione d'emergenza lunga 400 metri. I tempi di realizzazione sono di circa 60 mesi per un budget totale di 401 milioni di Euro.
Sebbene sul versante asturiano non siano ancora iniziati gli scavi , i lavori propedeuci nella zona di Telledo sono cominciati da diversi mesi per terminare lo spiazzo dove saranno situati i portali e, soprattutto, che consentirà gli accessi alle gallerie. Non è possibile spostare le notevoli quantità di macchinari pesanti lungo l'attuale angusta strada di collegamento con Campomanes. Per questo motivo, da alcuni mesi si abbattono montagne per evitare curve, si allargano le carreggiate e si spostano enormi quantità di materiale per costruire una nuova strada che consenta il transito dei macchinari pesanti. Un'occhiata alla pessima orografia asturiana è sufficiente per spiegare la differenza di tempi tra l'inizio dei lavori sul versante di Léon e su quello asturiano.
A Pola de Gordón (versante Sud del Léon), i portali sono situati a pochi metri dalla strada, dalla quale sono visibili. Inoltre, il luogo è una grande spianata dove coesistono le case degli operai, le fabbriche dei conci e le altre strutture ausiliarie. Al contrario, sul versante asturiano dei lavori, il paesaggio è assai diverso. Montagne impervie e profonde vallate complicano i preparativi. Queste difficoltà orografiche per lavorare in territorio asturiano erano già state previste e non sono state una sorpresa. E' per questo motivo che la data di conclusione della variante di Pajares e dell'arrivo dell'Alta velocità nelle Asturie resta invariata al 2009.
La prima TBM che lavorerà sul versante asturiano deve arrivare a metà Novembre. Per allora, si prevede che gli accessi saranno terminati e tutte le opere accessorie (come la fabbricazione dei conci) convenientemente equipaggiate. Inoltre, la TBM che inizierà l'altro tunnel, parallelo al primo, si spera che arrivi all'inizio del 2006. Gli scavi non cominceranno subito, come è avvenuto sul versante di Leon, in quanto le TBM arriveranno smontate e sarà necessario riassemblarle. In seguito si effettueranno le prove e dopo alcuni mesi potranno iniziare i lavori. Cliccare su es/55. Collegarsi a www.adif.es 41/05.

Arrancan dos Nuevas Tuneladoras en Pajares


Stuva Tagung '05
La tedesca Stuva tedesca organizza il suo congresso e la sua mostra STUVA Tagung '05, dal 29 Novembre al 1 Dicembre presso il centro congressi di Leipzig. L'evento abbina la mostra alle conferenze (aperte al pubblico), che per la prima volta saranno tradotte in simultanea. Le conferenze includono 35 relazioni di esperti internazionali sulle recenti costruzioni sotterranee: recenti sviluppi tecnici in ogni settore della costruzione in sotterraneo, cioè materiali da costruzione, macchinari, rivestimenti, impermeabilizzanti, sondaggi del terreno; progettazione, costruzione e finanziamento dei progetti su grande scala; costruzioni innovative e potenziale per gli sviluppi; decreti riguardanti la sicurezza e i rischi per quanto riguarda la costruzione e l'utilizzo delle opere in sotterranea; misure di protezione antincendio per quanto riguarda la costruzione e l'utilizzo delle opere in sotterranea - nuove opportunità e norme; Manutenzione, ristrutturazione e ammodernamento; tecnologia per l'operatività, l'ambiente e la sicurezza; Normative contrattuali dall'offerta all'aggiudicazione; normative finanziarie ed economiche, partenariato pubblico-privato. Il premio STUVA'05 sarà assegnato ad un'innovazione eccezionale. Il 1 Dicembre, le escursioni porteranno i visitatori nei cantieri e alle infrastrutture di traffico. Contattare STUVA, tel. +49 221597950, fax +49 2215979550, e-mail info@stuva.de. Per ulteriori informazioni, visitare www.stuva.de 41/05.


Lovat è stata scelta da SNC-Lavalin e SELI per la linea canadese RAV
L'ATI SNC-Lavalin - SELI ha scelto Lovat per la fornitura di una TBM EPB per terreni soffici da impiegarsi nella realizzazione di una galleria a doppia canna di 2,1 km (si veda la mappa del tracciato qui), tra le stazioni di False Creek South e Robson, a Vancouver. Lovat progetterà, realizzerà e testerà una nuova TBM dal diametro di 6,1 m, la cui consegna in cantiere è prevista per il 15 Marzo 2006. L'inizio del tunnelling è programmato per il 1° Maggio 2006. La TBM sarà concepita per condizioni di pressione fino a 4 bar e per un avanzamento medio di 15 cm/min. Il tracciato sottopasserà False Creek, dove l'escursione delle maree (4 m) causerà fluttuazioni nelle pressioni fino a 0,5 bar, due volte al giorno. Dopo aver attraversato l'Oceano sotto la baia di False Creek (dove ci si aspettano pressioni idriche fino a 3 bar), le gallerie proseguiranno il loro percorso sotto le alti torri a uso residenziale e commerciale, con varie curve di 200 m di raggio per evitare le fondamenta degli edifici. La geologia lungo il tracciato è caratterizzata da arenarie (contenenti filoni vulcanici) e sedimenti glaciali (che contengono grossi blocchi granitici). Per far fronte alle diverse condizioni geotecniche, sarà utilizzato un sistema di condizionamento dei terreni comprendente schiume e polimeri. In aggiunta, per un miglior controllo della pressione della EPB, sarà usato un sistema di sostituzione dei terreni sciolti con fanghi di bentonite.
La testa fresante della TBM sarà di tipo aperto, con taglienti da 17" azionate da un VFD (Variable Frequency Drive) da 1.200 kW. Il tunnel sarà rivestito da conci prefabbricati in calcestruzzo, le cui casseforme saranno fornite dalla Same. Lo smarino sarà evacuato con treni Schöma. Collegarsi a www.lovat.com, www.schoema-locos.de e contattare s.a.m.e@samesnc.com
Il valore del contratto per la realizzazione delle gallerie, dei passaggi trasversali tra le due canne (ogni 250 m), dei pozzi e delle tre stazioni di Robson, Yaletown (Davie) e False Creek South (Second Avenue) è di circa 130 milioni di Euro. Queste gallerie fanno parte della linea Richmond-Airport-Vancouver (RAV), una ferrovia leggera che collegherà l'Aeroporto Internazionale di Vancouver e il centro di Richmond con il centro di Vancouver, che dovrebbe entrare in esercizio nel 2010 per i Giochi Olimpici invernali. Cliccare su ca/24. Collegarsi a www.snc-lavalin.com, www.selitunnel.com e www.ravprapidtransit.com 40/05.


E' pronta la gigantesca TBM della Mitsubishi-Duro Felguera per la M-30 a Madrid
È una macchina enorme, con un diametro nominale di 15.010 mm e un diametro massimo di 15.045 mm, uno scudo EPB lungo 14 m e pesante 3.600 t, un back-up lungo 146 m (con sette supporti) pesante 1.300 t, un sistema di spinta con 57 cilindri capaci di generare una forza necessaria di 187.510 kN, una forza nominale di 277.000 kN e una forza massima di 317.000 kN, un sistema di articolazione con 46 cilindri, un azionamento principale con 28 riduttori del motore di 358 kW ciascuno per un totale di 10.024 kW, una rotazione della testa di scavo a velocità variabile (da 1,05 a 2,43 gir/min) controllata dai VDF (Variatori di frequenza), una coppia di taglio nominale pari a 1,05 giri/min (87.500 kNm) e una potenza installata di 15.000 kW. Gli strumenti di taglio sono composti da 44 dischi fresanti tripli da 17", 226 denti, 472 picconi, 8 sensori di usura e 4 overcutters. Il sollevatore idraulico dei conci con un doppio grip utilizza un dispositivo di presa a depressione. La sua velocità di rotazione è tra 0,15 e 1,2 giri/min e la sua potenza di rotazione è di 1.500 kNm. Il posizionamento dei conci avviene grazie a un preciso sistema laser. Il trasporto dello smarino avviene tramite un'enorme coclea (1,5 m di diametro per 22 m di lunghezza, azionata da 6 motori) costruita dalla Mitsubishi Heavy Industries di Kobe (Giappone) e un nastro trasportatore. Un sistema laser misura il volume dello smarino sul nastro. Collegarsi a www.gdfsa.com
Questi sono gli impressionanti dati della nuova MHI-Duro Felguera TBM presentata nel corso di un workshop tenutosi nella città asturiana di Barros, lo scorso 20 Settembre. I membri di una delegazione della città di Madrid - tra cui Manuel Arnaiz Ronda, general manager per le infrastrutture-, di Calle 30, promotore della ristrutturazione dell'autostrada madrilena M-30, e dell'ATI dei costruttori hanno visionato la macchina visibilmente colpiti. Questa gigantesca TBM, il cui costo ammonta a 40 milioni di Euro, è il più grande macchinario mai prodotto in Spagna. Dragados e FCC la utilizzeranno per perforare la canna meridionale sulla tangenziale sud, che collegherà Santa Maria de la Cabeza con la A-3, snodandosi sotto il ponte Vallecas. L'assemblaggio è iniziato un anno fa, e dopo i test, previsti per la prima settimana di Ottobre, inizierà il trasferimento a Madrid. A causa delle dimensioni della macchina, il trasporto dei componenti avverrà su strada in circa 15 giorni, ad eccezione del supporto che, date le sue enormi dimensioni, sarà trasportato per nave dal porto El Musel di Gijon fino ad Alicante. L'assemblaggio della TBM in cantiere inizierà ai primi di Novembre, in modo che possa cominciare il lavoro alla fine dell'anno o all'inizio del 2006 in prossimità di Arganzuela, dove è stata predisposta una fossa di partenza lunga 120 m, larga 60 m e profonda 35 m. La TBM scaverà un tunnel di circa 4 km, con una velocità mensile minima di 360 m. Cliccare su es/104. Collegarsi a www.dragados.com, www.fcc.es, www.urbanismo.munimadrid.es e http://212.145.146.11/zona_m30/welcome.html 40/05.


Quarto simposio sui tunnel
Dal 26 al 28 Ottobre, l'Asociación Técnica de Carreteras organizza ad Andorra, il IV Simposio sui Tunnel, incentrato sul tema "Perché le gallerie sono sicure?". La Direttiva comunitaria relativa alla sicurezza nelle gallerie ha l'obiettivo di armonizzare le norme minime di sicurezza e di stabilire le condizioni che garantiscano un alto livello di sicurezza per gli utenti dei tunnel, specialmente quelli della rete transeuropea. Questa Direttiva stabilisce sedici parametri di cui tenere conto al momento della stesura dei progetti. Sono ugualmente importanti l'utilizzo di un sistema intelligente di trasporto e la stesura di un documento sulla sicurezza che descriva le misure preventive e di salvaguardia necessarie per garantire la sicurezza agli utenti e, prima della messa in servizio del tunnel, l'organizzazione, le risorse umane e materiali e le infrastrutture del gestore per garantire il funzionamento e la manutenzione. Il simposio si propone come un foro per i dibattiti ed è indirizzato a ingegneri, specialisti, gestori tecnici e privati e, più in generale, a tutti i professionisti che nel progetto, nella costruzione, nell'allestimento, nella gestione e negli interventi interni ed esterni, si adoperano per rendere sempre più sicuri i tunnel.
Gli argomenti trattati nelle relazioni riguarderanno la gestione tecnica centralizzata, il rilevamento automatico degli incidenti, il sistema di ventilazione, il controllo degli incendi, i sistemi di evacuazione e di soccorso, il fattore umano (indagini), i piani di intervento e di sicurezza, il manuale di utilizzo, l'integrazione e l'omegeneizzazione delle installazioni e delle attrezzature e i sistemi di prevenzione.
Durante i tre giorni, si terrà un'esposizione tecnica e commerciale in cui le imprese potranno mostrare le novità nei metodi, nelle soluzioni, nelle tecnologie e nei prodotti applicati nel mondo del tunnel. Contattare il Departamento de organización, tel. +34 915346181, fax +34 915340773, e-mail fmiguelanez@lgpc.e.telefonica.net. Per maggiori informazioni sul congresso, contattare l'Asociación Técnica de Carreteras, tel. +34 913082318, fax +34 913082319, e-mail congresos@atc-piarc.com o collegarsi a www.atc-piarc.com 40/05.


Wirth riceve un premio per la TBE (Tunnel Bore Extender) utilizzata all'Uetliberg
La Wirth è stata proclamata vincitrice dell'annuale premio della rivista TTC per l'Innovazione nel settore delle "Large Bore Mechanised TunnelIing Machine". Mr Niko Kleuters, Presidente del Gruppo Wirth, ha ritirato il premio il 14 Settembre 2005 durante una cerimonia tenutasi all'interno della manifestazione IUT' 05 Live, nelle Gallerie di Prova di Hagerbach, in Svizzera. Wirth ha ottenuto questo riconoscimento grazie alla sua TBE 500/1440 H-HST, che è stata utilizzata con successo per la costruzione del tunnel autostradale di Uetliberg - parte della tangenziale sudoccidentale di Zurigo-, che dovrebbe entrare in servizio nel 2008. Questo bypass di 10,6 km si snoda approssimativamente per l'80% in galleria e collegherà la tangenziale di Birmensdorf a Ovest con l'Autostrada Zurigo - Sargans (A3) lungo il Lago di Zurigo (vedere la cartina qui). La principale infrastruttura del progetto è rappresentata dal tunnel dell'Uetliberg (4.460 m), con due canne collegate ogni 300 m da bypass pedonali e ogni 900 m da gallerie carrabili. Questa macchina altamente tecnologica ha abbattuto l'ultimo diaframma della prima canna il 1° Febbraio 2005. (per ulteriori notizie cliccare qui e vedere l'immagine qui). La TBE ha poi iniziato gli scavi per la seconda canna, in direzione della A3, il 7 Giugno scorso. La TBE allargherà solo 1.850 m della canna in direzione della A3 (per la prima canna in direzione Basilea erano stati allargati 2.800 m), poiché, per rispettare i tempi di consegna, è stato avviato uno scavo in direzione opposta: scavo che è stato completato. Attualmente, nella seconda canna sono stati scavati dalla TBE circa 480 m. Il Cliente è il Dipartimento dei Lavori Pubblici del Cantone di Zurigo, mentre Amberg Engineering è il progettista e il direttore dei lavori. L'ATI Uetli che ha acquisito il contratto, comprende i costruttori Zschokke Locher, Murer-Strabag, Prader, CSC, Alpine Mayreder, Wayss & Freytag e Zueblin. Collegarsi a www.bd.zh.ch, www.amberg.ch e www.arge-uetli.ch
La TBE della Wirth è attualmente la più grande TBM da roccia dura operante nel mondo, con un diametro di scavo fino a 14,4 m. Lavora come un undercutter/alesatore che allarga il tunnel pilota sino alle dimensioni definitive. L'equipaggiamento della TBE consiste in una testa fresante composta da due pezzi con sei raggi o bracci fresanti. La testa gira su una kelly interna, rinforzata e posizionata nel tunnel pilota e nella sezione allargata del tunnel. I dischi fresanti, che sono sfalsati sia assialmente che radialmente rispetto all'asse della galleria, sono montati su supporti che si muovono radialmente sui bracci fresanti. La sovrapposizione dei movimenti radiali dei supporti durante la rotazione della testa fresante fa sì che ogni disco fresante segua una traiettoria a spirale intorno all'asse del tunnel. Poiché il tagliente più esterno su ogni braccio guida il resto, la zona del fronte assume un profilo a gradini che permette ad ogni tagliente di tagliare la molassa creando una nuova superficie libera in base al principio dell'undercutting. L'avanzamento è limitato ad una lunghezza massima di 20 cm a causa dello spostamento assiale dei dischi sui supporti, che distano tra i 60 e gli 80 cm. Possono essere effettuati avanzamenti minori in presenza di rocce più dure. Per ogni avanzamento occorrono tra le otto e le dieci rotazioni della testa fresante. Quando la testa a sei bracci ruota, i dischi sono traslati da un diametro di scavo interno ad uno esterno; raggiunto il diametro di scavo desiderato, i supporti sono retratti radialmente. Quindi la testa, girando continuamente, viene spostata di circa 20 cm verso il fronte, dove può iniziare a scavare per l'avanzamento successivo (con una nuova posizione esterna dei supporti) (vedere l'immagine della testa, cliccando qui). Ciò la rende una macchina unica nel panorama del tunnelling moderno. L'intera TBE con il suo back-up è lunga 180 m e pesa circa 1.000 t. La tecnologia di alesatura è stata sviluppata dalla Wirth negli anni '70. Questa tecnologia era ed è tuttora applicata in diversi progetti in tutto il mondo (gallerie dell'Alta Velocità ferroviaria in Spagna, pozzi degli impianti idroelettrici in Giappone e Corea o alcune gallerie stradali in Italia e in Svizzera, per citare alcuni esempi).
Per la prima volta nel settore delle gallerie, la TBE abbina la tecnologia di alesatura con la tecnologia dell'undercutting.La macchina offre una vasta gamma di vantaggi, fra cui una notevole riduzione dei costi energetici. Collegarsi a www.wirth-europe.com. Per la galleria di Uetliberg, i progettisti hanno considerato e valutato due differenti metodi di costruzione: il tunnelling convenzionale con fasi sequenziali di scavo, con sezione a ferro di cavallo e arco rovescio, e il tunnelling a piena sezione con la TBM. Nella dura molassa, la TBM mostrava dei vantaggi rispetto al metodo convenzionale, ma era giudicata più rischiosa nei terreni soffici. La decisione finale fu di utilizzare i metodi convenzionali nei terreni sciolti e una TBM nella più dura molassa. Quando le offerte furono aperte, si vide che uno dei partecipanti, l'ATI Uetli aveva presentato la proposta di utilizzare un'alesatrice TBM per il tratto roccioso. Le macchine disponibili avevano però un diametro di 12 m, dimensione insufficiente per fare fronte alle necessità del progetto.
Tuttavia, l'ATI suggerì un ampliamento del diametro con una macchina alesatrice funzionante con la tecnica di sottoescavazione.Il principio della tecnica di sottoescavazione era noto da lungo tempo e Wirth aveva già costruito macchine che avevano operato sulla base di questo principio, che tuttavia non era mai stato applicato ad una TBM. In molti sensi la tecnica di sottoescavazione è un'alternativa interessante, in relazione ai principi standard della meccanica del tunnelling. L'ATI Uetli ha suggerito una variante, interessante anche dal punto di vista economico, che offre l'opportunità di verificare nella pratica il corretto funzionamento della tecnica di sottoescavazione in abbinata all'utilizzo di una TBM. Questo test ha avuto successo. La conoscenza e l'esperienza così ottenute si riveleranno di estrema importanza in vista dell'utilizzo futuro di questa tecnologia in condizioni difficili. In questo senso, l'impiego della tecnica di sottoescavazione con la TBM all'Uetliberg apre la strada per l'utilizzo di questa tecnologia innovatrice in altri progetti di tunnel. Il tunnel è realizzato in discesa da Ovest verso Est, iniziando dal pozzo della Valle di Reppisch. A partire da Maggio 2002, una TBM della Wirth ha realizzato il primo dei due fori pilota ( 5 m di diametro) nella molassa di Uetliberg (consultare E-News Weekly 24/2002).Nel frattempo, si procedeva alla progettazione e alla realizzazione della testa fresante della tecnologia di sottoescavazione. Nell'Ottobre del 2002, la TBE era pronta, e una delegazione di progettisti si recò nello stabilimento della Wirth a Erkelenz, in Germania, per visionare la nuova testa fresante e le sue imponenti dimensioni (vedere l'immagine qui). Tutti erano già consapevoli delle potenzialità dell'enorme macchina dal diametro di 14,4 m. Nei mesi seguenti, queste 550 t di acciaio furono portate sul cantiere, dove si provvide ad assemblare la macchina alesatrice TBE, a una TBM fornita dalla ATI Uetli. Invece di una TBM nuova, l'ATI ha optato per una soluzione più economica, acquistando soltanto una nuova testa fresante, la TBE, montata su una TBM esistente adattata per un diametro massimo di scavo pari a 12,46 m (vedere l'immagine qui). Rispetto ad una normale macchina per il tunnelling, la TBE consuma solo metà dell'energia richiesta per m³ di roccia, per non parlare della minore attrezzatura elettrica e dei costi inferiori di elettricità. Dopo un periodo di quattro mesi per l'assemblaggio, la TBE ha frantumato i primi metri di roccia l'11 Aprile 2003, mentre nel contempo la TBM iniziava a scavare il secondo foro pilota per la futura canna nord, in direzione di Basilea. Nei successivi 22 mesi, dopo gli inevitabili piccoli inconvenienti, legati a qualsiasi nuova tecnologia, la galleria dell'Uetliberg raggiunse un picco di avanzamento di 16,5 m al giorno.
L'avanzamento medio settimanale raggiunse i 45-55 m (vedere l'immagine qui). Il primo foro pilota è stato traforato il 20 Febbraio 2003. Da Ovest verso Est, la galleria dell'Uetliberg attraversa le due colline di Ettenberg e Uetliberg. Tra di esse la Valle di Reppisch, divide la galleria in due sezioni indipendenti: il tunnel di Eichholz (710 m) ) sotto l'Ettenberg e quello di Uetliberg (3.450 m) sotto l'omonima collina. Nella Valle di Reppisch una sezione di 300 m in cut&cover, dove si trova anche la stazione di ventilazione, collega i due tunnel. La galleria Eichholz attraversa i terreni soffici di Gjuch (210 m) e una zona di molassa (500 m). La sezione Gjuch, che inizia al portale Ovest di Wannenboden, attraversa un complesso morenico molto eterogeneo composto da ghiaie marnose e sabbiose.
Ad est del pozzo di cantiere della valle di Reppisch a Landikon, la galleria attraversa l'Uetliberg nei terreni soffici di Diebis (240 m), un suolo morenico con materiali fini. In seguito il tunnel taglia una zona di molassa di 2,8 km. Le sezioni di molassa di Eichholz e Uetliberg sono composte da strati orizzontali di molassa di acqua dolce superiore, con duri strati di arenaria alternati a depositi di soffice marna. La copertura massima all'Uetliberg raggiunge circa i 320 m. Sulla parte terminale orientale del tracciato, la galleria attraversa i terreni soffici di Juchegg (410 m) per arrivare al portale di Gänziloo, vicino allo svincolo Sud di Zurigo a Brunau. Questa zona presenta un suolo morenico che inizia come sabbia ghiaiosa per terminare come argilla sabbiosa.
Il tunnelling è stato completato in tutte le zone di terreni sciolti (Gjuch, Diebis e Juchegg, 2 x 860 m in tutto) e nella zona delle molasse a Eichholz (2 x 500 m). Per i primi si sono utilizzati i metodi convenzionali, mentre nelle molasse di Eichholz il metodo drill&blast. La sezione è di 143-148 m² (14,7 m di base x 12,7 m di altezza). La sezione di molassa sotto l'Uetliberg è larga 14,4 m e alta 14,2 m. La TBE 500/1440 H-HST della Wirth combina quindi le tecniche di alesatura, con quelle si sottoescavzione e l'abilità di perforare gallerie con una sezione non circolare. Il progetto è al momento completato per l'80%. Cliccare su ch/24. Per ulteriori informazioni sulla TBE, cliccare qui. Collegarsi a www.uetlibergtunnel.ch e www.westumfahrung.ch 39/05.

Wirth riceve un premio per la TBE (Tunnel Bore Extender) utilizzata all'Uetliberg
Il Presidente della Wirth Niko Kleuters (a sinistra) riceve il premio per la Large Bore Innovation da Lawrence Williams, editore della rivista Tunnelling & Trenchless Construction.

Wirth riceve un premio per la TBE (Tunnel Bore Extender) utilizzata all'Uetliberg


Cade l'ultimo diaframma del tunnel Bolu in Turchia
Il Primo Ministro turco Recep Tayyip Erdogan e l'Ambasciatore italiano in Turchia Carlo Marsili hanno presenziato in data 4 Settembre 2005 alla cerimonia della caduta dell'ultimo diaframma della canna destra del tunnel di Bolu (valore 234 milioni di Dollari) appartenente alla sezione Gumusova-Gerede, dell'autostrada Ankara-Istanbul. L'ultimo diaframma della canna sinistra era caduto il 28 Luglio scorso. Il cliente è il General Directorate of Highways alle dipendenze del Ministero dei Lavori Pubblici. Yüksel Proje è il consulente ingegneristico. La galleria di Bolu è stata progettata dalla Geoconsult ZT, ed è stata realizzata dall'azienda italiana Astaldi. Una volta terminate la galleria e l'autostrada, gli automobilisti potranno viaggiare tra Ankara e Istanbul in tre ore e mezza, a fronte delle attuali 4 o 5 ore e mezza. La galleria entrerà in esercizio alla fine del 2006, riducendo i rischi di incidenti stradali e il tempo speso per attraversare il valico montano di Bolu da 30 a 5 minuti. Cliccare tr/16. Collegarsi a www.bayindirlik.gov.tr, www.yukselproje.com.tr, www.astaldi.com e www.geoconsult.at. A causa delle cattive condizioni del suolo, l'area dello scavo è pari a 275 m², anche se la sezione finale sarà 100 m². Ci sono passaggi di emergenza carrabili ogni 500 m, la cui sezione di scavo è di circa 87 m² mentre quella definitiva sarà di 43,88 m². Le gallerie sono state realizzate attraverso una sequenza di rocce altamente tettonizzate e di faglie. Le faglie di questa regione sono classificate come sismicamente attive di primo grado. L'interdistanza tra le canne è di circa 50 m, e la massima copertura rocciosa raggiunge i 250 m, con la maggior parte dei tunnel sotto una copertura di 100-150 m. I livelli della falda freatica prima dei lavori erano tra il 45% e l'85% della copertura rocciosa. Il suolo in generale presenta blocchi con spigoli non taglienti di materiale duro all'interno di una matrice argillosa. La proporzione della matrice argillosa varia notevolmente fra le diverse unità geotecniche, cosicchè il suolo peggiore contiene ampie zone di breccia di pura argilla uniforme. In termini di volume, la proporzione all'interno della matrice argillosa varia da circa il 30% al 100%. In certe zone il terreno è composto da breccia di pura argilla senza alcuna inclusione dura, equivalente alle minime condizioni favorevoli. Lungo il tracciato della galleria sono state trovate diverse zone di questo tipo con spessore di circa 50 m, estese anche verticalmente (tra gli 80 e i 120 m di copertura di materiale scadente). Lungo alcune sezioni del tunnel, l'inclinazione della superficie liscia ha presentato verso il fronte la possibilità di slittamenti di grandi blocchi su tali superfici. Per ridurre questo rischio, si è ricorso alla bullonatura del fronte.La geologia consiste in una serie di arenarie, siltiti e calcari altamente tettonizzati e misti a zone di breccia di pura argilla rigida, altamente plastica e molto liscia lateralmente.
Gli studi effettuati e un rapporto redatto dal prof. A. Barka e soci hanno indicato che la faglia di Bakacak è lunga tra i 10 e i 15 km e attraversa le gallerie di Bolu all'interno di una zona larga 200 m.
La faglia in questa zona è principalmente di orientamento Est-Ovest e attraversa il tracciato della galleria quasi ad angolo retto tra le progressive 62+800 e 63+000 (tunnel di sinistra). Queste tracce della faglia hanno un angolo d'inclinazione a nord sulle sezioni geologiche trasversali ed attraversano il tunnel con una faglia argillosa, larga 75 m nel tunnel sinistro e 91,5 nel tunnel di destra. Questo strato di argilla in zona di breccia è tra metasedimenti (metasiltite, metacalcare, calcare quarzitico, calcare cristallizzato), blocchi con una matrice di zona di breccia a bassa-media plasticità, da solida a rigidamente sabbiosa, melmosa o argillosa. Questo materiale di zona di breccia si trova all'interfaccia tra la formazione geologica di Asarsuyu e quella di Elmalýk. Il materiale di zona di breccia incontrato al livello della galleria è di due tipologie: Tipo 1 - superficie marrone scuro, altamente plastico, da rigido a molto rigido e liscio lateralmente, e Tipo 2 - superficie marrone rossiccio, mediamente plastico, da molto rigido a duro e liscio lateralmente. Questi materiali formano la faglia di Bakacak.
All'inizio dello scavo, l'esplosivo veniva utilizzato ovunque ci fossero buone condizioni di terreno (circa 400 m). La parte rimanente del tunnel è stato scavato con un escavatore convenzionale munito di martello idraulico. Ogni canna aveva due fronti. Su ogni fronte della galleria è stato utilizzato un escavatore CAT 235C ME munito di martellone (250 hp), un caricatore CAT 966F (220 hp, 3,8 m³), un caricatore CAT 9560E (167 hp, 3 m³) e bilici Astra BM 64.26 (260 hp, 14 m³, 20 t) per lo smaltimento dello smarino. Collegarsi a www.cat.com e www.astraspa.com
Per il sostegno sono stati utilizzati reti metalliche, shotcrete MBT rinforzato con fibre della Bekaert's Dramix, centine d'acciaio, bulloni d'ancoraggio autoforanti MAI della Atlas Copco e e tubi d'acciaio per l'imbiettatura. L'equipaggiamento utilizzato include una pompa SC271della Scamac per lo shotcrete (160-115 hp), transmixers per calcestruzzo - Astra-CIFA BM 64,31 (260 hp, 10 m³), Iveco-CIFA 330 (2 hp, 10 m³) e Iveco-CIFA 300 (260 hp, 9,5 m³), un sollevatore telescopico mobile 70 della Dieci (100 hp, 7 t) per l'installazione delle centine d'acciaio, una pompa Atlas Copco GD Anker M400 (600 l/h) per l'inserimento dei bulloni, un carro perforante Hydrolice, un Puntel PX 100 (120 hp) e un Puntel JET1 106h per l'imbiettatura e i fori dei bulloni, una pompa Iveco-CIFA 300 (260 hp, 64 m³/hr) per il rivestimento Bernold e una pompa Astra-CIFA BM21(200 hp, 55 m³/hr) per le grate di acciaio. Collegarsi a www.degussa.com, www.bekaert.com/building, www.rockreinforcement.com, www.cifa.com, www.dieci.com e www.bernold-ceresola.com
I lavori ancora da fare comprendono 11,5 m di calcestruzzo Bernold, 148,5 m di rivestimento finale e 160 m di membrana impermeabilizzante nel tunnel di destra e 81 m nel tunnel di sinistra. L'attrezzatura elettro-meccanica sarà installata da un subappaltatore della Astaldi. Le offerte sono state raccolte il 19 Settembre è stanno per essere analizzate. La galleria di Bolu fa parte di una sezione autostradale di 26 km. La data ufficiale di fine lavori è il 15 Dicembre 2006.Per ulteriori informazioni collegarsi a www.tunnelbuilder.com/rockreinforcement/edition2pdf/page91.pdf 39/05.

Cade l'ultimo diaframma del tunnel Bolu in Turchia


Protezione antincendio nelle gallerie
La VdS Schadenverhütung organizza il 19 e il 20 Ottobre a Colonia (Germania), una conferenza sulla protezione antincendio nei tunnel. L'incendio del 4 Giugno scorso nel traforo alpino del Frejus allunga l'elenco dei disastri del fuoco nelle gallerie alpine degli ultimi anni. La catena di tragedie, a partire da quella nel Monte Bianco del 1999, ha creato un intenso dibattito tra gli esperti sui possibili concetti di sicurezza per le gallerie. I principali risultati di questo dibattito saranno presentati al congresso dagli esperti delle autorità, delle associazioni specializzate, degli operatori, dei vigili del fuoco così come dai fornitori e dagli installatori dei sistemi di protezione antincendio. Le loro presentazioni verteranno sulla protezione antincendio nelle gallerie per quanto riguarda il traffico stradale e il trasporto, analizzando la legislazione e le normative, i requisiti di protezione antincendio, i concetti, l'ingegneria industriale e l'esperienza pratica.
Questo congresso di VdS è indirizzato a progettisti, installatori e responsabili dei sistemi in galleria così come agli esperti di protezione antincendio dei servizi pubblici e delle compagnie di assicurazione, ai progettisti e agli installatori dei sistemi di protezione antincendio e a tutti coloro che sono addetti alla protezione antincendio in galleria. Contattare Karl Heinz Stahl, tel. +49 2217766480 / 481, fax +49 2217766499, e-mail fachtagung@vds.de e collegarsi a www.vds.de/pdf/Brands_in_Tunnel_eng-deu.pdf per il programma completo e i dettagli relativi alla registrazione. 39/05.


Arrivederci allo IUT' 08 Live
La manifestazione IUT' 05 Live tenutasi tra il 14 e il 16 Settembre in Svizzera è stata una degli eventi nel mondo del tunnelling più speciali e popolari di questo anno.
È attesa sempre con grande trepidazione dalla comunità del tunnelling, almeno dai giornalisti! Il suo allestimento nelle gallerie di Hagerbach la rende incomparabile. Visionare il video qui per fare un giro nell'edizione di quest'anno. Una serie di otto conferenze di mezz'ora riguardanti "il tunnelling moderno - sviluppo e tendenze" ha analizzato le funzioni del rivestimento delle gallerie (vedasi l'immagine qui sotto). Quest' anno erano presenti circa 120 aziende, rappresentanti tutte le attività nel settore del tunnelling, tra cui:

Arrivederci allo IUT' 08 Live


Una Herrenknecht abbatte l'ultimo diaframma del Lotto 3 della Circle Line di Singapore
Il 25 agosto 2005, una TBM della Herrenknecht ha abbattuto la parete di 80 cm della galleria presso la stazione di Lorong Chuan della Circle Line di Singapore(lotto 3), provenendo dalla stazione di Serangoon. Nei prossimi mesi, farà la stessa cosa nella direzione opposta, dalla stazione di Bishan sino a quella di Lorong Chuan (vedere la cartina del percorso). Il lotto 3 riguarda 5,7 km della Circle Line per un valore di 1,2 miliardi di Dollari di Singapore e comprende cinque stazioni (Bartley, Serangoon, Lorong Chuan, Bishan e Marymount). A Bishan, si interconnetterà con la linea Nord-Sud e a Serangoon con quella Nord-Est. La Land Transport Authority ha annunciato che il lotto 3 sta rispettando il cronoprogramma. I primi contratti riguardanti i lotti 4 e 5 sono in fase di chiusura e i lavori inizieranno a breve. La Circle Line dovrebbe quindi essere aperta entro 2010. Collegarsi a www.lta.gov.sg/projects/index_proj_ccl.htm. Il lotto 3 comprende principalmente i contratti 852 e 853.
Il contratto 852 riguarda la costruzione della stazione di corrispondenza di Serangoon, le gallerie di collegamento tra le stazioni di Serangoon e di Lorong Chuan e tra la stazione di Serangoon e quella di Bartley. Il contratto inoltre include i lavori di adattamento dell'attuale stazione di Serangoon lungo la linea Nord-Est. Geologicamente, si è in presenza di sabbie fluviali e argilla, nonché di antichi depositi alluvionali.
Per questo contratto sono state impiegate due TBM EPB, costruite dalla Herrenknecht. Il diametro di scavo è di 6,6 m, mentre il diametro interno del tunnel è di 5,8 m. Attualmente sono terminati il 70% dei lavori di scavo della stazione e il 35% della piattaforma. Le due gallerie di linea tra le stazioni di Serangoon e di Lorong Chuan hanno ognuna una lunghezza di 700 m, mentre quelle fra la stazione di Serangoon e la stazione di Bartley sono lunghe 1.200 m l'una. L' 11 Maggio 2005 è caduto l'ultimo diaframma della galleria esterna, il 25 Agosto 2005 quello della galleria interna. Al momento è in fase di installazione l'infrastruttura di sostegno del pozzo di varo. La TBM che ha abbattuto il diaframma a Maggio è attualmente in manutenzione prima del riassemblaggio, mentre sono in corso i preparativi per rimuovere l'altra TBM dal pozzo. Il contratto 852 è affidato a Woh Hup, Shanghai Tunnel Engineering Co. (STEC) e Alpine Mayreder. Collegarsi con www.herrenknecht.com
Il contratto 853 riguarda la costruzione della stazione di Marymount e delle gallerie di collegamento tra le stazioni di Marymount e di Bishan. Per le gallerie tra la stazione di Marymount e quella di Bishan sono state utilizzate due STBM, mentre sono state impiegate due EPB per la tratta tra le stazioni di Bishan e di Lorong Chuan. Queste quattro macchine sono state costruite dalla Kawasaki Heavy Industries. La geologia, tra Marymount e Bishan, è costituita da granito della formazione di Bukit Timah da moderatamente a completamente disaggregato. Tra la stazione di Bishan e quella di Lorong Chuan, ci sono soprattutto vecchi depositi alluvionali e argille marine. Ad oggi i lavori di scavo per la stazione sono realizzati al 70%. I tunnel di collegamento tra le stazioni di Marymount e di Bishan sono lunghi ognuno 1.300 m, con un diametro esterno di 6,63 m. Tale diametro è leggermente inferiore (6,61 m) tra la stazione di Bishan e quella di Lorong Chuan. Il diametro interno di questi tunnel è di 5,8 m. Attualmente, sono completati circa il 17% della galleria interna e meno dell' 1% di quella esterna tra Marymount e Bishan. La TBM per la galleria esterna è stata ordinata solo di recente (il 2 Settembre 2005). Per quanto riguarda l'avanzamento tra la stazione di Bishan e quella di Lorong Chuan, il tunnel interno è al 62% mentre quello esterno è al 50%. Il contratto C853 è stato assegnato alla Taisei. Collegarsi a www.khi.co.jp/tekkou/en/index_e.html
Sinora, sono stati completati il 13% dei lavori di scavo alla stazione di Bartley (contratto 851A) e il 40% alla stazione di interconnessione di Bishan (contratto 853A). Cliccare su sg/15. 38/05.

Una Herrenknecht abbatte l'ultimo diaframma del Lotto 3 della Circle Line di Singapore

Una Herrenknecht abbatte l'ultimo diaframma del Lotto 3 della Circle Line di Singapore

Una Herrenknecht abbatte l'ultimo diaframma del Lotto 3 della Circle Line di Singapore
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Il più alto tunnel stradale?
Il tunnel Eisenhower è il più alto tunnel veicolare degli USA e probabilmente del mondo, situato ad un'altitudine di 11.158 ft (3.403 m) sulla I-70, nel Colorado. La costruzione della canna occidentale iniziò il 15 Marzo 1968 e fu terminata cinque anni dopo, l'8 Marzo 1973. Originariamente noto come Straight Creek Tunnel, fu in seguito chiamato Eisenhower Memorial. I lavori per la realizzazione della seconda canna partirono il 18 Agosto 1975 per concludersi il 21 Dicembre 1979. Il TGM è di circa 20.000 veicoli. I commenti dei lettori possono essere indirizzati a mike@tunnelbuilder.com. Collegarsi a www.dot.state.co.us/eisenhower/description.asp 38/05.


Sette anni di informazioni, consultabili gratuitamente dai lettori!
L'archivio di Tunnelbuilder comprende le quasi 4.000 licitazioni e aggiudicazioni degli ultimi sette anni, tutte immediatamente consultabili con una ricerca tramite le parole chiave. Questo è un riferimento fondamentale per ogni ingegnere, consulente o appaltatore che desidera raccogliere informazioni per una licitazione! E' possibile confrontare i costi/metro tra i diversi metodi e condizioni geologiche, così come le scadenze, previste e reali. Le diverse notizie riguardano oltre 120 paesi - un vantaggio per ogni azienda desiderosa di allargare il proprio mercato di riferimento.
Ogni giorno lavorativo i nostri siti sono consultati da 1.500 lettori e molti di questi stanno già traendo beneficio dalle ricerche in Archivio. Una delle modalità con cui Tunnelbuilder sta promuovendo l'industria mondiale del tunnelling. L'archivo completo è consultabile solamente in inglese su tunnelbuilder.com. Per entrare, cliccare qui oppure scegliere "Archivio" dal menù principale. 37/05.


Lovat inizia la perforazione del metrò leggero di Siviglia
"La Giralda", la TBM Lovat della linea 1 della metropolitana leggera di Siviglia, ha iniziato la sua opera l'11 Agosto. La macchina, che unirà le stazioni di Parque de los Príncipes, nel quartiere di los Remedios, e San Bernardo tramite lo scavo di due gallerie lunghe ognuna 2.500 m, si prevede che concluderà il suo lavoro in 16 mesi, verso Dicembre 2006.
I lavori sono iniziati dal pozzo di attacco realizzato nella stazione di Parque de los Príncipes, e la TBM proseguirà passando per le stazioni di Plaza de Cuba, Puerta de Jerez, Prado de San Sebastián e San Bernardo. Raggiunta quest'ultima stazione, la TBM sarà smantellata e trasferita nuovamente a Los Remedios dove, nuovamente riassemblata, inizierà la perforazione della seconda galleria. Un punto singulare sarà rappresentato dall'attraversamento di un fiume. Ci si attende che la EPB scavi i 640 m che separano la prima stazione dal bordo della darsena del fiume in circa due mesi. La macchina è lunga 95 m e ha un diametro di 6,05 m. La TBM ha una lunghezza di 10 m e un peso di circa 700 t. E' caratterizzata da una velocità di rotazione di 4 giri/min., da una velocità di avanzamento di 100 mm/min. e da una potenza elettrica di 2.100 MW. Ha una capacità di spinta di 5.000 t. La TBM è equipaggiata con sensori per rilevare la presenza di gas e procede giudata da un sistema laser.
All'inizio opererà per 12 ore al giorno, e in seguito 24/24 h, tutti i giorni della settimana. La macchina, che ha un costo di 9 milioni di Euro, potrà avanzare di 10-18 m al giorno una volta terminata la prima fase, stimata in 45-60 giorni. In questa prima fase "di apprendistato", l'avanzamento sarà invece di 7 m al giorno. Ciò permetterà di recuperare i ritardi sulla tabella di marcia accumulati nella realizzazione della Linea 1 del metrò, causati da ritrovamenti archeologici, difficoltà dei terreni o dall'impossibilità di accedere a determinate aree dei lavori. Saranno tra i 10 e i 15 gli operai che, su tre turni, lavoreranno nel cuore della macchina, mentre altri 7/8 opereranno all'esterno. A tutti sarà tenuto un corso di formazione sul funzionamento della TBM. Il tempo effettivo di lavoro della TBM corrisponde al 50% del tempo di funzionamento, poiché il 25% è dedicato allo scavo, un altro 25% al posizionamento dei conci e il restante 50% per la fornitura dei materiali e per piccoli aggiustamenti. In aggiunta, al raggiungimento di ognuna delle future stazioni presenti sul percorso, che saranno state nel frattempo realizzate, sarà eseguita una pausa tecnica per consentire la manutenzione della TBM. La macchina erigerà un totale di 3.420 conci che costituiranno il rivestimento delle gallerie, che avranno un diametro di poco superiore ai 5 m. Per ogni metro lineare di avanzamento saranno generati 40 m³ di smarino, e saranno necessari quattro camion per estrarre la terra (almeno 40 camion al giorno) che i nastri trasportatori e i vagoncini provvederanno poi a trasferire all'imbocco del tunnel.
Queste gallerie di 2.500 m garantiranno la connessione, lungo calle Barrau, con i tunnel esistenti nel quartiere di Nervión, attualmente in fase di ristrutturazione per essere utilizzati come parte della Linea 1. Questa TBM è stata appositamente concepita per evitare le problematiche di infiltrazione d'acqua che si erano registrate negli Anni '80 durante i primi tentativi di realizzare la metropolitana di Siviglia. Vedere un video qui sull'assemblaggio della TBM a Maggio. Cliccare qui per ulteriori informazioni. Consultare E-News Weekly 32/2002. Cliccare su es/82. Collegarsi a www.lovat.com e www.metrodesevilla.net 37/05.

Lovat inizia la perforazione del metrò leggero di Siviglia
Concepción Gutiérrez, consigliere per i lavori pubblici della giunta dell'Andalusia, e il sindaco di Siviglia, Alfredo Sánchez Monteseirín, avviano la TBM Lovat a Siviglia


Cade l'ultimo diaframma del Tunnel di Åskottsberg sulla linea di Botnia
L'appaltatore finlandese Lemcon (la cui casa madre è il gruppo Lemminkäinen), che è subentrato nel lotto E 3431 alla Oden Anläggning, ora in fallimento, il 14 Luglio 2005 ha traforato il tunnel Åskottsberg (3.265 m) sulla linea di Botnia, in Svezia. La sezione di scavo è di 72 . Il progetto include inoltre una galleria di accesso lunga 360 m (sezione 36 ), una galleria di emergenza lunga 2.300 m (sezione rettangolare di 25,6 ) parallela al tunnel principale e 8 collegamenti (sezione 26 ) lunghi 10 m tra la galleria principale e quella di emergenza. Lemcon inoltre ha scavato quattro caverne da adibire ai locali tecnici, al pompaggio e alle forniture elettriche. Le dimensioni delle caverne sono: 8 m di larghezza x 20 m di lunghezza x 5 m di altezza. Sono state scavate anche delle piccole sale riunioni. Consultare www.lemcon.fi
Lemcon ha utilizzato tre jumbo della Tamrock. I lavori sono iniziati nel Settembre 2004 con 'Heidi ', un jumbo Axera T12 Data-415. A Gennaio 2005 è arrivata 'Marja ', un secondo jumbo Axera T12 Data-415, che ha terminato i lavori a Giugno 2005. Questi jumbo sono a quattro bracci. 'Eva, una Maximatic 205-121 a due bracci è stata utilizzata per i lavori di sostegno. I fornitori degli esplosivi sono Norab (Svezia) e Lapua (Finlandia). Per ogni volata sono stati utilizzati diversi tipi di esplosivo: la dinamite ed ANFO sono state impiegate come cariche base, mentre i pipecharges sono stati usati sul contorno, per una migliore definizione della zona rocciosa da far saltare. Consultare www.tamrock.com e www.norab.com
Si è cominciato a scavare dal centro della galleria. Inizialmente, c'erano due fronti a Nord (il tunnel principale e quello di emergenza) e due fronti a Sud. Successivamente, a Gennaio 2005, sono partiti gli scavi su due fronti ulteriori più a Nord in direzione Sud. Poiché si stava scavando contemporaneamente su sei fronti, l'ultimo diaframma è caduto il 5 Agosto 2005. L'avanzamento migliore in una settimana è stato di 120-130 m. La geologia è principalmente composta da gneiss granitico solido. La roccia di letto è soffice e fratturata in alcuni tratti, il che ha comportato pre-iniezioni cementizie, non previste, bullonatura e shotcreting. Il tunnel è sostenuto da ancoraggi in ferro di vario diametro e lunghezza. La bullonatura è progettata per essere installata sistematicamente. Dove si è resa necessaria la bullonatura per sostegno primario, sono stati usati bulloni del tipo CT, lunghi 3 m. Lo shotcrete è fibrorinforzato per il primo strato, e senza fibre per lo strato più superficiale. Lo spessore di uno strato è solitamente di 50-60 mm. Per motivi di sicurezza, il 20% dello shotcrete è spruzzato vicino al fronte prima della volata successiva. Un subappaltatore sta utilizzando due pale gommate Cat 980G e Cat 980C per lo smarino. La roccia ottenuta dalle esplosioni viene trasportata fuori dal tunnel di accesso, frantumata e riutilizzata principalmente per la costruzione di altri tratti della linea di Botnia. Consultare www.cat.com
Skanska sta procedendo con lo scavo degli ultimi due lunghi tunnel della linea, Björnböles (5,2 km) e Namntall (6 km), e dei loro tunnel di emergenza paralleli, che saranno interamente completati nella Primavera 2007. Una volta terminata, la galleria di Namntall sarà il più lungo tunnel ferroviario svedese. La connessione con le gallerie di emergenza avverrà ogni 500 m circa. I lavori di tunnelling saranno comunque completati nel 2006. La sezione esterna è di 62 , mentre quella interna è di 56 . A Björnböles, la geologia consiste parzialmente in grovacca e metagrovacca metamorfica di colore grigio, a grana fine, parzialmente lamellare, relativamente omogenea e frequentemente intatta, contenente localmente aplite, granito e pegmatite. Lo stato di avanzamento ad Agosto era di 3.993 m su 12.604 m (il tunnel principale, la sua galleria di emergenza parallela e quelle di collegamento). Nel tunnel di Namntall, la geologia consiste in metagrovacca di colore grigio, a grana fine, localmente lamellare e relativamente omogenea. Lo stato di avanzamento è di 7.753 m su 23.395 m (il tunnel principale, la sua galleria di emergenza e quelle di collegamento).
In ogni tunnel vengono utilizzati il metodo drill/blast, con un jumbo XL3 C dell'Atlas Copco e gli esplosivi Site Sensitized Emulsion (SSE) della Dyno Nobel's. Il sostegno è realizzaro con bulloni e shotcrete fibro-rinforzato. La roccia viene smaltita con caricatori e bilici (Volvo, CAT e Scania). Collegarsi a www.atlascopco.com, www.dynonobel.com e www.skanska.com
Botniabanan AB ha assegnato a MIKA il contratto di circa 44 milioni di Corone svedesi per la realizzazione di due gallerie ferroviarie a singolo binario attraverso il Gamm-Herrgårdsberget a Husum (comune di Örnsköldsvik). La costruzione è in corso. MIKA realizzerà anche il tunnel Håknäskälen, per cui è prevista la partenza dei lavori ad Ottobre (vedere tabella).
La linea di Botnia, lunga 190 km e a singolo binario, è realizzata sul litorale orientale lungo il golfo omonimo, da Nord dell'aeroporto di Kramfors, via Örnsköldsvik, Husum, Nordmaling, sino a
Umeå. Collegherà una regione altamente produttiva dove, lungo la linea costiera, sorgono diverse importanti realtà industriali. Questo nuovo collegamento renderà efficiente il trasporto merci e dimezzerà il tempo di viaggio per i passeggeri. . Leggere E-News Weekly 24/2002. Cliccare se/16. Consultare www.botniabanan.se 37/05.

Cade l'ultimo diaframma del Tunnel di Åskottsberg sulla linea di Botnia


Master Post Laurea
Al Politecnico di Torino è stato annunciato il quinto corso sul Tunnelling e le TBM (Tunnel Boring Machines), che si terrà da Novembre 2005 ad Ottobre 2006. Il corso si articolerà in circa 450 ore di lezione, e due mesi sul cantiere di un tunnel in costruzione o presso un'azienda che progetta gallerie. La lingua ufficiale del corso è l'inglese e gli studenti sono invitati a presentare domanda d'iscrizione entro il 15 Ottobre collegandosi a www.formazione.corep.it/gallerie.html
Oltre 50 docenti universitari ospiti coadiuveranno lo staff del Politecnico, diretto dal Professor Sebastiano Pelizza. Il corso è promosso dalla ITA sotto il patrocinio della Società Italiana Gallerie. Gli sponsor sono GTT, Mapei, Maccaferri, Lovat, Geodata, Golder Associates, SELI, CIFA, ICOP, Palmieri, Voest-Alpine e Sandvik Tamrock. 36/05.


Una TBM della Wirth realizza il Tunnel di Campanas del Canale di Navarra
La diga e il lago artificiale di Itoiz sono situati nella Navarra del Nord, nella Spagna settentrionale, a 30 km da Pamplona. Da questo serbatoio d'acqua di 418 hm³ (terminato nel 2005), sarà realizzato un canale di 177 km per irrigare 57.000 ettari di terreni nella Navarra centrale e meridionale, una zona che soffre abitualmente di scarsità d'acqua. Un ulteriore vantaggio sarà la copertura dei fabbisogni di acqua potabile di Pamplona e dintorni. In aggiunta, è stato progettato un impianto idroelettrico che genererà 53 MWh di potenza. Il tunnel di Campanas sarà realizzato attraverso il territorio montuoso e collegherà il lago artificiale con Pamplona, permettendo al canale di sottopassare l'autostrada AP-15, la strada N-121 e la linea ferroviaria Pamplona-Castejón. I lavori di scavo del tunnel di Campanas, nel lotto 4 del Canale di Navarra, sono iniziati il 7 Agosto u.s. dopo la presentazione ufficiale, il 26 Luglio, della nuova TBM Wirth TB 619 E/TS telescopica a doppio scudo. Il prezzo della macchina ammonta a 7,64 milioni di Euro. Il lotto 4 è lungo 9.033 m di cui 4.300 m in galleria (4.021 m corrispondono al tunnel di Campanas che sarà realizzato con la TBM e 280 m al tunnel di Ucar-Olcoz). La Wirth, per rispettare il programma di consegna, ha trasportato sul cantiere la fresa senza disassemblarla. Un dispositivo compatto di trasporto è stato progettato per trasferire la fresa e il sistema di back up, e si sono così potuti ridurre drasticamente i tempi di messa a punto.
Il diametro della testa fresante è di 6.190 mm (diametro interno di 5,4 m). E’ munita di 40 frese a disco, 39 da 17” (6 al centro, 30 frontali e tre a scartamento), che tagliano la roccia lasciando dei solchi distanziati tra loro di 18 cm e una fresa a disco doppio da 17” azionata idraulicamente. La TBM pesa 480 t (750 t compreso il back up) e la lunghezza dello scudo è di 12 m (130 m con il back up). La potenza totale installata è di 2.400 kVA. La potenza totale installata dell'azionamento principale della testa è di 6 x 286 kW. Le forze di spinta nominale e massima sono rispettivamente di 25.000 e 34.500 kN. La coppia di torsione nominale è di 4.000/2.000 kNm a 3,9/7,8 giri/min.
La galleria sarà rivestita da anelli, costituiti da sei conci prefabbricati di calcestruzzo lunghi 1,4 m e spessi 250 mm. CBE ha fabbricato le casseforme e Sorigué i conci. Collegarsi a www.cbe-tunnels.com
La geología è composta da marne di Pamplona (35-40 MPa) con alcuni strati di conglomerato di Perdón con nuclei a matrice calcarea e con una resistenza di 120 MPa. Lo smarino avviene con locomotori Schöma e vagoni Mühlhäuser. Collegarsi a www.schoema-locos.de e www.tunnelling-equipment.com
Si sta ancora discutendo sulle modalità di scavo e di sostegno della galleria di Ucar-Olcoz, ma è probabile che sarà realizzata a sezione parziale con una fresa puntuale a partire da un portale. L'inizio è previsto per l'inverno 2005/06. Sarà situato tra i tunnel di Tirapú e Campanas. Le imprese costruttrici sono Sacyr, Copisa e Arian Construcción. Il contratto include sia il lotto 5 sia il 18. Il lotto 5 comprende la galleria di Tirapú, (1.200 m) e, al termine del lotto, quella di Añorbe-Bekaira (480 m). La galleria di Tirapú sarà realizzata a sezione parziale da una fresa puntuale Voest-Alpine AM 50 da ambo i portali. Sono già stati scavati 50 m verso Nord. Gli scavi sono iniziati ad Aprile 2005 (dopo un mese di lavori preparatori all'imbocco). Al momento, si stanno realizzando le perforazioni per la volta protettiva a ombrello al portale sud, realizzando fori di 65 cm e installando ad ogni metro centine metalliche TH della Tedesa e altri sostegni. Per lo smarino si utilizza un dumper a pianale ribassato GHH 11.2. La geologia comprende argille marnose di color rosso scuro con alternanze di arenarie marroni e fratture piene di gesso. Collegarsi a www.vab.sandvik.com, www.ghh-fahrzeuge.de e www2.gdfsa.com/corporativo/lineas_negocio/mineria_manuntencion/tedesa/tedesa.html
La galleria di Añorbe sarà realizzata da un portale con un martellone idraulico montato su di escavatore Caterpillar, e dall'altro lato con il metodo drill&blast a piena sezione, dopo aver eseguito lo schema di perforazione con un jumbo Tamrock. Sono state terminate le volte protettive a ombrello e stanno per iniziare i lavori. Per lo smarino si impiegheranno delle benne. La geologia è composta da argilla con lenti sparse di arenarie biancastre/ocra. Collegarsi a www.cat.com e www.tamrock.sandvik.com
Il sostegno della galleria di Tirapú è dotato di bulloni in resina in alcune zone, gunite fibro-rinforzata (35 kg/m³) - come nel tunnel di Añorbe- e rivestimento finale in calcestruzzo sulforesistente.
Si spera che i lavori di scavo del tunnel di Campanas, insieme a quelli dei lotti 5 e 18, per una lunghezza totale di 18 km, siano terminati entro Febbraio 2007. Cliccare su es/72. Collegarsi a www.riegosdenavarra.com, www.gruposyv.com e www.copisa.com 36/05

Una TBM realizza il Tunnel di Campanas del Canal di Navarra

Una TBM realizza il Tunnel di Campanas del Canal di Navarra


Inaugurazioni nel mondo
Morris Iemma, Primo Ministro del Nuovo Galles del Sud, il 28 Agosto ha ufficialmente inaugurato il Cross City tunnel di Sydney. Il progetto è stato consegnato in anticipo rispetto a quanto previsto nel cronoprogramma. Questa superstrada a pedaggio da 680 milioni di Dollari Australiani collega Darling Harbour alla Rushcutters Bay. Assorbirà fino a 90.000 autovetture al giorno dalle vie cittadine e migliorerà i tempi di percorrenza consentendo di evitare diciotto incroci semaforizzati. Il tubo Est del Cross City tunnel si collega con il distributore Est in direzione Sud, mentre il tubo Ovest è collegato al distributore Est in direzione Nord. Il traffico si snoda in due canne separate, lunga ognuna 2.250 m. Il progetto ha richiesto 3,3 milioni di ore di lavoro e la rimozione di quasi un milione di tonnellate di roccia. Il tunnel consente una connessione diretta al western distributor e all'Anzac bridge. Nel Dicembre 2002, la Roads and Traffic Authority ha firmato un contratto con il consorzio Cross City Motorway (CCM) per finanziare, costruire, gestire e mantenere il Cross City tunnel. Il CCM comprende Cheung Kong Infrastructure, Bilfinger Berger BOT e RREEF Infrastructure. Il CCM ha incaricato l'ATI Baulderstone Hornibrook / Bilfinger Berger della progettazione e della realizzazione del progetto. Leggere E-News Weekly 35/2004, 27/2004, 3/2003 & 9/2002. Cliccare su au/20 e qui. Collegarsi a www.crosscity.com.au
L'Herren tunnel, un subalveo sotto il fiume Trave, a Lubecca (Germania) è stato aperto al transito il 26 Agosto. Il traffico tra il centro cittadino e il porto sul Mar Baltico appartiene ora al passato. Il collegamento, che ha una lunghezza di 2.125 m, di cui 780 m in due canne parallele dal diametro interno di 10,4 m sotto il Trave, sostituisce il ponte basculante Klapp e consente un traffico e una navigazione ininterrotta. Il progetto per l'attraversamento del Trave è stato sviluppato congiuntamente da Hochtief PPP Solutions e Bilfinger Berger BOT, che hanno ottenuto un contratto di concessione trentennale per progettare, finanziare, costruire e gestire la struttura. Il subalveo è stato progettato e realizzato in quarantasei mesi, e ha avuto un costo di 176 milioni di Euro. Leggere E-News Weekly 6/2004. Cliccare de/11. Vedere un'immagine qui. Collegarsi a www.herrentunnel.de , www.travequerung.de e www.hochtief-pppsolutions.de/ppp/download/pdf/HTD_flyer_infotunnel.pdf
Il 10 Agosto il Presidente Alfredo Palacio ha inaugurato il tunnel a pedaggio Oswaldo Guayasamin, parte del Corridoio Interoceanico, a Quito, Equador. Il tunnel è lungo 1.304 m, largo 11,5 m e alto 6,7 m, e collega Plaza Argentina con la rotatoria di Miravalle, mettendo in comunicazione la zona Est della capitale con le valli di Tumbaco e Cumbaya. La circolazione avviene a senso unico alternato: dalla mezzanotte al pomeriggio il transito è consentito al traffico che si dirige dalle valli a Quito, e dal pomeriggio a mezzanotte in direzione opposta. La galleria è equipaggiata con 472 lampade, 16 ventole, 16 videocamere e 10 videocamere per il rilevamento degli incendi. Leggere E-News Weekly 31/2004. Cliccare su ec/16. Vedere un'immagine qui.
E' stata inaugurato l'8 Agosto alla presenza dei presidenti della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, e di Autostrada del Brennero Spa, Ferdinand Willeit, il nuovo collegamento stradale migliorativo per l'adduzione del traffico dalla stazione autostradale di Rovereto sud alla SS 240. La bretella di Mori dall' A 22 è un'opera di 6,7 km che comprende la galleria a doppia canna di Tierno (2.280-2.218 m). Tra gli aspetti tecnici di maggiore rilevanza vanno segnalati la pavimentazione fonoassorbente e drenante, il sistema di monitoraggio e di videosorveglianza presente sull'intero tracciato in galleria e la "ricucitura" del quadro ambientale naturale tramite un arredo a verde in particolare lungo gli imbocchi delle gallerie. Cliccare it/24. Vedere un'immagine qui.
Il 19 Agosto il Presidente russo Vladimir Putin ha inaugurato il nuovo tunnel stradale Krasnopolyansky. La struttura, lunga 2.470 m, è situata sulla strada che collega il centro turistico di Sochi e Adler sul Mar Nero con cinque località sul Caucaso, inclusa la stazione sciistica di Krasnaya Polyana, a 70 km da Sochi. Putin ha anche visitato l'impianto di ventilazione progettato per l'evacuazione dei fumi in caso di incendio e il centro di controllo della galleria, dove tutti gli eventi del tunnel sono monitorati 24/24 h. Vedere un'immagine qui.
Lo scorso 12 Agosto è stato inaugurato il tunnel Trojane, in Slovenia, parte della tratta Trojane-Blagovica che è stata aperta al traffico il giorno successivo. Il più lungo tunnel autostradale sloveno è situato sulla sezione Capodistria-Lendava della A1, che connetterà la costa adriatica con la frontiera austro-slovena. Questa galleria ridurrà notevolmente i tempi di transito tra la Slovenia e l'Adriatico. La Skanska BS ha dovuto superare sfavorevoli condizioni geologiche nella realizzazione della galleria, che evita l'omonimo passo tra le Alpi Kamnisko-Savinjske e altopiani lungo la Sava. Le due canne sono lunghe 2.931 e 2.720 m e sono situate a 40 km da Lubiana in direzione di Maribor, sull'autostrada Maribor-Capodistria (lunga 230,7 km). Cliccare si/13. Vedere le foto qui e il video qui. Collegarsi a www.dars.si 36/05.


Una TBM della NFM Technologies conclude la tratta Atocha-Nuevos Ministerios del nuovo tunnel Atocha-Chamartin a Madrid
Una TBM EPB della NFM Technologies ha traforato il 27 Luglio 2005 la tratta Atocha-Nuevos Ministerios del nuovo collegamento ferroviario suburbano tra le stazioni di Atocha e Chamartin a Madrid. Questa tratta di 4,5 km (diametro interno 8,43 m) fa parte del nuovo collegamento tra le due principali stazioni ferroviarie di Madrid. Le imprese costruttrici sono Dragados e Tecsa.
Il nuovo collegamento tra Atocha e Chamartin migliorerà i tempi di viaggio, con riduzioni sino a 30 minuti sui tragitti di ritorno da città come Aranjuez (linea suburbana C-3) e Parla (C-4). Quando la costruzione sarà terminata, tutte le linee suburbane, che ora confluiscono su Atocha, forniranno un servizio ininterrotto - alcune attraverso il tunnel esistente e altre attraverso quello nuovo. Il nuovo tunnel decongestionerà il traffico della stazione di Atocha durante le ore di punta sulle Linee C-1 (Alcalá de Henares), C-2 (Guadalajara) e C-5 (Fuenlabrada e Móstoles). In aggiunta, saranno migliorate le connessioni tra le linee suburbane e le otto linee della rete metropolitana di Madrid (L1 ad Atocha, L1, L2 e L3 a Sol, L1 e L5 a Gran Vía, L4, L5 e L10 ad Alonso Martínez, L6, L8 e L10 a Nuevos Ministerios e L10 a Chamartin) e sarà raddoppiata la capacità dei treni circolanti in direzione Sud-Nord da Atocha a Chamartin. Il nuovo collegamento ferroviario tra Atocha e Chamartin, conosciuto anche come "tunnel del sorriso", include tre stazioni intermedie a Sol, Alonso Martinez e Nuevos Ministerios.
Si prevede che la prima parte di questa nuova infrastruttura entri in servizio nel 2007, nonostante il completamento della stazione di Sol, attualmente in costruzione, sia previsto per il 2008. Verrà siglato un accordo tra il Ministero dei lavori pubblici, il governo regionale di Madrid e la città di Madrid relativo al co-finanziamento della stazione di Alonso Martínez. In relazione alla sicurezza, la galleria ha 17 pozzi di ventilazione e 13 uscite di emergenza ed è progettata per permettere il passaggio dei veicoli di soccorso (ambulanze e vigili del fuoco). Il budget finale dell'intera sezione è di 96 milioni di Euro (320 milioni di Euro per l'intero tunnel e le tre stazioni). Cliccare su es/68 e qui. Connettersi a www.wirth-europe.de/NFM/NFM.htm e www.rafcercamadrid.com 35/05.

Una TBM della NFM Technologies conclude la tratta Atocha-Nuevos Ministerios del nuovo tunnel Atocha-Chamartin a Madrid


L'acquedotto San Vicente in California
La Water Authority della Contea di San Diego ha ufficialmente lanciato il 21 luglio 2005, in occasione della cerimonia di perforazione del suolo, la realizzazione del progetto per l'acquedotto di San Vicente, una conduttura lunga 17.454 m con un diametro interno di 2,62 m che collega il bacino artificiale di San Vicente a Lakeside con il secondo acquedotto a Ovest della Interstate 15, appartenente alla Water Authority. Questa condotta sarà realizzata all'interno di un tunnel ad una profondità compresa tra i 15 e i 180 m dalla superficie.
L'acquedotto fa parte del Progetto del bacino di riserva d'emergenza stilato per garantire la fornitura d'acqua alla Contea di San Diego. L'acquedotto aumenterà la quantità d'acqua disponibile all'interno della Contea da utilizzare in caso di emergenze idriche. La siccità o un grande sisma potrebbero interrompere l'erogazione d'acqua importata nella Contea per un periodo fino a sei mesi, e alcune Comunità potrebbero restare senz'acqua per tre/quattro giorni. L'acqua importata copre il 90% delle necessità della Contea di San Diego.
La galleria si divide in sei tratte, individuate in base alla diversa geologia. Una volta completate, le sei tratte formeranno un unico lungo tunnel. Ci saranno i seguenti sei fronti di lavoro: la Tratta 6 sarà scavata con una TBM con gripper, quindi la macchina sarà riportata indietro e impiegata per scavare la Tratta 1, la Tratta 5 sarà scavata in due direzioni da un pozzo al centro della tratta, il 75% della tratta 4 sarà realizzata posizionando l'escavatore nel tunnel terminato della Tratta 5 e iniziando lo scavo, mentre l'altro 25% della Tratta 4 e la totalità delle Tratte 2 e 3, saranno realizzate con escavatori da un pozzo centrale. Il diametro di scavo delle Tratte 1 e 6 sarà di 3.535 mm, delle Tratte 2, 3 e 4 sarà di 3.718 mm, e delle Tratte 5E e 5W rispettivamente di 3.566 mm e di 3.992 mm.
La geologia è la seguente: Tratta 1 e 6 - Dura roccia granitica (207-345 MPa), Tratta 2 - Fine conglomerato di granito cementato (34,5 MPa con 138-207 MPa ciottoli), Tratta 3 - Dura roccia granitica (207-345 MPa), Tratta 4 - Da conglomerati non cementati a conglomerati cementati (0-34,5 MPa con ciottoli e massi erratici sino a 1,5 m di diametro, la maggior parte con un diametro compreso tra 10-50 cm), Tratta 5 - Dura roccia granitica (207-345 MPa, roccia granitica fortemente disgregata, e conglomerati sotto il livello di falda).
Le Tratte 1 e 6, lunghe rispettivamente 1.341 m e 1.195 m, saranno scavate con una TBM con gripper, la Tratta 2 di 2.880 m sarà realizzata con una TBM con braccio escavatore, la Tratta 3 composta da 167 m di dura roccia sarà fatta saltare con gli esplosivi e sarà completata da un escavatore, la Tratta 4, 10.271 m nei conglomerati, sarà realizzata con un escavatore, mentre nella Tratta 5 (1.585 m), 1.219 m saranno fatti saltare con gli esplosivi e 366 m saranno realizzati nei terreni soffici con un escavatore da tunnel.
Saranno utilizzate una TBM con gripper della Robbins, rimessa a nuovo, e due nuove TBM con braccio escavatore della Construction and Tunneling Services (CTS) insieme a un jumbo restaurato Rocket Boomer 282 della Atlas Copco a due bracci e con 1.838 martelli da tunnel e a due ATD3800 Airtracks con magli ad aria compressa PR123 per lo scavo dei pozzi. Connettersi a www.robbinstbm.com, www.ctstbm.com e www.atlascopco.com
Le Tratte 1 e 6 saranno messe in sicurezza con ancoraggi, dove necessario; le Tratte 2, 3 e 4 saranno sostenute da conci di calcestruzzo pregettato. Ogni anello di rivestimento sarà composto da sei conci trapezoidali. Il produttore delle casseforme per i conci è la CBE, quello dei conci è l'ATI Traylor Shea Ghazi. La sezione della Tratta 5, realizzata con metodo drill & blast, sarà sostenuta da bulloni HA epossidici e, se necessario, 5 cm di calcestruzzo spruzzato. Nel terreno soffice (conglomerato sotto il livello di falda) il sostegno sarà garantito da calcestruzzo fibro-rinforzato e centine d'acciaio e, se necessario, da una volta protettiva a ombrello. Collegarsi a www.cbe-tunnels.com
Lo smaltimento dello smarino nelle Tratte 1, 2, 3, 4 e 6 avverrà tramite locomotori e vagoni, nella Tratta 5 grazie a un Wagner ST-3.5 LHDs nei primi 366 m, e quindi con un escavatore per tunnel Schaeff ITC 112 e bilici Dux DT12 per la parte rimanente. I locomotori saranno Clayton Equipment, Balco e Brookville, tutti di proprietà dell'ATI, che ha anche progettato e realizzato il materiale rotabile. Collegarsi a www.atlascopco.com/ure, www.schaeff-cmt.com, www.duxmachinery.com, www.clayton-equipment.co.uk, www.irwincar.com e http://brookvilleequipment.com/index.htm.
Tre pozzi e un portale sono le altre strutture sotterranee incluse nel progetto. Un pozzo avrà un diametro di 9 m e una profondità di 33,5 m, l'altro pozzo sarà ovale (18 m x 9 m), profondo 21 m e il terzo pozzo avrà un diametro di 11 m, con 23 m di profondità. I lavori di perforazione inizieranno a Novembre 2005 e termineranno entro il 30 Novembre 2008. Cliccare su us/47 per ulteriori informazioni. Collegarsi a www.sdcwa.org/infra/esp-sanvicente.phtml e www.sdcwa.org/infra/pdf/ESPspring05.pdf 35/05.

L'acquedotto San Vicente in California


Traforato il tunnel di Sapae nella Corea del Sud
Il 13 Luglio 2005, Sohn Hak-rae, presidente della Corea Highway Corporation, rappresentanti della GS Engineering and Construction (ex LG Engineering & Construction) e funzionari di governo hanno celebrato il completamento del tunnel di Sapae. Dopo due anni e mezzo di ritardo, causato dalle proteste di monaci buddisti e di gruppi ambientalisti, la realizzazione di questo controverso tunnel nella città di Uijoengbu è finalmente conclusa. La galleria di Sapae attraversa il parco nazionale del Monte Bukhan. I buddisti avevano obiettato che la costruzione del traforo avrebbe disturbato la pratica della loro religione, mentre gli ecologisti avevano sostenuto che avrebbe danneggiato il parco nazionale. Il tunnel di Sapae fa parte della tangenziale di Seul e di collegamento con le città satelliti. Ci si attende che ridurrà la congestione del traffico nella capitale e nei suoi dintorni. La maggior parte della tangenziale, che passa per Toegyewon, Pangyo, Pyeongchon e Ilsan, è già in uso. A causa delle proteste, gli ultimi 36,3 km, compreso il tunnel, devono essere ancora completati. Si pensa che il tunnel possa ridurre di circa un'ora il tempo di viaggio da Ilsan a Toegyewon, rispettivamente a Nord-ovest e a Nord-est di Seul.
La perforazione iniziata nel 2001, fu fermata dopo soli cinque mesi. Si tratta di una galleria a due canne, di 3.993 m (direzione Ilsan) e di 3.971 m (direzione Toigyeweon), interdistanziate in asse di 40 m e con quattro corsie per senso di marcia. La sezione di scavo è di 170,04 e quella interna di 134,85 . Il tracciato attraversa per gran parte il granito di Seul, con intrusioni di gneiss precambriano e lenti di biotite. Il granito di Seul contiene molti xenoliti che si formarono quando l'intrusione ebbe luogo nel periodo Giurassico. Per assicurare uno scavo efficiente ed economico con esplosivi, la GS Engineering and Construction ha introdotto un genere voluminoso di esplosivi anziché le cartucce e un nuovo metodo per le volate, detto SAV-CUT. Gli esplosivi voluminosi sono prodotti dalla Dyno Nobel (la nuova Emulite 1000 è fornita dalla Koryo Nobel Explosives). Un altro fornitore degli esplosivi è Hanwa (Corea).Collegarsi a www.dynonobel.com e www.koryoexp.co.kr/english/eng_main.htm.
I quattro fronti della galleria sono scavati simultaneamente da entrambi i lati delle gallerie. Per la perforazione sono stati usati quattro jumbo a tre bracci, due XL3 C dell'Atlas Copco e due Axera T11 della Tamrock. Lo scavo della calotta è stato completato il 6 Luglio 2005 e lo scavo dei piedritti sta progredendo e sarà finito in Ottobre. Lo stato d'avanzamento ha raggiunto il 55%. Come sostegni sono stati installati ancoraggi lunghi 5 m, calcestruzzo fibro-rinforzato in strati dallo spessore di 5-20 cm e centine di tipo 5 e 6 durante lo scavo. Per lo smaltimento dello smarino sono utilizzati due caricatori (capienza 5 ) e autocarri a cassone ribaltabile (della Caterpillar).Consultare www.atlascopco.com, www.tamrock.sandvik.com e www.cat.com. La data d'apertura prevista è il 1 Giugno 2007. Il costo totale di costruzione della galleria è di circa 135 milioni di Dollari. Leggere E-News Weekly 51/2003 e 41/2003 . Consultare www.lgenc.co.kr 33-34/05.

Traforato il tunnel di Sapae nella Corea del Sud

Traforato il tunnel di Sapae nella Corea del Sud


Il quarto IUT ´05 a Sargans, Svizzera
La quarta edizione del congresso IUT '05, allestito nella galleria di prova di Hagerbach (VSH) nei pressi di Sargans (Svizzera orientale), si terrà il 14 e il 15 Settembre 2005. E' un evento imprescindibile nel calendario delle fiere sui tunnel. I visitatori potranno assistere ad un vasto programma in sotterraneo tra cui un seminario che coinvolge i principali esperti, una serata di gala e tre escursioni esclusive il 16 Settembre. Allo IUT '05 saranno presenti più di 100 aziende, molte delle quali avranno degli stand supplementari all'esterno. L'attrazione speciale di questa esposizione in sotterraneo saranno le macchine per gallerie, i metodi di costruzione e le novità tecniche presentate in situazioni reali. Le dimostrazioni saranno tenute all'interno del tunnel.
Il seminario che si terrà nel pomeriggio del 14 Settembre e nella mattina del 15 Settembre, che sarà tradotto in simultanea in tedesco e in inglese, è una caratteristica speciale di questa fiera sotterranea. I maggiori esperti relazioneranno sulle ultime acquisizioni tecniche e i progetti eccezionali nel tunnelling sotto il motto "Tunnelling moderno - sviluppi e tendenze". Dopo le relazioni ci sarà ampio spazio per la discussione fra il pubblico e i relatori. L'International Tunnelling Association (ITA) è una dei co-sponsor di questo seminario, che sarà presieduto dal prof. Alfred Haack.
La serata di gala del 14 Settembre offrirà l'opportunità di scambiare punti di vista tra colleghi e avrà luogo in una nuova larga sezione della rete di gallerie. Le tre escursioni nei cantieri delle gallerie in costruzione sono destinate a suscitare un enorme interesse. I partecipanti alla prima escursione visiteranno la sezione nord del tunnel di base del Gottardo ad Amsteg. La seconda escursione porterà invece i visitatori alla galleria di Uetliberg, sulla circonvallazione occidentale di Zurigo, mentre la terza escursione è dedicata alla sezione meridionale del tunnel di base del Gottardo a Faido. E' possibile trovare ulteriori informazioni per i visitatori e per gli espositori collegandosi a www.iut.ch oppure contattando Stephanie Schmuck, tel. +49 4035723220, fax +49 4035723290, e-mail schmuck@deltacom-hamburg.de 33-34/05.


Riaperto il Traforo del Frejus
Il traforo franco-italiano del Frejus, nelle Alpi, chiuso dal 4 Giugno scorso a causa di un incendio nel quale hanno trovato la morte due camionisti, è stato riaperto al traffico il 4 Agosto. Si tratta tuttavia di una riapertura parziale per ciò che concerne i mezzi pesanti. Come misura precauzionale sino al 23 Agosto, quando sarà attivato un sistema automatico di rilevamento incendi, i camion di peso superiore a 3,5 t potranno transitare solo a senso unico alternato (un'ora per ogni direzione di marcia).
I veicoli che trasportano merci pericolose non potranno entrare in galleria. Il gestore del traforo ha ribadito il limite di velocità di 70 km/h e la distanza obbligatoria di sicurezza pari a 150 m tra le automobili e maggiore tra i camion o gli autobus.
Prima della riapertura, sono stati effettuati diversi lavori di riparazione in seguito ai danni causati dall'incendio, per un valore di 10 milioni di Euro, comprese nuove dotazioni per la sicurezza tra cui due camion antincendio con due agenti per veicolo, che pattuglieranno permanentemente i 12,9 km del traforo per garantire un intervento immediato in caso d'incendi o d'incidenti.
La riapertura del Frejus è un segnale di ritorno alla normalità per il Monte Bianco, l'altro grande tunnel alpino tra la Francia e l'Italia, e per gli abitanti di quella zona che hanno protestato per il passaggio nel traforo di migliaia di camion in più dall'inizio di Giugno. Il 65% dei tir che utilizzava il traforo del Frejus prima dell'incendio, si è infatti riversato sul traforo del Monte Bianco. Cliccare qui. Abbonarsi a E-News Weekly 28/2005. Collegarsi a www.sitaf.it e www.tunneldufrejus.com 33-34/05.


Il capo della sicurezza del Monte Bianco condannato per l'incendio nel traforo
Il 27 luglio 2005 il tribunale di Bonneville, una città delle Alpi francesi, ha condannato 13 dei 16 imputati per l'incendio del Marzo 1999 nel traforo del Monte Bianco, in cui persero la vita 39 persone. La pena più pesante è stata assegnata a Gerard Roncoli, capo della sicurezza francese del tunnel, condannato a 6 mesi di reclusione più 24 mesi con la condizionale, ma la condanna è andata al di là della richiesta della procura, che aveva domandato tre anni di carcere con la condizionale e una multa di 12.000 Euro. Il tribunale ha comunicato che Roncoli, in data 4 Agosto, ha presentato ricorso contro la sentenza. A Remy Chardon, ex presidente di ATMB, concessionaria francese del traforo, sono stati dati due anni con la condizionale e una multa di 15.000 Euro. Il tribunale ha condannato a quattro mesi di carcere con la condizionale Gilbert Degrave, il camionista belga. Ad altre sei persone (4 francesi e 2 italiani) sono state annullate le condanne e le multe.
Le tre società ATMB (Autostrade e tunnel del Monte Bianco), la concessionaria italiana SITMB e la SGTMB, gestore francese del tunnel, sono state condannate a pagare multe rispettivamente pari a 100.000, 150.000 e 50.000 Euro. Nella sua sentenza il tribunale, ha lasciato cadere le accuse contro due persone e la Volvo Truck Corporation: l'incendio non è stato causato da errori di progettazione dei camion FH12. La sentenza è giunta dopo tre mesi di processo. Gli imputati sono stati interrogati sulla scarsità dei dispositivi di sicurezza, sulla mancanza di esercitazioni propedeutiche alla sicurezza prima dell'incendio e sulle disfunzioni nel sistema di ventilazione che è sembrato alimentare il fuoco piuttosto che estinguerlo. L'estensione e la gravità dell'incendio sono state causate da una serie di errori grossolani nella sicurezza e dalla negligenza procedurale, mentre le difficoltà di coordinamento, da parte delle autorità francesi ed italiane, nell'affrontare la situazione sono state considerante aggravanti della catastrofe e responsabili di molte vite. Il traforo di 11,6 km, aperto nel 1965, collega la Francia e l'Italia, ed è stato chiuso più di tre anni per la ricostruzione e l'installazione di migliori dispositivi di sicurezza. L'incendio, che ha richiesto 53 ore per essere domato, era scoppiato in un camion carico di margarina e farina. Abbonarsi a E-News Weekly 18/2005. Collegarsi a www.catastrophe-tunnel-montblanc.com 33-34/05.


Iniziano i lavori del Tunnel di Pertus sulla Linea ad Alta velocità Figueres-Perpignan
Magdalena Alvarez, ministro spagnolo delle Infrastrutture e Dominique Perben, ministro francese dei trasporti, hanno presenziato il 19 Luglio 2005 all'inizio della perforazione del tunnel di Pertus, l'opera più importante della linea ferroviaria ad alta velocità Figueres-Perpignan, tra la Spagna e la Francia.
Le opere di questa tratta consistono nella realizzazione di nuova linea ferroviaria ad alta velocità e a doppio binario, per un traffico misto di passeggeri e merci, di circa 44,4 km (19,8 km in Spagna e 24,6 km in Francia). La nuova linea consentirà una velocità di 350 km/h, che permetterà di abbreviare di oltre due ore il tempo di viaggio fra Barcellona e Tolosa. L'opera più importante di questa linea è il tunnel transfrontaliero di Pertus (a doppia canna), lungo circa 8,3 km, di cui 970 m in territorio spagnolo e i rimanenti 7,35 km in Francia. Le canne del Pertus saranno interconnesse da 41 gallerie di sicurezza interdistanziate di 200 m e completate da 4 gallerie tecniche, interdistanziate di 1.600 m. Inoltre avrà delle installazioni ausiliarie ai portali nord e sud con accessi diretti, ventilazione, ridondanza delle apparecchiature di controllo, individuazione ed estinzione degli incendi e sistemi di rilevazione degli elementi sconosciuti agli ingressi delle gallerie.
La galleria di Pertus sarà scavata da due TBM della Herrenknecht a doppio scudo e per roccia dura. La prima TBM a iniziare, battezzata 'Tramontana', opererà nel tunnel Est. Il diametro della fresa è di 9.900 mm (8.700 mm di diametro interno). La TBM di 1.500 t e lunga 140 m, ha una potenza totale installata di 8.900 kVA. La potenza totale installata dell'azionamento principale è di 4.900 kW (14 x 350 kW). La forza di spinta nominale massima è di 64.000 kN. La galleria seguirà un raggio in curva di 500 m, più o meno con una pendenza del 2%, e una copertura rocciosa tra 10 e 250 m. La TBM posizionerà gli anelli di rivestimento, composti da 6 conci lunghi 1,5 m più la chiave di volta. La seconda TBM Herrenknecht, che sarà battezzata con il nome di "Mistral" (un altro vento comune nella zona), comincerà a perforare l'altra canna del tunnel nelle prossime settimane.
La geologia è composta da graniti, granodioriti, gneiss, scisti, miloniti e dioriti. Lo smaltimento dello smarino avviene su nastro trasportatore, progettato, prodotto e installato dalla Marti Technik. Ci sarà un nastro di 8,6 km per tunnel, con 500 m di nastro di scorta.Un sistema esterno composto da nastri trasportatori bidirezionali, nastri sopraelevati e impilatori gestirà lo smarino all'esterno delle gallerie. I lavori richiedono sei nastri per una lunghezza totale di 17,7 km. La capacità è di 1.300 - 2.600 t all'ora e la potenza totale installata è di 3.500 kW. Collegarsi a www.herrenknecht.com e www.martitechnik.ch
Il costo complessivo previsto della linea AV è di 949,1 milioni di Euro, di cui 301 saranno destinati alla costruzione del tunnel di Pertus. La linea di Figueres-Perpignan può usufruire di 540 milioni di Euro di sovvenzioni pubbliche, compresi i sussidi dell'Unione Europea che, al momento, ammontano a 78 milioni Euro. I lavori sono stati aggiudicati alla TP Ferro, la concessionaria della tratta, insieme all'azienda spagnola ACS Dragados e alla francese Eiffage.
L'entrata in servizio è prevista per il 2009 e segnerà una svolta nella storia delle comunicazioni. Per la prima volta, due reti ferroviarie che finora sono state distinte, stanno per essere collegate direttamente, senza bisogno del trasbordo o della variazione di scartamento. Cliccare su es/21 e fr/16. 31-32/05

Iniziano i lavori del Tunnel di Pertus sulla Linea ad Alta velocità Figueres-Perpignan
Pasqual Maragall, Presidente del Generalitat della Catalogna, Magdalena Alvarez, Ministro spagnolo delle infrastrutture e Dominique Perben, Ministro francese dei Trasporti, con le mani unite di fronte alla TBM 'Tramontana' che sta per iniziare i lavori del tunnel Est di Pertus


La TBM Mitsubishi arriva a Seattle per il tunnel di Beacon Hill
Una TBM Mitsubishi è arrivata smontata l' 11 luglio sul lungomare di Seattle per essere assemblata nei prossimi due mesi. Dopo l'assemblaggio la TBM sarà guidata per una breve distanza su una lastra antisdrucciolevole fino al portale Ovest per cominciare a scavare i due tunnel da 1,6 km nella Beacon Hill a fine Ottobre 2005. La macchina è stata costruita a Kobe (Giappone) per Obayashi. La EPB TBM è lunga 10,2 m e il back-up quasi 100. Il peso è di 360 t (520 t con il back-up). La TBM ha una testa fresante dal diametro di 6.444 mm dotata di 104 taglianti e di 41 punte a sgorbia. La potenza totale installata dell'azionamento principale è di 800 kW, la forza di spinta è di 40.000 kN e la velocità di rotazione massima è di 2,5 giri/min. La coppia di torsione massima C/H è di 6.031 kNm. Le squadre caricheranno i segmenti di calcestruzzo prefabbricato sul back-up e li posizioneranno man mano che la TBM avanzerà nella collina. La geologia è principalmente composta da argille. Collegarsi a www.mhi.co.jp e www.obayashi.co.jp
La galleria sarà rivestita con anelli larghi 1,52 m, composti da 7 conci fabbricati dalle Technopref Industries di Montreal. I sistemi guida laser e di sollevamento dei conci sono forniti dalla Enzan. Per lo smaltimento dello smarino, saranno installati una coclea e un trasportatore da tunnel, con i necessari vagoni. Occorreranno sei mesi perché la macchina attraversi la Beacon Hill ed esca sul lato sud della South McClellan Street. A quel punto, la macchina sarà riportata sul lato occidentale della Beacon Hill per cominciare il secondo tunnel. La galleria dovrebbe essere completata per Gennaio 2007. Collegarsi a www.enzan-k.com
Gli altri lavori in sotterraneo comprendono il complesso della stazione di Beacon Hill che consiste in un pozzo principale dal diametro di 15,24 m per gli ascensori, una galleria collegata, un pozzo ausiliario dal diametro di 9 m per alloggiare le scale d'emergenza, una bocca di ventilazione e attraversamenti trasversali. Nel pozzo principale, le squadre stanno realizzando la volta a botte dell'entrata trasversale collegata. Attualmente i lavori nel pozzo ausiliario non sono ancora iniziati.
La galleria di Beacon Hill e il complesso della stazione fanno parte del progetto di metropolitana leggera del Sound Transit's Central Link. La linea di 22,5 km dovrebbe aprire a metà 2009, e collegherà il centro di Westlake con la South 154th Street a Tukwila. E' in corso la realizzazione di tutti i cinque lotti della linea iniziale: centro città, Sodo, Beacon Hill, Rainier Valley e Tukwila. Cliccare su us/42. Leggere E-News Weekly 30/2003 e 13/2003. Collegarsi a www.soundtransit.org 31-32/05.

La TBM Mitsubishi arriva a Seattle per il tunnel di Beacon Hill

La TBM Mitsubishi arriva a Seattle per il tunnel di Beacon Hill


Inaugurato il Test Tunnel di San Pedro de Anes nelle Asturie
E' evidente la crescente importanza delle gallerie nella progettazione e nella costruzione delle opere d'ingegneria civile di comunicazione per le strade, le ferrovie e il trasporto urbano. La tecnologia nella progettazione e nella realizzazione di gallerie ha raggiunto un alto livello negli ultimi anni, specialmente in relazione ai metodi di scavo, alle tecniche di sostegno, il che permette di ottimizzare i costi e i tempi di realizzazione. Tuttavia, tale livello di sicurezza non è stato raggiunto per tutto ciò che riguarda la ventilazione e gli incendi (rilevamento degli incidenti, segnaletica, evacuazione fumi, sistemi di emergenza, resistenza dei materiali etc.). D'altra parte, la mancanza in Spagna di un'installazione dove si potessero simulare situazioni di emergenza o sistemi di ventilazione e altri sistemi di controllo era un grave svantaggio. Questa preoccupazione ha indotto la Fundación Barredo, di cui fanno parte il Governo delle Asturie, l'Università di Oviedo e le giunte dei comuni di Siero e Mieres, a promuovere la costruzione del Centro Ricerche per gli incendi e la ventilazione nelle gallerie, a San Pedro de Anes. Il centro è stato inaugurato il 27 Giugno 2005 in occasione del Congresso Internazionale sui sistemi di sicurezza e le novità nei tunnel, che si tenuto a Gijón dal 29 Giugno al 1 Luglio 2005. E' la maggior infrastruttura di questo tipo in Europa e la sua realizzazione è costata 12 milioni di Euro.
Il Centro Ricerche per gli incendi e la ventilazione di San Pedro de Anes è composto principalmente da una galleria di prova destinata a simulazioni in scala reale d'incendi all'interno dei tunnel e da un impianto di prova per le ventole in condizioni di alta temperatura, inaugurata l'anno scorso (cliccare qui e leggere E-News Weekly 11/2003).
La galleria di prova è lunga 600 m, con un tracciato misto curvo e rettilineo, e una sezione di 66 m² . E' una galleria artificiale semi-interrata, situata a breve distanza dal tunnel ferroviario in disuso di San Pedro, meglio conosciuto come "del Conixu", costruito tra il 1847 e il 1849.La galleria ha tre uscite d'emergenza, interdistanziate di 150 m, due stazioni di ventilazione, 14 potenti ventilatori da 45 kW, un controsoffitto modulare, 88 valvole tagliafuoco di 1 x 1,5 m, una galleria di servizio e di evacuazione, un sistema acquisizione di dati e di controllo, un sistema di drenaggio che conduce i liquidi riversatisi sulla carreggiata in una vasca di decantazione e una rete antincendio con 11 idranti. Nella galleria è possibile testare diversi tipi di ventilazione: longitudinale, con 14 potenti ventilatori da 45 kW, reversibili al 100% ; semitrasversale, con il finto soffitto e 11 valvole tagliafuoco con una sezione di 12 m² (in questo caso, il test è realizzato utilizzando la stazione della bocca nord, dotata di 2 ventilatori assiali da 355 kW, reversibili al 100%); mista, consistente nella combinazione dei due tipi precedenti; Saccardo, con due ventilatori assiali uno dei quali immette aria longitudinalmente all'interno della galleria attraverso una feritoia, mentre l'altra estrae i fumi. Nella galleria è inoltre possibile testare sistemi di ventilazione, attrezzature e materiali, stabilire procedure di emergenza e formare professionalmente chiunque debba essere coinvolto nelle situazioni di emergenza in galleria, come vigili del fuoco, squadre di soccorso, trasportatori e personale sanitario. Altri possibili utilizzi si basano sui test dei sistemi di controllo, dei sensori, degli estintori, degli impianti di nebulizzazione o anche sulla verifica della pavimentazione, delle protezioni in calcestruzzo armato, degli elementi di successione delle attrezzature, della tenuta d'acqua dei condotti e della resistenza dei cavi, dei sostegni e delle luci .
La stazione di test dei ventilatori in caso di alte temperature possiede un circuito di ricircolo, un banco di prova tipo fornace, una camera di controllo e di automatizzazione dei processi e una zona di immagazzinamento. Nel circuito di ricircolo, si prova l'efficacia nell'estrazione dei fumi da parte dei ventilatori posizionati nei condotti . Un ventilatore ausiliario permette di mantenere un ottimo livello di lavoro. Nel banco di prova tipo fornace, si testano i ventilatori immersi in un'atmosfera ad alta temperatura. Tutte queste prove si monitorano e si controllano dalla sala di controllo. Due sottostazioni elettriche forniscono una potenza totale di 4.000 kVA. I test vengono svolti in conformità con le norme UNE-EN 12101-3.
Il 1 Luglio 2005, il Congresso Internazionale sui sistemi di sicurezza e delle innovazioni nei tunnel è culminato con una visita alla Galleria dei Test di San Pedro de Anes e con la simulazione di un incendio all'interno del tunnel, che i partecipanti al Congresso hanno potuto seguire attraverso alcuni schermi posizionati in un padiglione esterno. Il Congresso aveva lo scopo di individuare lo stato attuale della tecnologia. Le conferenze erano divise in vari temi: Legislazione e normativa, Simulazioni e test, Studi e strumenti complementari, Criteri tecnici innovativi e Soluzioni e Applicazioni tecniche. Collegarsi a www.asturtunel.com e www.fund-barredo.es 31-32/05.

Inaugurato il Test Tunnel di San Pedro de Anes nelle Asturie

Inaugurato il Test Tunnel di San Pedro de Anes nelle Asturie


Iniziano i lavori di scavo a Pajares con una TBM della Herrenknecht
Il Presidente del Governo Spagnolo, José Luis Rodríguez Zapatero, accompagnato dal Ministro dei Lavori Pubblici Magdalena Álvarez, ha presieduto il 13 Luglio 2005 all'inizio degli scavi delle gallerie di Pajares sulla linea ad Alta Velocità León-Asturias, con l'avvio della prima delle cinque TBM che realizzeranno quest'opera. La prima TBM ad iniziare i lavori appartiene alla Herrenknecht, ed è impiegata sul Lotto 1 nella località di La Pola de Gordón (Leon), dove sono situati i portali meridionali dei tunnel.
Le gallerie di Pajares sono composte da due canne parallele di 24,7 km l'una e costituiscono l'opera più significativa dell'omonima variante che, lunga 49,7 km, contempla oltre alla costruzione dei succitati tunnel, anche i tratti esterni (con ulteriori gallerie) verso La Robla e Pola de Lena. Per garantire il maggior livello di sicurezza, le gallerie disporranno di tunnel d'interconnessione ogni 400 m, che faciliteranno i lavori di manutenzione e l'evacuazione in caso di necessità. Contemporaneamente agli scavi dei tunnel principali, sarà realizzato un bypass ogni tre (quindi uno ogni 1.200 m). La perforazione dei tunnel di Pajares sarà eseguita da cinque TBM: due Herrenknecht, due Wirth-NFM Technologies e una Mitsubishi-Duro Felguera. Il progetto rappresenta una grande opera d'ingegneria, paragonabile ai tunnel recentemente traforati di Guadarrama. Le gallerie di Pajares saranno le seste più lunghe dell'Europa e le settime nel mondo. L'opera è stata divisa in quattro lotti.
Il lotto 1 Pola de Gordón-Folledo (provincia di León) comprende la realizzazione delle due canne (est e ovest) tra La Pola de Gordón, dove si trova l'entrata sud, e il distretto di Folledo. I lavori saranno eseguiti dalla ATI FCC-Necso. Per la realizzazione dei tunnel di questo lotto saranno impiegati due metodi di costruzione distinti: i primi 7,9 km da La Pola de Gordón saranno realizzati con le TBM (la Herrenknecht che ha iniziato i lavori e una Wirth-NFM Technologies che è praticamente già assemblata nell'attesa di realizzare i collaudi necessari), mentre i restanti 2,5 km si realizzeranno con i metodi convenzionali. La lunghezza della TBM Herrenknecht S-287, del tipo scudato semplice per roccia dura, è di 225 m compreso il backup. Pesa in totale 2.109 t (1.209 t la testa più lo scudo e 900 t il backup). Il diametro della testa fresante è di 9.900 mm. La potenza totale installata è di 8.000 kVA. La potenza totale installata dell'azionamento principale della fresa è di 4.900 kW (14 x 350 kW). La spinta nominale è di 115.000 kN e la spinta massima è di 180.000 kN. La macchina è dotata di 24 cilindri. La coppia nominale della fresa è di 19.960 kNm. Collegarsi a www.herrenknecht.com
In aggiunta alle due canne, si sta scavando una galleria d'accesso di 2 km dalla superficie, di cui si sono già realizzati 1.490 m con i metodi convenzionali. L'entrata di questa galleria è situata tra le località di Buiza e di Folledo. Nel punto d'incontro della galleria con le due canne si realizzerà una caverna per il disassemblaggio delle due TBM che giungeranno sino a questo punto dall'imbocco di La Pola de Gordón. I conci per questo lotto sono in produzione e sono già stati fabbricati 1.050 anelli (ognuno composto da 7 conci) che saranno immagazzinati nell'area di stoccaggio edificata a tale scopo davanti alla fabbrica.
Nel lotto 2 Folledo-Viadangos (provincia di León), il tratto centrale dell'opera, si costruiranno due tratti di 3,9 km l'uno e una galleria d'accesso ai tunnel principali di 5,5 km. I lavori di questo secondo lotto saranno eseguiti dalla ATI Dragados-Obras Subterráneas. Al momento sono stati scavati con i mezzi convenzionali i primi 15 metri dall'imbocco della galleria d'accesso e sono stati predisposti la piattaforma sulla quale si posizionerà la TBM per l'inizio degli scavi, così come il materiale rotabile e gli edifici corrispondenti al magazzino e all'officina. La galleria, che partirà dalla località di Buiza (vicina a Folledo) per incontrare le gallerie principali, sarà realizzata con la medesima TBM che in seguito effettuerà lo scavo delle canne principali. Una volta che la TBM avrà scavato la prima canna, sarà smontata per essere poi nuovamente assemblata e proseguire i lavori di scavo nella seconda canna. Le fasi di smontaggio/montaggio, anche in questo caso, si effettueranno all'interno di una caverna costruita nel punto d'incontro tra la galleria d'accesso e le canne principali. In questo secondo lotto, oltre alla caverna, si costruiranno una stazione d'emergenza lunga 400 metri e due gallerie di scambio per il traffico ferroviario che saranno posizionate tra le canne principali. La stazione d'emergenza serve per le riparazioni nel caso in cui un treno subisca un'avaria, etc., poiché qui si dispone di una serie di gallerie d'interconnessione tra le canne e con la galleria d'accesso, attraverso le quali, in caso di necessità, i passeggeri potranno essere facilmente evacuati all'esterno. Le gallerie di scambio permetteranno il passaggio dei convogli da una canna all'altra. Nel lotto 2 si sta montando la TBM Herrenknecht e si è conclusa la collocazione dei tre primi segmenti del backup. Alla fine del prossimo mese d'Agosto dovrebbe essere terminato l'assemblaggio della TBM e gli scavi potranno iniziare nella prima metà di Settembre. I conci per questo lotto sono realizzati a La Robla, e sono già stati preparati 50 anelli (ognuno composto da sette conci), stoccati in prossimità dell'impianto di produzione.
Il lotto 3 Viadangos-Telledo prevede l'esecuzione del tratto di tunnel compreso tra Viadangos (León), dove ci si allaccia al lotto 2, e Telledo (Asturie), dove sarà situato il portale nord. Questo lotto, lungo all'incirca 10,3 km, sarà realizzato dall'ATI composta da Ferrovial Agromán, Sacyr e Cavosa. Anche per lo scavo di questo tratto saranno utilizzati due metodi distinti. I primi 40 m dal portale con metodi convenzionali, e i rimanenti, fino al passaggio di comunicazione con il lotto 2, tramite TBM.
Nel lotto 3 è altresì compresa la preparazione, l'adeguamento e la gestione del Deposito Controllato dei Residui Inerti (DCRI) di La Cortina, che servirà per stoccare lo smarino ottenuto dagli scavi di questo tratto e del lotto 4. Attualmente si stanno effettuando i lavori preparatori della pista d'accesso per il posizionamento del nastro trasportatore (lungo 1.352 m), che porterà lo smarino direttamente dai tunnel al DCRI di La Cortina. Nel contempo sono in fase esecutiva i lavori di scavo e di sostegno della scarpata su cui saranno realizzati i portali dei tunnel. L'impianto di produzione dei conci e l'area di stoccaggio sono in fase realizzativa nei pressi di Sotiello. Si sta costruendo la TBM Wirth-NFM Technologies di questo lotto, che si metterà all'opera dopo l'estate e che sarà trasportata in sezioni dalla fabbrica situata a Le Creusot (Francia).
Infine, le opere del lotto 4 Viadangos-Telledo, anch'esso lungo 10,3 km, sono state aggiudicate all'ATI formata da Copcisa, Constructora Hispánica, Brues e Fernández Construcciones e Azvi. Questo lotto comprende la canna occidentale del tunnel tra le succitate località, e si snoderà parallelamente al lotto 3. Nel lotto sono altresì compresi i bypass di collegamento (interdistanziati di 400 m) tra le due canne. Attualmente in questo lotto si stanno svolgendo solo lavori preliminari, poiché gli scavi non potranno iniziare prima del completamento della piattaforma d'accesso ai portali, già citata nel lotto 3. Si stanno realizzando gli impianti per la produzione dei conci a Sotiello, accanto a quelli del lotto 3, le zone di stoccaggio, le officine e le altre installazioni ausiliarie. La produzioni dei conci inizierà alla fine d'Agosto. L'arrivo dei primi componenti della TBM Mitsubishi-Duro Felguera di questo lotto è prevista per l'ultimo trimestre dell'anno. Sarà poi trasportata dalla fabbrica della Duro Felguera, situata nelle Asturie, e una volta terminati l'assemblaggio e i collaudi potranno iniziare i lavori di perforazione, previsti per il primo trimestre 2006. I tunnel di Pajares sono le infrastrutture di maggior complessità tecnica della linea AV che collegherà la meseta con la zona galiziana-cantábrica. Inoltre, l'investimento di 1.400 milioni di Euro per la costruzione di queste gallerie, è uno dei maggiori mai stanziati in Spagna per la realizzazione d'infrastrutture ferroviarie. Grazie a quest'opera, si oltrepasserà tutto il massiccio montuoso del Passo di Pajares, una catena che separa la Galizia e le Asturie dalla Meseta, e si garantirà una connessione ad Alta Velocità tra Madrid e le capitali della Castilla y León, con le principali città della Galizia e del Principato delle Asturie. Una volta completata, nel secondo semestre del 2009, l'opera ridurrà di 34 km la distanza ferroviaria tra León e Gijón, con un guadagno di tempo del 40%. La variante di Pajares ridurrà infatti di un'ora e cinque minuti il tempo di viaggio tra le due città, che passerà dalle attuali due ore e mezza a un'ora e venticinque minuti. L'attraversamento delle gallerie avverrà in 15 minuti. Cliccare su es/55. 30/05.

Iniziano i lavori di scavo a Pajares con una TBM della Herrenknecht

Iniziano i lavori di scavo a Pajares con una TBM della Herrenknecht


La CMC utilizzerà due TBM della Lovat per un impianto idrico in Algeria
La Cooperativa Muratori e Cementisti (CMC) ha commissionato alla Lovat due TBM per roccia dura da 3,7 m di diametro, inclusi gli equipaggiamenti per scavare 11 km di gallerie del sistema idrico che collegherà la diga di Taksebt a Tizi Ouzou e ad Algeri, nell'Algeria settentrionale. La CMC è subappaltatrice per il tunnelling del general contractor SNC-Lavalin. All'interno di questo progetto, la prima TBM perforerà 2.377 m per il tunnel Tizi Ouzou e 2.600 m per quello di Naciria. La seconda TBM perforerà 1.208 m per il tunnel Draâ-Ben-Khedda, seguito da una perforazione di 4.768 m per il tunnel Thenia. La massima profondità del tunnel è 95 m, tutto sopra il livello di falda. Il tunnel incontrerà litotipi principalmente composti da marne dure, compatte, grigio nerastre con un tipico RQD del 75-90% e un UCS fino a 70 MPa. Collegarsi a www.lovat.com e www.cmcra.com
Le TBM saranno costruite con paratie limitatrici di pressione per l'isolamento sul fronte della testa fresante. La testa fresante ha un azionamento idraulico da 524 kW e agisce tra i 2,5 giri/min a 9,5 giri/min. Inoltre è incluso un sistema ausiliario di ventilazione e i PLC System della Lovat. Le TBM realizzeranno un rivestimento primario con conci espansibili di calcestruzzo di 15 cm di spessore. Ogni anello sarà composto da tre conci e un arco rovescio. Appena ogni anello lascia il backup, si espanderà idraulicamente fino al diametro di scavo dellaTBM. Il giunto di espansione risultante sarà mantenuto aperto da spessori inseriti manualmente. L'espansione degli anelli consente un notevole risparmio in termini di materiali come malte e prodotti affini. Il rivestimento secondario sarà costituito da un tubo in calcestruzzo, cementato sul posto. I conci saranno prodotti dalla CMC utilizzando cassaforme fornite dalla Same di Milano. Per lo smarino, la CMC progetterà dei propri vagoni , che saranno costruiti in Cina, e una gamma di locomotive GIA nuove di zecca. Collegarsi a www.gia.se
La prima TBM sarà fornita dall'impianto Lovat diToronto il 20 Settembre 2005, mentre la seconda seguirà il 28 Ottobre 2005. A quella data la Lovat avrà tre TBM per roccia dura in uso per progetti di acquedotti in Algeria, compresa una macchina di 4,2 m di diametro per il progetto dell'acquedotto di Beni Haroun. Cliccare dz/13. 30/05.


ACTEURS - un progetto per studiare come sia cruciale il comportamento umano durante gli incendi in galleria
L'incendio divampato il 4 Giugno nel Traforo del Frejus (12,9 km), nel quale sono rimasti uccisi due camionisti slovacchi, riconferma quanto sia decisivo il comportamento umano. Il tempestivo intervento dei soccorritori e dei vigili del fuoco ha permesso di salvare tutte le persone possibili e di estinguere il fuoco il più velocemente possibile. Il conducente serbo, il cui veicolo ha causato l'incendio, si è comportato correttamente e ha avuto una pronta reazione dal momento in cui ha parcheggiato il suo camion da 38 t sul lato destro della strada, è sceso dal veicolo e ha lanciato l'allarme premendo il pulsante d'emergenza e telefonando al centro di controllo. Tuttavia, la tragedia del Frejus sembra mostrare che anche quando il comportamento umano è adeguato, non è sufficiente da solo per evitare delle vittime. Quanto si è saputo relativamente a questo nuovo disastro in un tunnel alpino è ricco di lezioni sul punto di vista del fattore umano. La sicurezza nei tunnel dipende da aspetti fisici e tecnici così come dalle decisioni operative. Inoltre, l'ottimizzazione della sicurezza richiede di considerare anche i fattori umani relativi ai conducenti e ai loro veicoli. ACTEURS, un acronimo francese che significa "Migliorare il legame tunnel-operatori-utenti per accrescere la sicurezza" , è un progetto che si pone come obiettivo di ottenere una conoscenza più approfondita dei comportamenti degli utenti nelle situazioni di normalità e di crisi, al fine di ricavare criteri progettuali e gestionali che aderiscano maggiormente all'attuale comportamento degli utenti. Il progetto ACTEURS è guidato da ATMB (l'operatore Francese della galleria del Monte Bianco) e da Dedale, una società con sede a Parigi specializzata nelle scienze cognitive, nella ricerca applicata e nello sviluppo degli strumenti di risk management. E' organizzato in due fasi. La prima fase, terminata nell'Agosto 2004, è stata dedicata alla ricerca e alla raccolta dei dati sul comportamento degli utenti sia nella situazioni normali sia di emergenza. La seconda fase, partendo dai risultati delle indagini della prima fase, individua provvedimenti operativi.
La prima fase ha coinvolto tre concessionarie autostradali e di tunnel, che gestiscono 11 gallerie alpine (ATMB, la società AREA -autostrada Rodano-Alpi- e SFTRF, l'operatore francese del traforo stradale del Frejus). La seconda fase è iniziata a Febbraio 2005 con l'aggiunta di nuovi partner (le concessionarie autostradali francesi APRR ed ESCOTA), e dovrebbe terminare nel Luglio 2006.
La prima fase ha compreso tre studi specifici. Il primo è consistito nel tracciare una panoramica di quanto conoscano i gestori e i progettisti di tunnel sui comportamenti e sulle conoscenze degli utenti delle gallerie.
Questo è stato reso possibile grazie ad un'analisi della letteratura sull'argomento e a interviste ai gestori e ai progettisti dei trafori. I risultati hanno principalmente mostrato che la gestione della sicurezza nelle gallerie è basata su numerose aspettative, non necessariamente realistiche, riguardo ai comportamenti degli utenti. La maggior parte dei guidatori non segue le istruzioni di sicurezza. Per comprendere meglio i comportamenti degli utenti potrebbe aiutare immaginare strategie complementari, più orientate verso il ruolo attivo che gli utenti potrebbero avere nella sicurezza del tunnel.
Il secondo studio è stato finalizzato a comprendere meglio le difficoltà attuali degli utenti quando guidano in galleria in situazioni normali. I risultati suggeriscono una totale ignoranza o una conoscenza superficiale degli equipaggiamenti e dell'operatività dei tunnel, delle specifiche regole di guida e dei comportamenti adeguati. Questo studio ha mostrato che l'utente ha delle difficoltà a recepire la maggior parte delle informazioni date prima e all'interno della galleria. Non adegua immediatamente il proprio stile di guida alle caratteristiche del tunnel. Come prima cosa, cerca di raggiungere la massima velocità consentita. Quindi cerca di regolare la distanza di sicurezza rispetto al veicolo che lo precede, non comprendendo le specifiche indicazioni fornitegli per aiutarlo a misurare tale distanza. Qualunque sia il tunnel, è solo dal secondo terzo del tunnel che gli utenti prestano attenzione alle infrastrutture della galleria, a cominciare dagli indicatori stradali, le uscite di sicurezza, gli estintori e gli altri dispositivi di sicurezza.
Il terzo studio è stato finalizzato a comprendere meglio gli attuali comportamenti degli utenti in galleria in situazioni di emergenza.
La seconda fase, in corso, intende individuare le regole e i criteri di progettazione e/o gestione delle gallerie in base ai risultati della prima fase. Suggerisce diverse soluzioni gestionali per la comunicazione con gli utenti attraverso un'attenta analisi dei dati di comportamento. L'intento è di traslare le raccomandazioni sulla sicurezza della prima fase, per un pratico e realistico miglioramento, proponendo soluzioni gestionali e applicabili per ogni galleria. Collegarsi a www.atmb.net/atmb_tunnel.php?id_rubrique=110&lang=en e www.asecap.com/presentations-vienna-2005/presentations/28_2A_7a_E.pdf (Inglese) oppure www.atmb.net/atmb_tunnel.php?id_rubrique=110&lang=fr, www.asecap.com/presentations-vienna-2005/presentations/29_2A_7b_F.pdf e www.predit.prd.fr/predit3/synthesePublication.fo?inCde=19646 (Francese) oppure www.atmb.net/atmb_tunnel.php?id_rubrique=110&lang=it (Italiano). Inoltre frederic.ricard@atmb.net or anoizet@dedale.net

I resti del camion che ha causato l'incendio nel tunnel del Frejus
I resti del camion che ha causato l'incendio nel tunnel del Frejus.


Apertura del più lungo tunnel stradale croato sull'autostrada Zagabria-Spalato
Con l'inaugurazione ufficiale alla presenza del Primo Ministro Ivo Sanader, del tratto Pirovac-Vrpolje (33 km), lo scorso 26 Giugno è stata completata l'intera autostrada A1 Zagabria-Spalato, lunga 375,5 km, che collega il Nord con il Sud della Croazia. La prima canna della galleria autostradale Mala Kapela, la più lunga della Croazia, era stata aperta al traffico due giorni prima sulla tratta Bosiljevo - Sveti Rok. La canna orientale non è equipaggiata e per il momento sarà utilizzata come galleria di emergenza e di fuga. Sarà aperta quando l'aumento dei volumi di traffico lo renderà necessario.
Il tunnel (5.760 m) collega le sezioni Josipdol - Mala Kapela e Mala Kapela - Zuta Lokva, che erano già in esercizio. L'intero progetto costa 17 miliardi di Kune, tasse escluse. L'intera infrastruttura ha 26 ponti, 50 viadotti e 14 gallerie, tra le quali spiccano la Sveti Rok (5.670 m) e la Plasina (2.300 m). Leggere E-News Weekly
51/2002. Per vedere il video degli ultimi preparativi prima dell'apertura, cliccare qui. Collegarsi a www.hac.hr 29/05.

Apertura del più lungo tunnel stradale croato sull'autostrada Zagabria-Spalato


Il primo carro di perforazione Atlas Copco WL4C30 al lavoro in Finlandia
La linea ferroviaria merci del porto di Vuosaari, a Helsinki, è una nuova tratta a singolo binario lunga 19 km che consentirà il passaggio di dieci treni al giorno per direzione. Comprende due gallerie: Labbacka (600 m) costruita da Skanska Tekra e Savio (15.540 m). Quest'ultima è stata divisa in cinque lotti (da TU 2 a TU 6) aggiudicati nel Dicembre 2004 a tre aziende finlandesi. YIT sta scavando a Långmobergen (lotto TU 2) e a Jokivarsi (TU 5). Lemcon Infra ha iniziato gli scavi a Kaskela (lotto TU 3) e a Savio (TU 6). Kalliorakennus è già operativa a Kuninkaanmäki (lotto TU 4).
Il tunnel ferroviario di Savio ha una sezione di 65 m2, è largo 7,5 m e alto 9 m. I lotti TU 2, TU 3, TU 4 e TU 5 comprendono anche quattro tunnel di accesso e di servizio (Långmobergen, Kaskela, Kuninkaanmäki e Jokivarsi) la cui lunghezza varia tra i 200 e i 400 m. Lungo il tracciato ci sono inoltre quattro pozzi verticali (Hakunila, Kuninkaanmäki, Myras e Leppäkorpi). La geologia è caratterizzata dai tipici graniti duri e gneiss finlandesi. Alcune zone deboli sono presenti nei lotti TU 2 e TU 5. Nel contratto TU 4b, 1,3 km è facoltativo e comprende la complessa zona debole di Myras.
YIT sta eseguendo i lotti TU 2 e TU 5, rispettivamente a 25 e 35 m di profondità dai tunnel di accesso di Långmobergen e Jokivarsi, scavati a metà del tracciato di ogni lotto per consentire l'avanzamento su due fronti. Il lottoTU 2 comprende 2.152 m del tunnel principale e il pozzo di Hakunila. Il lotto TU 5 include 3.572 m di galleria e i pozzi di Myras e Leppäkorpi. YIT sta impiegando una perforatrice a quattro bracci Atlas Copco WL4C30 , che sta ottenendo buoni risultati, nel lotto TU 5 e una perforatrice Atlas Copco XL3 C a tre bracci nel lotto TU 2. Sul fronte, la WL4C30 equipaggiata con martelli super-veloci COP 3038 può perforare i 65 m2 di sezione della galleria (125 fori) a una velocità superiore del 40% rispetto alla perforatrice XL3C munita di martelli COP 1838HF. La WL4C30 è la più recente e potente perforatrice per tunnelling della gamma Atlas Copco. Il jumbo, completamente automatizzato, ha permesso un salto in avanti in termini di produttività e di contenimento dei costi, avendo quasi raddoppiato la capacità di perforazione rispetto alla WL3 C equipaggiata con i martelli COP 1838ME. Nonostante l'incremento di velocità, il livello di usura delle punte in acciaio è praticamente identico, garantendo una lunga durata ai perforatori e bassi costi di produzione. La perforatrice WL4C30 è semplice da gestire poiché un unico tecnico può supervisionare contemporaneamente i quattro bracci. Collegarsi a www.atlascopco.com e www.boomer-rig.com
In questa tipologia di granito è generalmente possibile realizzare in un secondo tempo le opere di sostegno della roccia (ancoraggi e shotcreting). Nelle zone deboli i sostegni devono comunque essere approntati prima del successivo avanzamento. Il sostegno è di norma effettuato tramite ancoraggi (diametro 25 mm, lunghezza tra i 3 e i 5 m) con iniezioni cementizie. Qualora fosse necessario l'ancoraggio come sostegno primario propedeutico all'avanzamento, si utilizzano bulloni CT (lunghezza 3-5 m) della Orsta Staalindustri. Lo spessore del cemento a spruzzo fibro-rinforzato in genere oscilla tra i 50 e i 100 mm. YIT utilizza una Cat 980 F per liberare il fronte nel lotto TU 2 e una Cat 980G nel lotto TU 5. I caricatori sono equipaggiati con benne a ribaltamento laterale. Per trasportare lo smarino si utilizzano normali bilici a 4 o 5 assi. La caduta dell'ultimo diaframma è attesa per l'estate o l'autunno 2006, in funzione della qualità di roccia incontrata. Lo stato d'avanzamento attuale è di 700 m per il lotto TU 2 e di 600 m per il TU 5. Collegarsi a www.yit.fi, www.ct-bolt.com e www.cat.com

Il lotto TU 4, realizzato da Kalliorakennus, è scavato ad una profondità di 60 m dal tunnel di accesso Kuninkaanmäki (20x20x10 m) e comprende una sezione di galleria lunga 2.080 m (TU 4a e gli 1,3 km opzionali di TU 4b). Kalliorakennus utilizza un'Axera T11 e una T316 Super Para, entrambi jumbo a tre bracci della Tamrock. La maggior parte dell'esplosivo è fornito da Forcit. Le tipologie di esplosivo sono: Kemix A, Aniitti e pipecharges. Sinora sono stati scavati circa 450 m con volate di 4 o 5 m (3 m nelle rocce scadenti). Il granito, solido e con alcune fratture, ha raramente richiesto il ricorso ad ancoraggi CT, e sono state necessarie centine in acciaio e casseforme in calcestruzzo nella sola zona debole di Myras (lotto opzionale TU 4), dove la lunghezza della struttura in calcestruzzo sarà di circa 200 m. Per liberare il fronte, si utilizzano un caricatore Cat 980G e diversi autocarri a cassone ribaltabile (Volvo, MB e Scania). Collegarsi a www.kalliorakennus.com, www.tamrock.com e www.forcit.fi
I lavori per il lotto TU 3 sono stati avviati da due fronti a una profondità di 60 m dal tunnel di accesso Kaskela (325 m) dalla Lemcon Infra, appartenente al Lemminkainen Group. Il Lotto comprende 4.111 m di tunnel principale e il pozzo di ventilazione Kuninkaanmäki (4,3 m x 6,9 m x 65 m di profondità). Il fondo del pozzo è situato a 12 m sotto il livello del mare. La sezione di scavo del tunnel nel lotto TU 3 è di 58 m2. Il lotto TU 6 comprende 1.625 m di galleria principale, e si lavora dal solo fronte del portale settentrionale, a Savio: i primi 370 m hanno una sezione trasversale di 70 m2 mentre la parte rimanente di tunnel ha una sezione di 60 m2. Questo tunnel è realizzato utilizzando 'Irene', un Jumbo Axera T11 Data della Tamrock a tre bracci, mentre il tratto di galleria del lotto TU 3 è scavato con il metodo drill & blast utilizzando 'Marja', un Jumbo Axera T12 Data 415 della Tamrock, dotato di quattro bracci e 'Riitta', una Maximatic 205-121 della Tamrock, a due bracci. Forcit è il fornitore di esplosivi. Ogni esplosione richiede diversi tipi di esplosivo: la dinamite Fordyn è utilizzata come carica base; F-pipecharges sono utilizzate per esplosioni al contorno quando la superficie rocciosa deve essere regolata il più possibile; l'anolite è utilizzata come carica di colonna; Kemix A è un'emulsione esplosiva, che viene impiegata per le cariche di base e di colonna; e la Nobel Prime utilizzata come carica iniziale per l'accensione del Kemix.
Ci sono due fronti al TU 3. Ad oggi, sono stati scavati 120 m sul fronte verso nord e 100 m sul fronte verso sud. L'avanzamento al TU 6 è di circa 315 m. La geologia della zona rende il progetto molto impegnativo. La roccia è tenera e fessurata in diversi punti, e richiede impreviste iniezioni preliminari di cemento, ancoraggi e shotcreting. Il tunnel è rinforzato da bulloni di acciaio galvanizzato di diversi diametri e lunghezze. Si prevede una bullonatura sistematica della galleria. Quando è necessaria la bullonatura per motivi di sicurezza, si utilizzano bulloni CT lunghi 3 m. I primi strati di gunite saranno fibrorinforzati mentre lo strato di rivestimento sarà senza fibre. Il subappaltatore per lo smarino sta utilizzando due caricatori gommati Cat (980G e 980C). Il materiale di scavo è trasportato al porto di Vuosaari da bilici a 5 assi (Volvo, Sisu e Scania). Il lotto TU 3 comprende inoltre una caverna (larga 16 m, lunga 24 m e alta 5 m) al termine del tunnel di accesso, per il pompaggio della acque di drenaggio. Il termine di entrambi i lotti è previsto per la 41° settimana del 2006. Collegarsi a www.lemcon.fi

La realizzazione del tunnel ferroviario di Savio comporta lo scavo di circa un milione di metri cubi di roccia, che saranno trasportati a Vuosaari e utilizzati per costruire strutture portuali. L'impatto ambientale della galleria è attentamente monitorato; prima dell'inizio degli scavi sono stati effettuati degli studi e trovate delle soluzioni strutturali affinché il progetto non recasse danni agli edifici, alle sorgenti e alla natura. Durante l'intera durata del progetto, le zone residenziali e i livelli delle sorgenti d'acqua saranno monitorati e saranno misurati il rumore e le vibrazioni come necessario. Il costo totale ammonta a 100 milioni di Euro (65 milioni di Euro per lo scavo, 25 milioni di Euro per le sovrastrutture e 10 milioni di Euro per i sistemi operativi). Cliccare su fi/18. Collegarsi a www.vuosaarensatama.fi/en/index.html 27/05.

La perforatrice a quattro bracci Atlas Copco WL4C30 nel tunnel ferroviario di Savio, vicino a Helsinki.
La perforatrice a quattro bracci Atlas Copco WL4C30 nel tunnel ferroviario di Savio, vicino a Helsinki.

La Axera T11 (jumbo a tre bracci della Sandvik Tamrock) al lavoro nel lotto TU 4 del tunnel ferroviario di Savio.
La Axera T11 (jumbo a tre bracci della Sandvik Tamrock) al lavoro nel lotto TU 4 del tunnel ferroviario di Savio.

Irene, la Axera T11 Tamrock della Lemcon durante le perforazioni del lotto TU3.
‘Irene’, la Axera T11 Tamrock della Lemcon durante le perforazioni del lotto TU3.


Abbattimento dell' Ultimo Diaframma della Galleria Pianoro sull'AV Bologna-Firenze
Il giorno 15 Giugno 2005, alla progressiva chilometrica 7+372, ad una distanza di 2.266 m dall'imbocco nord, è stato abbattuto l'ultimo diaframma roccioso della galleria Pianoro. Lunga complessivamente 10.710 m, essa costituisce l'imbocco emiliano della nuova linea AV appenninica fra Bologna e Firenze, commissionato da RFI-TAV al consorzio CAVET (Consorzio Alta Velocità Emilia-Toscana) con FIAT come General Contractor, per diminuire i tempi di percorrenza e incrementare il volume di passeggeri e merci trasportati su rotaia lungo la direttrice nord-sud. Le altre imprese del consorzio sono CRPL (Consorzio Ravennate di Produzione e Lavoro), Maire Engineering, Impregilo e CMC. Il consorzio CAVET ha subappaltato i lavori della galleria Pianoro all'ATI SECO-DGC-CO.E.STRA per 25 milioni di Euro. Si tratta di una galleria ferroviaria a doppio binario, la cui sezione di scavo complessiva è pari a circa 150 m2. Collegarsi a www.impregilo.it.
Il progetto della galleria, come per tutte le opere in sotterraneo dell'Alta Velocità/Capacità ferroviaria nella tratta Bologna-Firenze, si è basato sull'Analisi delle DEformazioni COntrollate nelle Rocce e nei Suoli (A.DE.CO RS) ed è stato affidato alla Rocksoil S.p.A. di Milano. Collegarsi a www.rocksoil.com.
Strettamente collegate alla galleria Pianoro sono state realizzate, o sono in corso di realizzazione, nell'ambito dei lavori per la nuova tratta AV/AC Bologna-Firenze, altre importanti e impegnative opere in sotterraneo. La galleria Pianoro è stata scavata, oltre che dai portali nord e sud, anche da ulteriori quattro fronti situati nelle due finestre di accesso intermedie. Queste ultime, caratterizzate da una sezione di scavo pari a circa 80 m2 e lunghe rispettivamente 207 e 297 m, saranno completamente rivestite e utilizzate come accessi di servizio e vie di fuga in caso di emergenza durante la fase di esercizio ferroviario. Inoltre, sui lati destro e sinistro, con tracciati all'incirca paralleli, si sviluppano le due gallerie di interconnessione. Si tratta di tunnel a singolo binario con sezione di scavo pari a circa 90 m2 che, una volta terminati, avranno una lunghezza rispettivamente di 4.505 m (interconnessione binario dispari) e 4.585 m (interconnessione binario pari). Lo scavo di ciascuna galleria di interconnessione procede attualmente su tre fronti.
Per la corretta ventilazione dei fronti di scavo in avanzamento dagli accessi intermedi si è resa necessaria la costruzione di un pozzo di ventilazione provvisorio (diametro di 4,09 m, lunghezza di 37,05 m) collegato alla galleria Pianoro e realizzato mediante raise borer. Infine, per il ricongiungimento delle gallerie di interconnessione alla galleria Pianoro sono stati progettati e sono attualmente in corso di realizzazione, due cameroni, con sezione di scavo allargata rispetto a quella del tunnel principale.
Lo scavo della galleria di Pianoro è avvenuto da sei fronti che, per circa 15 mesi, sono stati contemporaneamente attivi. Dal punto di vista geologico, la galleria Pianoro attraversa formazioni appartenenti alle successioni epiligure, emiliana e ligure. In particolare, dall'imbocco nord vengono attraversate nell'ordine: le marne in facies di Schlier, costituite da marne e marne siltose grigio avana; il Complesso Caotico, costituito da argilliti a struttura scagliosa con frequenti blocchi calcarei e arenacei e lenti di brecce in matrice argillosa; il Pliocene intrappenninico inferiore, costituito da marne siltose e limi sabbiosi con struttura omogenea, massiva, localmente stratificati o laminati, a grado di cementazione variabile; e il Pliocene intrappenninico superiore, costituito da limi con sabbie debolmente cementate e sabbie debolmente cementate alternate a livelli arenacei, con assetto strutturale stratificato ma non sempre distinguibile.
Su tutti i 6 fronti è stata applicata la medesima metodologia di avanzamento: preconsolidamento del fronte mediante inserimento di elementi strutturali in vetroresina cementati; scavo mediante escavatore dotato di martello demolitore idraulico; smarino mediante pala gommata o escavatore con benna e dumper; rivestimento di prima fase, costituito da centine metalliche e spritz beton armato con rete elettrosaldata.
Date le caratteristiche generalmente mediocri dei materiali attraversati, nella maggioranza dei casi si è dovuto procedere al preconsolidamento del fronte di scavo. A tale fine sono stati utilizzati elementi strutturali in vetroresina a tre piatti 40 x 6 mm caratterizzati da una resistenza a trazione complessiva di circa 70 x 103 kg. Per la posa in opera di tali elementi è stata utilizzata una perforatrice a due bracci Soilmec modello SM605 DT, attrezzata per fori di diametro 102 mm e lunghezza 24 m. Una volta inseriti nei fori, i VTR sono stati cementati mediante l'iniezione di una malta appositamente qualificata attraverso il tubo di iniezione in PVC. Collegarsi a www.soilmec.it
Per lo scavo sono stati utilizzati due escavatori cingolati di produzione FIAT-Hitachi, modello FH450, di cui uno operativo e l'altro in stand-by in caso di guasti sul primo. Ciascun escavatore era dotato di martello demolitore di produzione Rammit, modello Rammer G100 City. Solo per il sottoattraversamento di un'area densamente abitata e in presenza di ridotte coperture, è stata adottata una fresa ad attacco puntuale di produzione Wirth, modello Paurat T3.20. L'utilizzo di questo mezzo, dettato dall'esigenza di ridurre al minimo il disturbo agli abitanti limitando le vibrazioni e i rumori indotti, ha comportato, date le sue dimensioni, insufficienti a coprire con la testa fresante l'intera sezione di scavo, l'avanzamento con sezione parzializzata: allo scavo di calotta seguiva lo scavo dello strozzo. Collegarsi a www.fiatkobelco.com, www.rammit.com e www.wirth-europe.de/roadheaders/paurat.htm
Per il trasporto del materiale di scavo sono stati utilizzati mediamente quattro dumper fra quelli disponibili in cantiere (otto dumper di fabbricazione Astra, modelli HD6, HD7, RD25A), caricati tramite una pala gommata di produzione FIAT-Hitachi modello FR220. Le operazioni di smarino sono state effettuate contemporaneamente a quelle di scavo solo in particolari condizioni, in quanto la relativa vicinanza del rivestimento definitivo di arco rovescio e murette ha impedito l'affiancamento della pala caricatrice all'escavatore. Per lo smarino dell'arco rovescio è stato utilizzato un escavatore cingolato di produzione FIAT-Hitachi modello EX255 ELT.3, dotato di benna. Collegarsi a www.astraspa.it
Il prerivestimento, o rivestimento di prima fase, del cavo è stato realizzato con centine metalliche di profilo e interasse variabili, da 2IPN180 con interasse 1,4 m, nei casi di materiali con caratteristiche geomeccaniche buone, fino a centine HEB240 con interasse 0,80 m nei casi di materiali con caratteristiche scadenti. La continuità del prerivestimento fra una centina e l'altra è stata ottenuta vincolando l'un l'altro i profili metallici con catene di unione di 24 mm e riempiendo l'interasse scoperto con uno strato di spritz beton armato con rete elettrosaldata. Per la posa in opera delle centine metalliche è stato utilizzato un posacentine di produzione Cavattoni, modello CAV3A, mentre per la posa in opera dello spritz beton è stata utilizzata una pompa autocarrata di produzione CIFA modello PAS 307 D/E6. Collegarsi a www.cifa.com
I lavori della galleria di Pianoro sono iniziati nel Luglio 1998. L'impiego di uno staff tecnico caratterizzato da un alto grado di competenza professionale e l'applicazione di consolidamenti continui del fronte di scavo ha permesso di mantenere un ritmo di avanzamento medio pari a circa 1,5 m di galleria finita al giorno, con punte superiori ai 2 m. Il materiale scavato ammonta a 1.600.000 m³. Sono stato impiegati 280.000 m³ di spritz beton, 23.560.000 kg di centine metalliche, 485.000 m³ di calcestruzzo e 3.650.000 kg di acciaio per calcestruzzo.
La nuova linea AV Bologna-Firenze ha uno sviluppo complessivo di 78,5 km, di cui 73,2 km (93.4%) in galleria (esclusi i nodi ferroviari di Bologna e Firenze). Il rimanente 6,60 % si articola su ponti e viadotti (1.110 m) o in rilevato (4.056 m). All'inizio di Giugno 2005, l'avanzamento complessivo dei lavori ha raggiunto circa l' 80%, pari a 2.805 milioni di Euro. Lo scavo delle gallerie di linea è al 98% corrispondente a circa 69 km di scavo. La realizzazione presenta notevoli difficoltà per l'attraversamento di litotipi geologicamente complessi e per le caratteristiche morfologiche del territorio appenninico. Nei ventidue cantieri aperti lavorano circa 1.830 persone. I lavori, affidati a CAVET, sono iniziati nel Giugno 1996. Da Nord a Sud, le gallerie della linea sono nove: Pianoro (10.841 m), Sadurano (3.855 m), Monte Bibele (9.243 m), Raticosa (10.450 m), ove la linea raggiunge la massima quota di 413 m sul livello del mare, Scheggianico (3.558 m), Firenzuola (15.285 m), traforata nel Dicembre scorso (consultare E-News Weekly 8/2005), Borgo Rinzelli (717 m), Morticine (654 m) e Vaglia (che con i suoi 18,6 km sarà la più lunga interamente in territorio italiano). Una volta completati i lavori, si potrà viaggiare in treno da Roma a Milano in meno di 3 ore.
A Bologna, il tratto di penetrazione urbana della nuova linea misura 17,8 km, di cui oltre la metà in galleria. Il progetto prevede la realizzazione di una nuova stazione sotterranea nell'area della stazione centrale. All'interno del nodo sono previste due interconnessioni: una con la linea Padova-Venezia e una con la linea per Verona. Sono in corso i lavori per la galleria sotterranea da San Ruffillo alla stazione centrale, per la galleria dalla stazione centrale al deposito locomotive, per le sottostazioni elettriche di Beverara e di San Ruffillo e per la stazione AV in sotterraneo. A Firenze, il tratto urbano della nuova linea si sviluppa per 9 km (di cui 7 km in sotterraneo) fino alla stazione di Campo di Marte e sarà accessibile dalla nuova stazione, anch'essa sotterranea, che sorgerà in zona Belfiore. Cliccare it/22. Collegarsi a www.tav.it 27/05.


Zitron attiva un nuovo banco di prova per le ventole
Il banco di prova della Zitron è il più grande nel mondo di questo tipo. E' stato realizzato in base alla normativa AMCA 210-99 (Association for Air Movement and Conditioning) ed è in grado di riprodurre qualsiasi situazione di una vera galleria per testare tutti i tipi di ventilatori assiali. E' una struttura in calcestruzzo lunga 98 m con una parete spessa 600 mm e un volume complessivo di 5.145 m3. Il banco di prova consente di testare ventilatori assiali fino a 4 m di larghezza e 1.600 kW di potenza. L'azionamento e lo spegnimento del banco di prova avviene tramite bracci idraulici telecomandati che attivano una saracinesca di 8 m x 4 m. Trenta ugelli dal diametro di 400 mm misurano il flusso, con 16 rilevamenti su ogni lato della pressione statica per misurare la pressione differenziale. Sette strati di stabilizzazione del flusso con maglie differenti permettono di raggiungere un flusso stabile. Sono anche presenti sette camere di taratura con fori di ventilazione di circa 52,5 m2: una di queste è munita con nove regolatori della pressione totale distribuiti uniformemente all'imbocco della ventola. Il ventilatore ausiliario posizionato all'altro estremo della galleria, proprio davanti ai silenziatori, ha un diametro di 2.400 mm, una potenza di 250 kW, ed è reversibile al 100%. Questa stanza è dotata di un accesso per l'inserimento del ventilatore e per la manutenzione. Pannelli fonoassorbenti su entrambi i lati del tunnel, permettono di mantenere il rumore a 55 decibel.
All'interno di questo tunnel di prova possono essere effettuati test su tutte le tipologie di ventilatori assiali. Il test permette un'analisi completa di flusso, pressione, potenza, corrente e voltaggio assorbito dal motore; vibrazioni sotto un carico reale; area di stallo; rendimento in qualsiasi fase operativa; varie temperature; misura della rumorosità della ventola durante il funzionamento in ottemperanza alla normativa ISO 13347.
I test possono essere supervisionati dai clienti sul posto o in tempo reale attraverso delle videocamere posizionate nel tunnel, che trasmettono i risultati via internet.
Dall'altro capo del tunnel, equipaggiamenti supplementari rendono possibile realizzare test con capacità molto superiori a quelli raggiunti finora in altri banchi di prova. Il variatore della ventola di prova ha una potenza di 1.600 kW e 690 V (50-60 Hz), con filtri sinusoidali e filtri du/dt. Il variatore della ventola supplementare ha una potenza di 250 kW che può essere fornita o assorbita, con un voltaggio di uscita compreso tra i 380 V e i 690 V e filtro du/dt. Entrambi i trasformatori hanno una potenza di 1.600 kVA, una tensione in uscita compresa tra i 1.000 V e i 6.600 V e una frequenza operativa tra i 5 Hz e i 60 Hz. La sala è dotata di strumenti di misurazione con trasmettitori di pressione totale e differenziale, sensori di vibrazione e di temperatura e rilevatori di stallo. Nella sala controllo, la prova è eseguita in modo completamente automatizzato, dall'inizio alla fine. Tutte queste attrezzature consentono una precisione di misurazione pari al 99%. Collegarsi a www.zitron.com. 26/05.


Una TBM a doppia fresa della Robbins trafora una galleria mineraria in Italia
Una TBM della Robbins, a doppia fresa e lunga 150 m, il 31 Maggio 2005 ha abbattuto l'ultimo diaframma di roccia del tunnel che unisce le cave di materie prime con il cementificio Nuova Calusco di Italcementi a Calusco d'Adda, in provincia di Bergamo. La galleria fa parte degli interventi di modernizzazione del cementificio di Calusco (150 Milioni di Euro), iniziati ad Aprile 2001 e relativi alla rilocalizzazione delle strutture e alla sostituzione di quattro vecchi forni con uno nuovo.
L'utilizzo delle più moderne tecnologie, nella costruzione della Nuova Calusco, ha permesso a Italcementi di abbassare le emissioni tra il 50% e il 90% rispetto agli standard.
Il tunnel collega la cava di calcare di Colle Pedrino, situata nel comune di Palazzago, e la cava di marna di Monte Giglio (Calusco) con il nuovo impianto, che era stato inaugurato nell'Aprile 2004. Il tunnel è lungo 9,6 km, ha un diametro interno di 4,3 m ed è rivestito da 26.400 conci prefabbricati. Consente operazioni di trasporto completamente automatizzate. In totale sono stati scavati 180.000 m3 di materiale, e il massimo avanzamento della TBM è stato di 39 m al giorno. All'interno del tunnel, un nastro trasportatore che si muove alla velocità di 2,5 m/secondo (9 km/h) sarà in grado di trasportare 600 t all'ora di materiale. Questo tunnel porterà degli evidenti benefici al traffico locale, eliminando approssimativamente 10.000 camion all'anno dalla strada che collega Pontida a Calusco e la funicolare. La galleria è stata realizzata dal Consorzio Monte Giglio, composto da SELI, Strabag e Del Favero. I lavori sono iniziati a Luglio 2001 e sono durati 46 mesi. Leggere E-News Weekly 9/2003. Collegarsi a www.italcementigroup.com/newsite/Italian_version/notizia_tunnelCalusco.htm, www.robbinstbm.com, www.selitunnel.com/TBM/TBMROBBINS1661-283.htm per vedere i dettagli della TBM e a www.rbl-france.com 25/05.

Una TBM a doppia fresa della Robbins trafora una galleria mineraria in Italia


E' terminato la scavo del secondo tunnel di Guadarrama
Il Ministero delle Infrastrutture ha terminato il 1 Giugno 2005 la realizzazione, nella Sierra de Guadarrama, della seconda canna del tunnel omonimo sulla linea ferroviaria AVE Madrid-Segovia-Valladolid, che ha richiesto tre anni di lavoro. Il tunnel occidentale appena terminato (Lotto n.2), è lungo 28.407,70 m ed è stato realizzato da OHL, Sacyr, Comsa e Hochtief con una TBM Herrenknech (lo scorso 5 Maggio si erano conclusi i lavori per il tunnel orientale). La perforazione del Lotto 2 è iniziata il 6 Gennaio 2003. In totale, per entrambe le canne, sono stati scavati 56.826, 36 metri. La galleria di Guadarrama è il quinto tunnel ferroviario del mondo per lunghezza. Il diametro di scavo è di 9,45 m, mentre quello interno è di 8,5 m. Le gallerie di Guadarrama sono composte da due canne parallele, interdistanziate in asse di 30 m, che in esercizio saranno collegate ogni 250 m attraverso by-pass di emergenza. Cliccare su es/16. Collegarsi a www.adif.es e www.herrenknecht.com 25/05.

E' terminato la scavo del secondo tunnel di Guadarrama


Due TBM EPB, una Herrenknecht e una Lovat, per la metropolitana di Istanbul
Il progetto della rete LRT (Light Railway Transportation) Otogar-Bagcilar a Istanbul consiste in tre gallerie a doppia canna. Il primo tunnel sarà realizzato da Otogar a Bagcilar (3.200 m circa) per la LRT, mentre il secondo, da Bagcilar al pozzo di Yildiztepe (1.600 m), e il terzo breve tunnel (85 m) da Bagcilar verso Ikitelli, in futuro saranno utilizzati per la linea metropolitana Yenikapi-Ikitelli. La lunghezza complessiva di questi tre tunnel a doppia canna è di 2 x 4.885 m.
In una direzione sarà utilizzata una TBM EPB della Herrenknecht, mentre in direzione opposta sarà usata una TBM EPB RME257SE della Lovat. L'ATI Gülermak-Dogus ha siglato l'accordo con Lovat in occasione del Congresso mondiale sui Tunnel e della 31a Assemblea Generale ITA tenutasi ad Istanbul il mese scorso. Il tunnel avrà un diametro esterno di 6,3 m e interno di 5,7 m. La macchina della Herrenknecht è nuova, mentre quella della Lovat è già stata utilizzata nella tratta Molino Dorino-Rho Fiera della Linea 1 della Metropolitana Milanese. Il diametro della testa di scavo è di 6,490 m per la TBM Herrenknecht e di 6,570 m per quella Lovat. La potenza totale installata è di 963 kV per la TBM Herrenknecht e di 1,692 kV per la Lovat; la forza è di 32 kN per la Herrenknecht e di 54 kN per la Lovat. La TBM Herrenknecht sarà dotata di una fresa principale, 96 scraper e 40 scraper bennati, mentre la Lovat sarà munita di una fresa principale, 68 scraper e 42 blocchi di denti scarificatori. Il sistema di smaltimento dello smarino prevede l'utilizzo di locomotori e vagoncini. La geologia del suolo, in prevalenza terreni soffici, prevede la presenza di argille, limi e sabbia. Sotto il controllo della Lovat, la TBM RME257SE sarà rimessa a nuovo e pronta a perforare dal 13 Settembre 2005. La Herrenknecht sarà pronta invece a fine Ottobre Sono in corso i lavori per il cantiere e i progetti preliminari.
Il progetto comprende una stazione in superficie e tre in sotterraneo, che avranno lunghezze di circa 100 m e profondità di 25, 35 e 45 m. Le stazioni in sotterraneo saranno costruite con il metodo "Cut&Cover". La stazione di Bagcilar sarà realizzata su due livelli: uno sarà utilizzata per la LRT Otogar-Bagcilar e l'altro per la futura metropolitana Yenikapi-Ikitelli (in progetto). Yenikapi è il principale crocevia di tutta la rete LRT e metropolitana di Istanbul. Collegarsi con www.herrenknecht.com, www.lovat.com e www.gulermak.com.tr 24/05.

Due TBM EPB, una Herrenknecht e una Lovat, per la metropolitana di Istanbul


Il Vietnam inaugura il Tunnel Hai Van
Il Primo Ministro Phan Van Khai ha ufficialmente inaugurato il 5 Giugno 2005, il tunnel Hai Van, che collega la parte settentrionale e quella meridionale della provincia centrale di Thua Thien Hue, tra la città di Da Nang e l'autostrada nazionale 1A. Costruito a 1.172 m sul livello del mare, il tunnel lungo 6.274 m è parte integrante dell'autostrada a due corsie lunga complessivamente 12.182 m, che comprende anche otto ponti per una lunghezza totale di 1.635 m e 4.273 m in piano campagna. La galleria, che ha richiesto circa cinque anni di realizzazione, comprende il tunnel principale collegato da 15 passaggi trasversali alla parallela galleria di emergenza, un complesso sistema di ventilazione di 1,9 km che include tre filtri elettrostatici, sei ventole di 2,5 m di diametro nelle camere dei filtri elettrostatici, due ventole supplementari di 3 m di diametro e due pannelli di ventole dal diametro di 3 m per i gas di scarico e attrezzature ausiliarie nell'edificio di aerazione, trentadue jet fans di 1,530 m di diametro nella galleria principale e un sistema di controllo della ventilazione (5 rilevatori di visibilità, 2 di anidride carbonica, 5 anemometri e due rilevatori di traffico) e un edificio di ventilazione collegato grazie ad un pozzo inclinato. Queste attrezzature sono state commissionate, fornite e installate dalla Matsushita Electric Industrial Co. e Itochu. Leggere E-News Weekly 20/2003 e 4/2002. Collegarsi a www.itochu.co.jp/main/index_e.html
I lavori sono iniziati il 1° Ottobre 2000, utilizzando il metodo NATM su entrambi i lati. Dal portale Nord hanno lavorato Hazama e CIENCO 6, mentre sulla sezione Sud, Song Da e Dong Ah, sotto la supervisione di Nippon Koei, Louis Berger e di TEDI (Vietnam). Consultare E-News Weekly 30/2002. Collegarsi a www.n-koei.co.jp/english e www.louisberger.com
La galleria consentirà di migliorare le condizioni di traffico, evitando il pericoloso Passo Hai Van e accorciando il percorso da 22 km a 12 km grazie ad una efficiente e competitiva infrastruttura. Circa 2.500 auto utilizzano il passo quotidianamente, e ci si aspetta che la galleria arrivi a smaltire, nel 2007, 7.000/8.000 auto al giorno. La galleria spianerà la strada verso il Greater Mekong Subregion (GMS), un asse stradale che scorre dal Vietnam centrale attraverso il Laos centrale, verso la Tailandia nord-orientale e favorirà l'incremento del commercio e del turismo lungo la superstrada trans-Asiatica. La Japan Bank of International Cooperation (JBIC) ha iniziato a finanziare il progetto del tunnel nel 1997, con un supporto che ha raggiunto i 175,4 Milioni di Dollari USA. Cliccare su vn/11. Collegarsi a http://haivan.cup.com/home.html 24/05.

Il Vietnam inaugura il Tunnel Hai Van
Leaders Vietnamiti e Giapponesi posano per una fotografia durante la cerimonia di apertura del tunnel Hai Van


Mega TBM per la M-30 di Madrid
Lunedì 6 Giugno, negli stabilimenti della Herrenknecht a Schwanau, nella Germania meridionale, è stata celebrata la consegna della TBM più grande del mondo. La delegazione del cliente era guidata dal Dr. Manuel Arnaiz Ronda, Direttore Generale delle Infrastrutture di Madrid Calle 30 e attuale Presidente della AETOS (Asociación Española de Túneles y Obras Subterráneas), che era accompagnato dal top management dell'ATI contraente Necso / Ferrovial Agroman, che utilizzerà l'EPB dal diametro di 15,2 m, la più grande al mondo di questo tipo, per realizzare la galleria nord (la carreggiata sinistra), lunga 3,65 km e con un diametro interno 13,45 m, della circonvallazione sud della M-30 di Madrid (valore di 331 milioni di Euro), la più grande superstrada in progetto a livello mondiale.
Da un fossato lungo 100 m, largo 60 m e profondo 35 m, la TBM inizierà la perforazione che la porterà dal Paseo de Santa Maria de la Cabeza sino alla A-3, passando sotto il ponte Vallecas. La copertura rocciosa lungo il tracciato del tunnel arriva fino a 75 m, e sono previste pressioni fino a 6 bar. La galleria, quando sarà aperta nel 2008, permetterà di decongestionare sensibilmente il traffico nel centro di Madrid e sulla tangenziale M-30.
La TBM S-300 della Herrenknecht è dotata di una testa fresante centrale dal diametro di 7 m, che può ruotare in modo indipendente rispetto alla testa fresante esterna dal diametro di 15,2 m, permettendo così di esercitare progressivamente al suolo un'enorme coppia pari a 125.268 kNm. Sarebbe sufficiente per sollevare un Boeing 747 a pieno carico, dal peso di 410 t, con un braccio lungo 30 m. La testa fresante centrale esercita una coppia massima di 10.940 kNm. Questa macchina gigantesca è dotata della più alta coppia mai installata su di una TBM. Entrambe le teste fresanti possono ruotare in maniera indipendente in senso orario o antiorario. La potenza installata totale del motore principale della fresa esterna è di 12.000 kW (2.000 kW per la fresa centrale). La velocità massima di rotazione è di 2 giri/minuto per la fresa esterna (3 giri/minuto per quella interna). La massima forza di spinta è di 315.880 kN a 400 bar. La testa fresante esterna è equipaggiata con 288 punte, 40 doppi dischi e 2 overcutter, quella interna con 84 punte e 16 doppi dischi. Il gigante del tunnelling pesa 4.364 t. Per uno scavo controllato del terreno e per assicurare la stabilità del fronte, tre trasportatori a coclea sono stati integrati allo scudo. Due larghe coclee rimuoveranno il materiale di sterro della zona esterna verso un nastro trasportatore sulla parte posteriore, mentre una terza coclea, più piccola, evacuerà lo smarino della fresa centrale. Lo smaltimento del materiale di sterro, con coclea e nastro trasportatore, e l'erezione dei segmenti saranno le chiavi per poter avanzare rapidamente nelle argille marnose, nel penuela del Terziario di Madrid e nel gesso che ci si aspetta di incontrare lungo il tracciato. Ogni anello di calcestruzzo, largo 2 m, sarà composto da 9 conci più la chiave di volta. Attualmente la macchina è disassemblata per il trasporto. E' previsto che la straordinaria TBM giunga a Madrid entro poche settimane. Al porto di Kehl, in Germania, due navi cargo attendono di caricare i pezzi e le componenti della TBM, per trasportarli in Spagna. Un cargo si dirigerà verso Alicante sulla Costa Blanca e l'altro verso Bilbao nel Golfo di Biscaglia. La gestione logistica per il successivo trasporto su strada delle parti della macchina sino a Madrid è assai complessa. L'assemblaggio dovrebbe iniziare in cantiere il 1° Agosto 2005, nel foro di entrata nel centro di Madrid. Le operazioni di scavo dovrebbero iniziare a Ottobre 2005. Collegarsi con www.herrenknecht.com e con l'archivio di tunnelbuilder es/104. 23/05.

Consegna negli stabilimenti della Herrenknecht della TBM S-300 per il progetto della M-30 di Madrid
Consegna negli stabilimenti della Herrenknecht della TBM S-300 per il progetto della M-30 di Madrid.


Incendio nel Frejus, muoiono due persone
Due persone sono rimaste uccise sabato 4 Giugno 2005, quando un autotreno trasportante pneumatici ha improvvisamente preso fuoco all'interno del Traforo del Frejus (12.895 m) per un guasto al motore. Secondo le autorità francesi, il traforo è stato chiuso al traffico alle 18.45, e rimarrà intransitabile a tempo indeterminato (si parla di almeno 2-3 mesi), interrompendo uno dei principali assi di collegamento transalpini tra la Francia e l'Italia. L'autotreno proveniva dalla Francia, e si è arrestato dopo aver percorso circa 5 km nel traforo. Un denso fumo si è subito formato, e sospinto dal vento, si è diretto verso l'imbocco italiano. Il tunnel si è subito presentato come un gigantesco camino (è largo 9 m), invaso da fumi ad altissime temperature. Un secondo mezzo pesante, trasportante mozzarelle e distante 100 m, un terzo trasportante rottami 100 m più lontano, han preso successivamente fuoco, e i gas bollenti hanno poi incendiato un quarto autotreno, trasportante collanti tossici, situato a 450 m di distanza. Gli interventi sono stati tempestivi, ma tre veicoli dei Vigili del Fuoco italiani (che agivano col vento sfavorevole) sono stati distrutti dalle fiamme. I colleghi francesi hanno estinto gli incendi uno dopo l'altro, riuscendo anche a domare l'incendio della cabina del mezzo trasportante i collanti, prima che le fiamme si estendessero al carico tossico. La SITAF ha comunicato che le telecamere di sorveglianza hanno ripreso il mezzo pesante prendere fuoco dopo una fuga di gasolio, probabilmente dovuta alla rottura del turbocompressore. Il traforo è gestito dalla SITAF in Italia, e dalla SFTRF sul lato francese. Collegarsi a www.sitaf.it e www.tunneldufrejus.com
Sono stati mobilitati 180 vigili del fuoco con 40 veicoli. Costoro hanno dovuto affrontare temperature fino a 600 °, e hanno impiegato sei ore per avere ragione delle fiamme. Il corpo della prima vittima è stato trovato in uno dei rifugi dopo esser stato localizzato da una telecamera di sorveglianza. La seconda vittima è stata in seguito ritrovata in prossimità del rifugio successivo, in direzione della Francia. Le due vittime, Martin Vican e Pavol Blanarovic, sono Slovacchi. Guidavano l'autotreno che trasportava rottami. Ventuno persone, inclusi dieci Vigili del fuoco, sono state curate per l'intossicazione da fumo.
Il neo-eletto Ministro dei Trasporti francese, Dominique Perben, ha percorso la galleria nella mattinata di domenica prima di incontrarsi con la sua controparte italiana, Pietro Lunardi, sul lato italiano. Dopo aver reso omaggio alle vittime e aver elogiato l'efficienza dei soccorsi, Perben ha chiarito che senza gli "importanti" rafforzamenti della sicurezza nel tunnel del Frejus, conseguenti all'incidente del Monte Bianco, il pedaggio di vittime avrebbe potuto essere molto maggiore. "Fortunatamente", queste misure sono state adottate, ha insistito il Ministro, ricordando i 56 milioni di Euro che sono stati investiti per migliorare i congegni di allarme e i rifugi di sicurezza. Cliccare fr/47. Lunardi ha anche elogiato il lavoro delle squadre d'emergenza, affermando che il coordinamento tra i pompieri italiani e francesi è stato "grande", e che "questo incidente servirà a migliorare il livello di sicurezza". Ha aggiunto che la sicurezza era già stata incrementata dopo l'incendio nel tunnel del Monte Bianco, ma "che può essere ulteriormente aumentata".
Il traforo del Frejus collega Modane, in Francia, a Bardonecchia, sul versante italiano, ed è il principale collegamento tra Torino e Lione. E' situato in prossimità delle località che ospiteranno i Giochi Olimpici invernali del 2006. Il tunnel è stato inaugurato nel 1980, e dopo un quarto di secolo riesce a malapena a supportare gli aumentati flussi del traffico transalpino: si calcola che ogni anno transitino circa due milioni di veicoli. Il Ministro italiano delle Infrastrutture e dei Trasporti, Pietro Lunardi, e la sua controparte francese, all'epoca Gilles de Robien, si sono incontrati lo scorso Aprile per discutere il progetto per la realizzazione di un secondo tunnel parallelo all'esistente con una galleria di servizio tra i due di sezione minore per favorire l'evacuazione in caso d'incendio. La tragedia giunge a sei anni di distanza da quella del Monte Bianco (circa 100 km più a nord), in cui persero la vita 39 persone. Per il 27 luglio è attesa la sentenza del processo per il rogo del 1999 nel Monte Bianco. Consultare E-News Weekly 18/2005. L'incendio del Frejus ha rinnovato le controversie sulla sicurezza dei trafori, e sull'urgente necessità di trovare alternative all'elevato transito di mezzi pesanti attraverso le Alpi. Attualmente, l'80% del traffico merci tra Francia e Italia avviene su gomma. Il progetto per la linea ferroviaria AV/AC tra Torino e Lione, che comprende un traforo di base di 52 km, dovrebbe essere velocizzato. 23/05.

Il pannello a messaggio variabile posto sul portale italiano, nei pressi di Bardonecchia, comunica la chiusura del traforo
Il pannello a messaggio variabile posto sul portale italiano, nei
pressi di Bardonecchia, comunica la chiusura del traforo.


EuroTAP per valutare 150 tunnel stradali in Europa
Fin dal 1999, EuroTest, la struttura degli automobile club europei dedicata ai test, monitorizza il livello di sicurezza delle gallerie stradali nel Continente. Nelle sette edizioni precedenti, EuroTest ha analizzato un totale di 200 gallerie europee, di cui circa un terzo è risultato con un livello di sicurezza troppo basso. Molti di questi tunnel sono stati migliorati. Lo scorso Gennaio, nel corso di un simposio organizzato dall'ADAC (Automobile Club tedesco) e dall'ÖAMTC (Automobile e Touring Club austriaco), è stato presentato a Monaco di Baviera "EuroTAP" (European Tunnel Assessment Programme) che sostituirà EuroTest. Il programma da 4,2 milioni di Euro è parzialmente finanziato (nella misura di 1,5 milioni) dalla Commissione Europea, ed è sostenuto da dodici automobile club di dieci Nazioni europee. Nell'ambito di un ampio programma di test, saranno valutate le condizioni di sicurezza di 150 tunnel europei entro il 2007, con l'obiettivo di verificare l'adeguamento alle Direttive UE sulle gallerie stradali. Collegarsi a www.eurotestmobility.com/eurotappub.php.
I risultati di EuroTAP per i primi 50 tunnel analizzati quest'anno, sono stati pubblicati a fine Aprile e ufficialmente presentati nel corso della 3a Conferenza Internazionale sul Traffico e la Sicurezza nei Tunnel Stradali, tenutasi ad Amburgo dal 18 al 20 Maggio. I test in ogni galleria sono stati effettuati da tecnici indipendenti appartenenti alla società tedesca Deutsche Montan Technologie (DMT), che hanno visitato le gallerie lo scorso mese di Febbraio verificando 274 voci. I risultati saranno consegnati ai concessionari e alle amministrazioni responsabili, affinché possano correggere le carenze evidenziate, qualora lo ritengano opportuno. Collegarsi a www.dmt.de.
I principali elementi di sicurezza analizzati sono il divieto di transito ai mezzi pesanti o trasportanti merci pericolose, il controllo del traffico, la semaforizzazione e le barriere agli imbocchi, il controllo e la supervisione automatica della ventilazione, la videosorveglianza, le corsie d'emergenza in tutta la lunghezza dei tunnel, la presenza di estintori ogni 100 m e l'accesso dei veicoli d'emergenza sia attraverso le vie esterne, sia tramite le uscite di sicurezza. Lo studio EuroTAP ha analizzato 49 gallerie in 14 Nazioni (Austria, Belgio, Croazia, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Principato di Monaco, Norvegia, Paesi Bassi, Regno Unito, Slovenia, Spagna e Svizzera). Diciotto gallerie sono state classificate "Molto buone", 14 "Buone", 9 "Accettabili", 4 "Insoddisfacenti" e altrettante "Molto Insoddisfacenti". Secondo questa analisi, i tunnel europei più sicuri sarebbero quelli di Ottsdorf (1.940 m) sulla A9 in Austria, e di Markursbierg (1.585-1.565 m) sulla A13 in Lussemburgo, seguite dalla galleria croata Plasina (2.300 m, sulla A1) e dai tunnel sloveni Dekani (2.190-2.175 m) e Kastelec (2.292-2.240 m), entrambi sulla A1. Fanalino di coda risulta essere la galleria italiana Roccaccia (1.840 m), situata in Emilia Romagna sulla SGC Orte-Ravenna. I tunnel che hanno guadagnato le prime posizioni in classifica sono di recente costruzione, e dispongono dei migliori sistemi di sicurezza e di gestione delle emergenze, con rilevazione automatica degli incendi, monitoraggio di eventi all'interno delle gallerie, uscite di sicurezza e vie di fuga ben segnalate, programmi speciali di ventilazione antincendio e dispositivi di comunicazione adeguati. I test hanno dato, complessivamente, risultati incoraggianti, dimostrando una tendenza all'adeguamento delle gallerie esistenti alle norme di sicurezza e prevenzione. A livello europeo solo otto gallerie, quindi il 16%, sono state valutate negativamente. Collegarsi a www.adac.de/Tests/Reisetests.
In Germania, su sette tunnel analizzati, solo uno (Ruhrschnellweg, 1.005 m sulla A40) è stato giudicato "Insoddisfacente".
Quattro delle sei gallerie analizzate in Austria hanno ottenuto il massimo punteggio (Ottsdorf, Graebern, Plabutsch e Semmering), uno è stato giudicato "Buono" (Spering, sulla A9) mentre il tunnel stiriano Ganzstein (2.135 m) sulla S6 è stato giudicato "Insoddisfacente". Sono state appena indette le gare per la ristrutturazione di questa galleria e per la realizzazione della seconda canna. Cliccare su at/19. Collegarsi a www.oeamtc.at/tunneltests.
Secondo lo studio del Real Automóvil Club de España (RACE), il tunnel madrileno di Barajas, situato sulla M-111 sotto l'aeroporto della capitale, è il più sicuro della Spagna e al sesto posto in Europa. Questa galleria di 2.606 m, inaugurata nel 2002, spicca per la buona segnaletica, per l'illuminazione, per gli eccellenti sistemi antincendio -con un proprio distaccamento di Vigili del Fuoco che possono intervenire in meno di tre minuti-, per le sue quattro canne e per un sistema di sorveglianza e controllo totale. Il transito è vietato ai mezzi che trasportano merci pericolose, e la galleria è provvista di un sistema di frangisole agli imbocchi. Hanno ottenuto la massima classificazione anche i tunnel Txorierri-Ugasko (1.073 m) e Txorierri-La Salve (1.190 m) a Bilbao, mentre è stato giudicato "Buono" quello di Santa María de la Cabeza a Madrid (846 m), inaugurato nel 2003: le sue uscite d'emergenza direttamente sulla strada, la vicinanza tra gli estintori e la sua buona segnaletica lo pongono tra le infrastrutture di alto livello. Lo studio ha evidenziato anche i punti deboli, tra i quali spiccano la quotidiana congestione del traffico e la mancanza di banchine in caso di guasto o di emergenza. Il tunnel San Juan (sulla A7 nei pressi di Alicante), lungo 1.840 m, fu testato nel 2002 e giudicato "Molto Insoddisfacente". Sono state però apportate una serie di migliorie, soprattutto in materia di uscite d'emergenza, che attualmente permettono di classificarlo come "Buono". Le gallerie Miravete (1.195 m, a Caceres) e Cerrado del Calderón (769 m, Malaga), sono state giudicate "Accettabili" mentre è risultato "Insoddisfacente" il tunnel di Los Barrios (1.614 m, León). Collegarsi a www.race.es/pdf/nota_prensa_tuneles2005.pdf e www.racc.es
L'Automobile Club Italia (ACI) ha testato cinque gallerie a doppio fornice. Tra queste, le tre gallerie sulla SGC Orte-Ravenna (San Pellegrino 1.085 m, Quarto 2.600 m e Roccaccia 1.840 m) hanno ottenuto i punteggi più bassi tra tutte quelle testate. All'ultimo posto, come accennato in precedenza, è risultata la galleria di Roccaccia, che ha riportato punteggi negativi in quasi tutte le voci analizzate. Semaforo verde, invece, per la Piedicastello (960 m), sull'Autobrennero, e la Monte Barro (3,3 km), sulla S.S. 36 nei pressi di Lecco. La Piedicastello ha ottenuto buoni risultati soprattutto sul fronte dei sistemi di illuminazione, ventilazione e gestione del traffico, mentre la Monte Barro per quelli di generazione di energia elettrica e illuminazione. Negativo, invece, per tutte le gallerie italiane, il dato relativo alle comunicazioni. Cliccare qui per vedere i risultati italiani. Collegarsi a: www.aci.it
Il tunnel Mersey Kingsway di Liverpool (2.244 m) - che solo per pochi punti non è stato il primo tunnel in UK ad essere classificato "Molto Buono" - è l'unico del Regno Unito ad apparire nell'indagine di quest'anno. La AA Motoring Trust asserisce che i lavori per migliorare alcuni dei tunnel stradali britannici precedentemente giudicati "Insoddisfacenti", sono tuttora in forte ritardo. Le principali ristrutturazioni previste per il Blackwall tunnel di Londra (1.362-1.201 m), giudicato "Molto Insoddisfacente" nel 2003, non inizieranno prima di Novembre 2006. Cliccare su uk/18. Stesso discorso anche per il Rotherhithe tunnel (1.705 m sotto il Tamigi), dove i lavori non inizieranno prima del Maggio 2007. Anche a Newcastle, per quanto riguarda il Tyne tunnel (1.645 m), giudicato " Insoddisfacente" nel 2003, sono in forte ritardo i lavori per la realizzazione del secondo tunnel, consigliato per separare i flussi di traffico. La licitazione per la costruzione della seconda canna è comunque in corso. Cliccare su uk/36.
Cinque delle sei gallerie testate in Svizzera sono state classificate come "Molto Buone" o "Buone", l'altra come "Accettabile". Collegarsi a www.tunnel.tcs.ch e www.tcs.ch
Oltre ad analizzare nel dettaglio la sicurezza nelle gallerie, EuroTAP proseguirà con la campagna "Safe in a Tunnel", iniziata lo scorso anno. Questa campagna si rivolge direttamente agli utenti preparando delle schede descrittive delle gallerie e pubblicandole nelle pagine web degli automobile club coinvolti. Sarà completata da un videogioco educativo e da depliant informativi riguardanti il miglior comportamento da adottare in galleria. 23/05.


Una TBM Robbins per scavare il cunicolo esplorativo di Venaus sulla linea AV Lione-Torino
Una TBM hard rock, open type, ad alte prestazioni della Robbins sarà utilizzata dall'ATI composta da CMC (capogruppo) comprendente Strabag, Bentini Costruzioni, Cogeis e Geotecna per la realizzazione del cunicolo esplorativo di Venaus, propedeutico al traforo di base del Mont d'Ambin sulla linea AV Lione-Torino. Il diametro nominale di scavo è di 6,3 m, e la testa di scavo sarà equipaggiata con 41 cutters da 17". La TBM, di 380 t, è lunga 35 m (200 con il back-up), ha una potenza installata di 3.720 kW, una spinta nominale all'avanzamento di 10.250 kN (con punte di 14.200 kN) e la forza dei cilindri gripper è di 2 x 16.370 kN. La testa ha una velocità di rotazione di 0-11,4 rpm, una motorizzazione di 7x 315 kW, una coppia massima di 4.066 kNm e quattro cilindri di spinta.
Il tunnel di snoda in territorio italiano per 7 km, con la possibilità di prolungamento per ulteriori 3 km prevalentemente in territorio francese. A partire dalla progressiva 1+200, la copertura rocciosa supera i 400 m e dopo il sesto chilometro raggiunge i 1.000 m. La tratta opzionale presenta copertura approssimativamente costante di quasi 2000 m. Il cunicolo attraverserà, per buona parte del suo sviluppo, il basamento cristallino dell' Ambin e le relative coperture metamorfiche. I litotipi previsti sono essenzialmente calcescisti, gneiss e micascisti; tra la progressiva 0+900 e 1+400 si attraverserà una zona con presenza di brecce carbonatiche (carniole) particolarmente critica a causa delle caratteristiche geomeccaniche localmente molto scadenti soprattutto in presenza di acqua.
Nelle zone a copertura più elevata, sono inoltre previste alte temperatura della roccia (fino a 50 a °C). Per lo smarino sarà utilizzato un nastro trasportatore da 350 m3/h. Le sezioni tipo prevedono interventi di stabilizzazione del cavo tramite bulloni tipo Swellex e l'eventuale esecuzione di drenaggi in avanzamento o il rivestimento del cavo stesso con pannelli metallici (di larghezza 1,4 m o 0,4 m costruiti con profili HEB120 e IPE120) disposti a passo 0,8 m-1,4 m e rete elettrosaldata. La consegna della TBM è prevista per Novembre 2005, mentre i lavori dovrebbero iniziare nel Gennaio 2006. Cliccare su it/80. Collegarsi a www.robbinstbm.com, www.cmcra.com e www.strabag.it 22/05.


Congresso Internazionale sui Criteri e le Innovazioni per la sicurezza nelle gallerie
Dal 29 Giugno al 1 Luglio 2005, al Palazzo dei Congressi di Gijon, nelle Asturie si svolgerà il Congresso internazionale sui Criteri e le Innovazioni per la sicurezza nei tunnel. Questo congresso ha l'obiettivo di far conoscere il livello di tecnologia (29 e 30 Giugno) e di presentare il Centro Ricerche sugli incendi e la ventilazione nelle gallerie, situato a San Pedro de Anes, dove il 1 Luglio sarà organizzata una simulazione d'incendio, durante la quale si potrà verificare sul posto l'evoluzione della temperatura e dei fumi in caso d'incendio. Questo test in scala reale mostrerà un vero incendio in galleria, mentre simultaneamente si controllerà il funzionamento dei vari rilevatori d'incendio (cavi con sensori, rilevatore lineare di temperatura tramite dilatazione di gas in tubi e rilevamento tramite telecamere a circuito chiuso, in un'innovativa presentazione). Saranno inoltre verificati l'efficacia dell'estinzione degli incendi tramite il "water mist" (acqua nebulizzata) e il comportamento di speciali cavi elettrici, dei rilevatori di CO e degli opacimetri.
La preoccupazione per la sicurezza in galleria ha indotto il Governo delle Asturie a promuovere la realizzazione di questo centro, che consiste principalmente in una galleria di 600 m equipaggiata con vari sistemi, nella quale sarà possibile testare, convalidare e omologare apparati, sistemi, programmi di simulazione e procedure pensate per garantire la sicurezza nelle infrastrutture in sotterraneo. Per ulteriori informazioni, contattare Asturtunel, tel.+34 985453255, fax +34 985464737, info@asturtunel.com oppure congreso@asturtunel.com 22/05.


Conferenza sulla linea Transalpina Lione-Torino
La URIS AR, l'Unione Regionale degli Ingegneri e degli Scienziati dei Dipartimenti dell'Ain e del Rodano, ha organizzato per il 9 e 10 Giugno 2005 una conferenza sulla Linea ad Alta Velocità Lione-Torino, un progetto destinato sia al trasporto merci che passeggeri. Si parlerà degli aspetti tecnici della linea (costruzione, sicurezza e gestione) così come di quelli giuridici e finanziari.
La linea ad Alta Velocità Lione-Torino (12 miliardi di Euro) tra la Francia e l'Italia attraverserà le Alpi passando attraverso un traforo di base di 52 km. I cunicoli esplorativi e i tunnel d'accesso sono già in costruzione o inizieranno a breve sul lato francese a Saint-Martin-la-Porte, Modane e La Praz e a Venaus in Italia. Collegarsi a www.uris-rhone-alpes.org/portail/colloque.htm per saperne di più sulla conferenza e per scaricare il modulo di registrazione. E-mail uris.col2005@wanadoo.fr, andre.mordant@wanadoo.fr oppure am@intercreart.com. Cliccare su fr/11 e it/80. 21/05.

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Una TBM Lovat per il Tunnel Krolsky in Siberia
La nuova TBM "Martha" è stata consegnata al contraente russo Bamtonnelstroy di Krasnoryarsk con tre mesi di anticipo rispetto a quanto programmato, durante la cerimonia di consegna -con relativa prova della macchina- che ha avuto luogo a metà Aprile. Si tratta di una TBM Hard Rock con un diametro di 9,5 m progettata e costruita da Lovat. Questa TBM a fresa singola di 1.250 t, modello RME375SE serie 21400, è una macchina bimodale: lavora in open mode nella roccia e, in presenza di acqua, può essere convertita in EPB. La TBM sarà utilizzata per realizzare la galleria Krolsky (nei pressi della città siberiana di Krasnoryarsk), lunga 2.250 m a singolo fornice e doppio binario, attraverso una combinazione di ardesie, calcari e graniti. L'opera sostituirà un'esistente galleria, più vecchia e di minori dimensioni, sulla ferrovia Transiberiana, di proprietà delle Ferrovie Russe. Il progetto prevede l'assemblaggio della TBM prima dell'inverno, e l'inizio degli scavi il 30 Settembre 2005. Hanno partecipato alla cerimonia, in qualità di ospiti della Lovat, i rappresentanti dell'Export Development Canada (export credit), della Royal Bank of Canada (project financing) e della Hatch Mott MacDonald (progettista del rivestimento interno del tunnel). Collegarsi a www.lovat.com e www.bamts.ru 20/05.


Una TBM Wirth trafora il Tunnel di Guadarrama
Il Ministro per le Infrastrutture, Magdalena Álvarez, ha presenziato il 5 Maggio 2005 alla cerimonia per la caduta dell'ultimo diaframma della canna orientale della galleria di Guadarrama, parte integrante della linea AVE Madrid-Segovia-Valladolid. Il tunnel appena terminato (Lotto n.1), è lungo 28.418,66 m ed è stato realizzato da Dragados, Tecsa e Necso con una TBM Wirth partendo da Sud (lato Madrid) verso Segovia. Il termine dei lavori per il tunnel occidentale parallelo (Lotto n.2) lungo 28.407,70 m è previsto per Giugno.
La galleria si pone tra le opere in costruzione più importanti nel panorama internazionale; il tunnel di Guadarrama sarà infatti il quarto tunnel ferroviario più lungo d'Europa e il quinto del mondo (dopo il San Gottardo in Svizzera, il giapponese Sei-kan, il Tunnel della Manica tra Regno Unito e Francia e il Lötschberg in Svizzera).
Il tunnel rappresenta un passo decisivo per il miglioramento delle comunicazioni ferroviarie tra il nord e il nord est della Spagna (Castiglia-Leon, Galizia, Asturie, Cantabria e Paesi Baschi). Il sistema è composto da due tunnel paralleli, interdistanziati in asse di 30 m. Durante le perforazioni sono stati realizzati dei by-pass di collegamento tra le canne ogni 1.000 m, per motivi di sicurezza. L'interdistanza tra questi by-pass scenderà a 250 m quando le gallerie entreranno in esercizio. Il tunnel fa parte della tratta AV Madrid-Segovia, lunga 74,1 km. Il tracciato ha inizio lungo l'attuale linea Madrid-Burgos, e si snoda parallelamente alla strada M-607 sino ad arrivare al comune di Tres Cantos, dove attraversa una grande vallata tramite il viadotto di El Salobral prima di imboccare la galleria di San Pedro, di 9,5 km. All'uscita dal tunnel, nel comune di Soto del Real, il tracciato si dirige verso nord-est per giungere al massiccio montuoso della Sierra de Guadarrama, che viene oltrepassata grazie all'omonima galleria. Superato il traforo, che si snoda nei territori comunali di Miraflores de la Sierra e di Segovia, la tratta termina a sud di quest'ultima città. Lato Madrid, gli imbocchi sono situati a un'altitudine di 998 m, e le gallerie raggiungono una quota massima di 1.200 m slm. Sotto il Picco di Peñalara si raggiunge la massima copertura rocciosa (992 m). Quando i due fronti di avanzamento si sono incontrati, la differenza in pianta è risultata essere di 95 mm, mentre in altezza si è avuto un errore di soli 15 mm. Una delle chiavi per questo successo, è stata l'utilizzo di un giroscopio. Stante la complessità delle misurazioni, un errore di mezzo metro sarebbe stato accettabile da un punto di vista topografico, ma fortemente pregiudicante sotto l'aspetto costruttivo. Per questo motivo, sono state condotte 5.083 misure di distanza, 1.351 di angoli e 108 di azimut (l'angolo d'inclinazione rispetto all'orizzonte). La realizzazione della galleria è stata divisa in quattro lotti realizzati da due TBM Wirth (lotto 1 e 3) e da due TBM Herrenknecht (lotto 2 e 4). Le TBM hanno terminato alla fine di Gennaio i due tunnel sul versante di Segovia da nord (lotti 3 e 4) e il disassemblaggio delle macchine è già a buon punto. L'avanzamento medio di ogni TBM è stato di 16 m al giorno, e sono state registrate delle punte di circa 1.000 m di avanzamento in un mese. Il diametro di scavo delle TBM è di 9,45 m, ma dopo la posa dei conci, spessi 32 cm e larghi 1,6 m, il diametro della galleria si riduce a 8,5 m. Sono stati estratti circa 4 milioni di metri cubi di materiale, il 22% del quale è stato successivamente riutilizzato (conci, piattaforme e materiale vario). Il volume del rivestimento è di 15,2 m³ per anello (9,48 m³/m del tunnel) con 90 kg/m³ di acciaio di armatura. Lungo i 56,8 km dei tunnel si installeranno 35.472 anelli composti da 248.304 conci (7 conci per anello). Il volume della malta cementizia di riempimento dell'estradosso è di circa 286.550 m³.
Oltre ai bypass di collegamento, i tunnel saranno dotati di un rifugio di emergenza lungo 500 m con una superficie di 2.500 m², equidistante dai due imbocchi e accessibile tramite i bypass, che potrà ospitare 1.200 persone. Il rifugio avrà un proprio sistema di ventilazione che gli garantirà aria fresca per 48 ore in caso d'incendio. Le gallerie saranno sorvegliate da un centro di controllo in cui potranno essere monitorati gli impianti di ventilazione, l'aerazione, il rifugio d'emergenza, i livelli di energia, l'illuminazione, la segnalazione, le comunicazioni, e l'insorgere e lo spegnimento di incendi.
Il valore dell'opera, in cui sono state impiegate contemporaneamente anche 4.000 persone, ammonta a 1.219 milioni di Euro, di cui il 73,3% è stato finanziato con i Fondi di Cooperazione dell'Unione Europea. Presumibilmente, la linea AV che collegherà Madrid con Segovia e Segovia con Valladolid potrà entrare in funzione nel 2007/2008. Cliccare su es/16. Collegarsi a www.infraestructuras-ferroviarias.com e a www.wirth-europe.de 20/05.


Il Ministro per le Infrastrutture, Magdalena Álvarez, alla cerimonia della perforazione della canna orientale del tunnel di Guadarrama


Il Ministro per le Infrastrutture, Magdalena Alvares , davanti al modello di una delle TBM utilizzate per la costruzione del tunnel di Guadarrama.


Inaugurazione del tunnel boliviano di Misicuni
Lo scorso 16 Aprile è stato finalmente inaugurato il tunnel transandino di Misicuni, lungo 19,5 km, realizzato per la derivazione delle acque del fiume omonimo situato nella Cordigliera delle Ande, in Bolivia. Si tratta della galleria con la peggior nomea nel mondo, essendo stata inaugurata dopo 45 anni dall'inizio del primo progetto. L'infrastruttura è sopravvissuta a guerre, elezioni, insurrezioni civili, mancanze di finanziamenti e dispute contrattuali tra i diversi consorzi costruttivi e il cliente, l'Empresa Misicuni. La copertura rocciosa del tunnel, che supera il chilometro, ha causato continue difficoltà nella realizzazione: forti deformazioni della roccia per l'elevata pressione, cedimenti costanti, venute d'acqua etc. Dopo che un'ATI composta da Condotte e Cosapi non riuscì a terminare i lavori nel tempo prefissato, un nuovo contratto fu aggiudicato al consorzio italo-boliviano Astaldi-ICE Ingenieros, nel Novembre 1997. A Gennaio 2002, quando mancavano solamente 500 m da scavare e benchè nel mese precedente ci fosse stato un avanzamento di circa 800 m, Astadi e ICE decisero di lasciare l'opera, per la quale erano state utilizzate due hard rock TBM, la prima di proprietà della Stadkraft a Bocatoma e la seconda di proprietà della ICE a Calio. Il 21 Febbraio 2002, la Empresa Misicuni annullò il contratto e decise di rilevare il progetto per terminare il tunnel con i propri mezzi (probabilmente una prima mondiale!), commissionando l'ultimo tratto alla Robbins e noleggiando la TBM di proprietà della ICE. L'ultimo diaframma fu abbattuto il 6 Luglio 2002 e un anno dopo si iniziò il rivestimento definitivo del tunnel.I lavori di scavo e il rivestimento sono stati condotti da tre fronti, a Calio, a Bocatoma e da un pozzo intermedio. La gunitazione fu eseguita con pompe per calcestruzzo dell'Aliva, con spessori varianti tra i 5 e i 25 cm a seconda delle tipologie di terreno incontrate nello scavo. La galleria di derivazione è stata eseguita con metodi convenzionali (circa 840 m a Calio e quasi 1,3 km a Bocatoma) e con due hard rock TBM. La sezione trasversale è a ferro di cavallo (f 4 m) dove sono stati utilizzati i metodi tradizionali e circolare (f 3,5 m) dove è stata impiegata la TBM. L'intera infrastruttura ha avuto un costo di 87 milioni di Dollari US, ed è stata finanziata dalla Corporación Andina de Fomento (CAF), dal Governo boliviano e dal Governo italiano. Collegarsi a www.robbinstbm.com
Grazie a questa galleria di derivazione, la Semapa (Servicio Municipal de Agua Potable y Alcantarillado), che gestisce l'acqua potabile e le fognature della città di Cochabamba, aumenta la sua disponibilità d'acqua da 950 a 1.350 litri al secondo. Ora sarà quindi possibile la fornitura d'acqua 24 h al giorno agli abitanti del centro storico cosi come a quelli dei distretti centrali, settentrionali e meridionali della città, eliminando il razionamento. L'acqua ha cominciato a fluire non appena sono state aperte le valvole al portale di Bocatoma. Il prezioso liquido scorre poi in galleria fino a Calio. Successivamente, un acquedotto trasporta l'acqua fino al torrente Mal Paso, passando per Molle Molle, per giungere infine, grazie a un ulteriore acquedotto di circa 6 km, al serbatoio di Saloneo, a Tiquipaya, realizzato dalla Semapa. Dal serbatoio di Saloneo, l'acqua è trasferita all'impianto di Cala Cala, per esser potabilizzata e distribuita alla popolazione. Cliccare qui per vedere la mappa del tracciato.
Il progetto è stato suddiviso in fasi (acqua potabile, irrigazione delle coltivazioni nella valle di Cochabamba e produzione di energia idroelettrica). Il tunnel inaugurato corrisponde alla prima fase. I rimanenti lavori costeranno circa 130 milioni di Dollari US. Il Governo conta di reperire entro il 2007 i 40 milioni mancanti. I contratti saranno poi immediatamente aggiudicati, con l'obiettivo di terminare l'opera entro il 2011. I lavori per la seconda fase contemplano: l'elevazione del coronamento della diga a 120 m, l'ampliamento della centrale idroelettrica (a 120 MW), del bacino di compensazione e dell'impianto di trattamento dell'acqua potabile, la costruzione del canale di irrigazione Est (4,5 km) e il prolungamento di quello Ovest a 18,5 km. Per la terza fase sarà invece necessaria la costruzione delle gallerie di adduzione dei bacini Putucuni e Vizcachas, di 20 km di lunghezza, e l'ampliamento del bacino di compensazione, di quello di depurazione e della linea di adduzione Molle Molle Rete Media. Cliccare qui per leggere l'esperienza a Misicuni raccontata dal sovrintendente ai lavori di Calio. Consultare E-News Weekly 29/2002, 27/2002, 23/2002, 20/2002 & 9/2002. Cliccare: bo/11. 19/05.

Inauguración del Túnel de Misicuni en Bolivia

Inauguración del Túnel de Misicuni en Bolivia


Storica caduta dell'ultimo diaframma al Lötschberg
Il 28 Aprile i minatori hanno fatto esplodere gli ultimi metri di roccia per completare la perforazione del primo grande traforo di base alpino, il tunnel ferroviario del Lötschberg (34,6 km), un'infrastruttura chiave del sistema di trasporti elvetico. Alla cerimonia ufficiale, che ha sancito la conclusione degli scavi, hanno partecipato 1.200 invitati compreso il Ministro dei Trasporti svizzero Moritz Leuenberger. La connessione tra Ferden e Mitholz è stata realizzata da un'ATI con capogruppo Bouygues e comprendente Losinger, Prader, Deneriaz, Evequoz, Imboden e Theler, che ha scavato il tunnel in direzione nord da Ferden. I lavori sul traforo di base, che collega il cantone di Berna al Vallese, iniziarono nel 1999. Il sistema di gallerie, escludendo i by-pass traversali, ha un'estensione di 88.064 m. Le squadre hanno lavorato da entrambi i portali (Raron e Frutigen) e da tre accessi intermedi (Steg/Niedergesteln, Goppenstein/Ferden e Mitholz, da sud verso nord). L'ultimo diaframma è caduto a metà del tunnel, 1.800 m circa sotto il Monte Balmhorn, al confine tra i due Cantoni. La prima perforazione, per la realizzazione del tunnel esplorativo nella Kantertal, è stata eseguita nel 1994 a Mitholz -nei pressi del portale settentrionale- a circa 55 km da Berna. Notevole la precisione nell'allineamento dell'asse principale del tunnel. Le due metà della galleria si sono incontrate pressoché perfettamente, con uno sfalsamento di 13 cm per i due centri e di frazioni di centimetro per le due altezze. Sul sistema di gallerie hanno lavorato all'incirca 2.500 persone, con punte di 1.800 persone contemporaneamente in turni di 24h al giorno, sette giorni alla settimana. Per migliorare le difficili condizioni lavorative, l'aria è stata raffreddata all'interno del tunnel a 28°. Gli scavi non sono stati privi di rischi: cinque operai hanno perso la vita nell'esecuzione del progetto, e sono state richieste maggiori misure di sicurezza e di tutela della salute. Malgrado la difficile geologia di Mitholz, la caduta dell'ultimo diaframma di roccia è avvenuta con soli due mesi e mezzo di ritardo rispetto alle tempistiche ipotizzate nei primi Anni '90. Un indubbio successo per un progetto di queste dimensioni.
Gli scavi hanno prodotto circa 16 milioni di tonnellate di roccia, con una percentuale di riutilizzo del 40%. Gran parte del traforo di base si sviluppa a doppia canna, con l'eccezione della tratta a canna singola tra Mitholz e Frutigen, nel Bernese. I tempi di viaggio tra Zurigo e Milano si ridurranno a due ore e mezza, mentre i tragitti tra la Germania e il Nord Italia saranno abbreviati di un'ora. Una volta completato, con i suoi 34.577 m il Lötschberg sarà il più lungo tunnel sotto le Alpi, e il terzo a livello mondiale, dopo il giapponese Sei-kan (53.850 m) e l'Eurotunnel (50.450 m), tra Regno Unito e Francia. I trafori di base del Lötschberg e del San Gottardo fanno parte di un ampio progetto tramite il quale il Governo svizzero mira a trasferire il traffico merci sotto le Alpi dalla gomma alla rotaia. L'inaugurazione del Lötschberg è prevista per il 2007, mentre per il San Gottardo (57 km), dove l'avanzamento è al 44%, i tempi saranno più lunghi (si parla del 2015/2016). Entrambi i progetti sono alle prese con budget maggiorati (consultare E-News Weekly 16/2005, 4/2005, 41/2004, 30/2004, 15/2004 & 12/2004). La stima dei costi per il Lötschberg è attualmente di 4,2 miliardi di Franchi Svizzeri, il 31% in più di quanto originariamente preventivato. Il nuovo traforo di base è il successore dell'omonima galleria di valico, inaugurata nel 1913, attraverso la quale continuerà per il momento il servizio di trasporto auto con treni navetta. Cliccare su ch/18. Cliccare qui per vedere il video. Collegarsi a www.blsalptransit.ch 18/05.

Gli invitati si tappano le orecchie poco prima della caduta dell'ultimo diaframma del traforo di base del Lötschberg, Giovedì 28 Aprile 2005, presso Frutigen, nel Cantone Bernese
Gli invitati si tappano le orecchie poco prima della caduta dell'ultimo diaframma del traforo di base del Lötschberg, Giovedì 28 Aprile 2005, presso Frutigen, nel Cantone Bernese.

I minatori sventolano le bandiere per celebrare la caduta dell'ultimo diaframma del traforo di base del Lötschberg, Giovedì 28 Aprile 2005, presso Frutigen, nel Cantone Bernese
I minatori sventolano le bandiere per celebrare la caduta dell'ultimo diaframma del traforo di base del Lötschberg, Giovedì 28 Aprile 2005, presso Frutigen, nel Cantone Bernese.

Los mineros agitan banderas para celebrar el último cale en el túnel de baja cota del Lötschberg cerca de Frutigen (Suiza) el jueves 28 de abril de 2005


Attrezzature per tunnelling in vendita
Una ATI composta da Razel, Bouygues e Spie Batignolles TPCI mette in vendita una TBM CSM Bessac e le attrezzature associate -fabbricate nel 2001-, utilizzate per il collettore Blagis-Cachan, costruito per la SIAAP -l'autorità metropolitana parigina per la gestione del sistema fognario-. Questo collettore lungo 3,5 km, che si sviluppa tra Fontenay-aux-Roses, Bourg-la-Reine e Cachan nel Dipartimento di Hauts-de-Seine, aumenterà le capacità di immagazzinamento delle acque piovane nella valle della Bievre ed eviterà lo scarico di inquinanti nella Senna. Il tunnel è stato scavato, tra Marzo 2003 e Aprile 2005, in due sezioni lunghe 2.250 m e 1.250 m. I lavori si sono susseguiti in due cicli di 8 ore con un avanzamento medio giornaliero di 16,5 m, registrando delle punte di 26,4 m/giorno, 96 m/settimana e 350 m/mese. La TBM CSM Bessac è una talpa scudata con stabilizzazione del fronte mediante aria compressa (air pressure balanced) lunga 9.490 mm, in grado di funzionare con una massima limitazione di pressione di 2 bar. La testa fresante ha un diametro di 3.650 mm (3.640 mm nella parte posteriore), pesa 80 t e la potenza installata è di 325 kW. Il back-up, lungo 35 m, comprende sette slitte equipaggiate con nastro trasportatore, pompa per calcestruzzo, trasportatore per conci e ventilazione. La potenza installata è di 25 kW. Il treno di smarino consiste in due locomotori articolati a due assi, quattro vagoni ribaltabili da 5 m3, una piattaforma per il trasporto di materiale e persone, un vagone di trasferimento per la miscela cementizia e la linea elettrica aerea a corrente continua. La potenza installata è di 2 x 32 kW. Prezzo di vendita: 1.500.000 Euro. Contattare Patrick Ramond, tel. +33 169856908, fax +33 169856843 oppure e-mail pramond@razel.fr 18/05.

Attrezzature per tunnelling in vendita

Attrezzature per tunnelling in vendita

Attrezzature per tunnelling in vendita


Due Jumbo L2 C della Atlas Copco nel Tunnel di Arlaban
L'autostrada a pedaggio AP-1 Eibar-Vitoria, nei Paesi Baschi (Spagna), avrà un'estesa di 46,2 km, dei quali 31,9 nella Provincia di Gipuzkoa, e 14,3 in quella di Alava. Nella Provincia di Gipuzkoa l'autostrada è stata suddivisa in cinque sezioni: Eibar-Bergara Nord (7,2 km), Bergara Nord-Bergara Sud (4,4 km), Bergara Sud-Arrasate (3,5 km), Arrasate-Eskoriatza (6,3 km) ed Eskoriatza-Arlaban (10,5 km). Nel Dicembre 2003 è stato aperto al traffico il primo tratto, tra Eibar e Bergara Nord, mentre il tratto tra Bergara Nord e Bergara Sud è stato inaugurato nel Luglio 2004. Il prossimo mese di Giugno, entrerà in esercizio la sezione Bergara Sud-Arrasate. La stesura del progetto del tratto Arrasate-Eskoriatza è stata terminata all'inizio di quest'anno e prossimamente sarà indetta la gara. L'obiettivo è di aprire tutta l'autostrada tra Eibar e Vitoria, nella Provincia di Alava, entro la fine del 2007 o l'inizio del 2008.
Nel Giugno 2004 l'azienda statale Bidegi - dipendente dalla Diputación Foral de Gipuzkoa - aggiudicò all'ATI, formata da Ferrovial e Construcciones Sobrino, il tratto tra Arlaban e Eskoriatza della AP-1, per 191 milioni di Euro. Il cronoprogramma prevede 34 mesi di lavori. Un terzo dei 10.480 m di lunghezza del tratto, si snoderà in sotterraneo in due gallerie. La sezione Eskoriatza-Arlaban, che si svilupperà nella Valle de Leniz e collegherà Gipuzkoa con Alava, presenta notevoli difficoltà. La connessione tra le due Province sarà realizzata tramite un tunnel a doppia canna che consentirà di by-passare il Passo di Arlaban. Il tunnel omonimo sarà lungo 3.377 m, 2.077 dei quali saranno costruiti nel territorio guipuzcoano, mentre i rimanenti 1.300 m nell'alavese. Tra le altre infrastrutture, si segnalano il tunnel di Zarimutz (2 x 400 m), e i viadotti di Marin (548 m), Zarimutz (468 m), Mazmela (404 m), Uztarreta (240 m) e Apotzaga (160 m). Collegarsi a www.bidegi.net e www.ferrovial.com.
Per evitare ritardi in quest'opera estremamente complessa, il contratto della Bidegi stabilisce che per ogni giorno di ritardo i costruttori dovranno pagare una penale di 200.000 Euro. Questa cifra, calcolata sui 205 milioni di Euro dell'importo di gara, in realtà sarà leggermente minore, poiché l'opera è stata aggiudicata per 191 milioni di Euro. Il primo requisito per far rispettare i tempi di consegna lavori, è stato di modificare l'assegnazione dei punteggi nelle gare. Negli ultimi anni, in Spagna, sono state premiate le imprese che presentavano bassi costi e ridotti tempi di consegna. Questo sistema si è però rivelato dannoso, poiché in pratica il vincitore dell'appalto si vedeva poi obbligato, una volta iniziati i lavori, ad aumentare i costi e a dilatare i tempi di consegna, nell'impossibilità di rispettare i termini contrattuali, o a procedere rapidamente a scapito della qualità, per rispettare le tempistiche. I nuovi metodi di aggiudicazione tendono a privilegiare la qualità del progetto. Nel caso del tunnel di Arlaban, alcuni tra i maggiori specialisti spagnoli di tunnel hanno analizzato le offerte presentate dalle aziende candidatesi per il progetto.
La sezione di scavo è variabile in relazione alle opere di sostegno necessarie, tra i 106 m² nelle sezioni di tipo A e i 152 m² in quelle di tipo F. La geologia è caratterizzata dalla formazione Marín (limoliti micacei di colore grigio scuro), dalla formazione Bolivar (argilliti intercalate da arenarie e calcari arenarei; argilliti e gesso; arenarie con lenti di argillite e calcari arenarei e infine argilliti poco cementate intercalate da arenarie) e dalla formazione Arlaban (limoliti e alternanza di limoliti e arenarie; arenarie con lenti di limoliti; calcari; calcareniti e arenarie).
Attualmente si sta scavando il primo tunnel da due fronti di attacco (portali nord e sud). La ATI utilizza il metodo del brillamento. Due jumbo robotizzati a due bracci Atlas Copco L2 C, uno per ogni fronte, realizzano i fori in cui sono posizionati gli esplosivi. Si utilizzano inoltre escavatori (truck excavator) Volvo e due piattaforme Normet, una a ogni fronte. Collegarsi a www.atlascopco.com, www.atlascopco.it e www.normet.fi
Le opere di sostegno sono realizzate con ancoraggi in acciaio e resina dal diametro di 25 mm, posti in opera grazie alle L2 C, reti elettrosaldate (15 x 15 x 4), gunite proiettata da pompe Putzmeister e centine metalliche Tedesa THN-21, THN-29 e HEB 160. Per lo smaltimento dello smarino, si utilizzano caricatori Komatsu e dumper articolati Volvo. Collegarsi a www.putzmeister.es, www.gdfsa.com, www.komatsueurope.com, www.kesa.es e www.volvo.com/dealers/en-gb/vcegb/Products
Gli scavi nel tunnel di Arlaban avanzano a una media di tre metri per ognuno dei due cicli di lavoro giornalieri, anche se il ritmo varia a seconda dei giorni, dalle faglie incontrate e dalle misure di sicurezza richieste dall'opera. Non sono ancora iniziati i lavori del tunnel di Zarimutz, le cui tempistiche non sono critiche. Cliccare es/60. Collegarsi a www.boomer-rig.com 17/05.


La NFM Technologies si aggiudica un contratto per la fornitura di due TBM per un tunnel stradale a Wuhan, in Cina
La China Railway Tunnel Group ha aggiudicato alla NFM Technologies, azienda del Gruppo Wirth, un appalto per la progettazione, la costruzione e la consegna di due TBM del diametro di 11,38 m del tipo "Mud Pressure Benton'air®".
Queste due macchine saranno usate per scavare un tunnel a doppia canna su una lunghezza di 2.400 m. Il tracciato del tunnel è situato tra i due principali ponti che scavalcano il fiume Yangtze a Wuhan, capitale della provincia di Hubei. La galleria dovrebbe entrare in esercizio nel 2008, divenendo il principale collegamento tra le due parti della città, il centro storico di Wuchang e la zona industriale di Hankou.
La progettazione e parte dell'equipaggiamento delle TBM saranno fatte dalla NFM Technologies. Alcune componenti saranno prodotte e assemblate in Cina dal loro partner Shenyang Heavy Machinery Group. La consegna in loco è prevista per la Primavera del 2006. Con questo nuovo contratto, la NFM Technologies rinforza la sua posizione nel mercato delle TBM a largo diametro. Collegarsi a www.nfm-technologies.com e www.wirth-europe.de/NFM/NFM.htm 17/05.


Herrenknecht estende il proprio mercato con la nuova società Herrenknecht Vertical
Allo scopo di rendere più competitiva la società nel prossimo futuro, la Herrenknecht espande il suo raggio d'azione per ciò che concerne la tecnologia e il settore di mercato. La Herrenknecht Vertical, che ha sede a Schwanau (Germania), è stata recentemente fondata per sviluppare, costruire e commercializzare perforatrici verticali per progetti geotermici. La Herrenknecht entra in un mercato nuovo e promettente. La nuova società si focalizzerà principalmente sulla costruzione di efficienti perforatrici verticali, studiate per creare nuovi standard che le rendano eco-compatibili e adatte a operare nei ristretti spazi urbani. Questa compatibilità è particolarmente importante per i progetti geotermici la cui realizzazione è in aumento nelle zone urbane ad alta densità abitativa della Germania, allo scopo di garantire l'erogazione minima di energia. La sfida in termini di ingegneria meccanica consiste nello sviluppo e nell'implementazione di un nuovo concetto di perforatrice di profondità, che sia costruita con lo scopo di contenere il consumo energetico, lo spazio richiesto, le emissioni nocive così come la resa nelle perforazioni fino a 5.000 m. In questo settore la Herrenknecht può far tesoro dell'esperienza acquisita nel tunnelling meccanizzato.
Solo nei prossimi 15 anni in Germania, secondo gli esperti industriali, occorreranno oltre 20 perforatrici di profondità per progetti geotermici.
Poiché questo è un metodo nuovo ed eco-compatibile per produrre energia, l'azienda intende esportare il metodo in questo campo della energia geotermica, con perforazioni sino a 5.000 m di profondità.
La Herrenknecht Vertical ha avviato la propria attività come una piccola azienda indipendente, con 9 impiegati. Entro la fine del 2005, lo staff crescerà sino a quindici dipendenti, in maggioranza tecnici e ingegneri altamente qualificati con esperienza nell'industria. Già quest'anno sarà lanciata sul mercato la prima perforatrice di profondità. Presso gli stabilimenti della Herrenknecht, probabilmente entro la fine del 2005, sarà allestito un impianto di collaudo alto circa 45 m.
Collegarsi a www.herrenknecht.com 16/05.

Herrenknecht estende il proprio mercato con la nuova società Herrenknecht Vertical


IPS procurerà specialisti TBM alla ATI Skanska Vinci per il tunnel Hallandsås
Venerdì 8 Aprile 2005, è stata firmata una lettera di intenti per la fornitura di specialisti di TBM tra IPS e la ATI Skanska Vinci HB. L'accordo riguarda il completamento del tunnel ferroviario Hallandsås in Svezia. Il progetto Hallandsås prevede l'uso di una TBM hardrock mixshield Herrenknecht, S-246, altamente sofisticata, dal diametro di 10,53 m fresa esclusa. La pressione in alcune zone del tracciato è prevista intorno agli 8 bar! La sezione di tunnel ancora da scavare, attraverso gli gneiss, è lunga circa 2 x 5,6 km, ha un diametro esterno di 10,12 m e un diametro interno di 9,04 m. La potenza della testa fresante è di 4.000 kW con una spinta totale di 207.800 kNm, una forza di rotazione nominale di 20.300 kNm, che all'occorrenza può raggiungere picchi di 26.000 kNm. La galleria sarà rivestita con conci prefabbricati in calcestruzzo spessi 540 mm.
L'accordo prevede che IPS procuri il personale specializzato per la TBM. La parte posteriore della testa fresante è già arrivata a destinazione, mentre la maggior parte delle componenti sarà consegnata a Maggio 2005. La collaborazione tra Vinci e IPS iniziò con la perforazione del Pannerdensch Canal tunnel nei Paesi Bassi nel 2001, una struttura assai speciale in quanto prevedeva l'attraversamento di un banco sabbioso. L'intero progetto fu terminato con diversi mesi di anticipo rispetto alla data stabilita. IPS conta su una proficua collaborazione per portare a termine la realizzazione del tunnel Hallandsås. Cliccare su se/26. Collegarsi a www.ipspersonnel.nl, a www.banverket.se/hallandsas oppure a www.herrenknecht.com 16/05.

IPS procurerà specialisti TBM alla ATI Skanska Vinci per il tunnel Hallandsås


Si terrà a Maggio la Terza Conferenza Internazionale sul Traffico e sulla Sicurezza Stradale in Galleria
Tra il 18 e il 20 Maggio, ad Amburgo (Germania) si terrà la Terza Conferenza Internazionale sul Traffico e sulla Sicurezza Stradale in Galleria - Sviluppi e Tendenze nell'Equipaggiamento e nella Gestione.
L'evento è rivolto a chiunque desideri saperne di più sulla sicurezza nelle moderne gallerie e voglia approfittare di questo incontro internazionale per confrontare esperienze ad alto livello. Esperti dal Giappone, da Taiwan, dagli Stati Uniti, dalla Svizzera e dall'Unione Europea presenteranno i risultati delle più recenti ricerche ed esperienze sui nuovi dispositivi per il traffico e per la sicurezza.
Si attendono interessanti contributi in relazione agli ultimi sviluppi dei centri di controllo delle gallerie e della gestione degli incidenti, dell'interfaccia tra la gestione del tunnel e il controllo del traffico, e sul traffico nelle gallerie a 4 canne. Nel secondo giorno della conferenza, saranno fornite le informazioni sulle linee guida internazionali e dell'Unione Europea, sulla loro applicazione a livello nazionale cosi come l'ammodernamento dei dispositivi di sicurezza in galleria. Alcuni relatori parleranno della propria esperienza personale nel settore della sicurezza e delle nuove tecnologie: interventi che stimoleranno la discussione finale. Un selezionato numero di aziende appartenenti al settore del tunnelling presenterà i propri servizi e i più recenti prodotti. La visita alla galleria a pedaggio "Herrentunnel" di Lubecca, che sarà aperta al traffico nell'Autunno 2005, concluderà la conferenza organizzata dalla HB-Verkehrsconsult (HBVC), che appartiene al Gruppo Jaakko Pöyry. E' possibile avere ulteriori informazioni sul programma, sui relatori e sulle modalità di partecipazione collegandosi a www.tunnelcongress.com, linea telefonica dedicata +49 4036969240, fax +49 4036969236 oppure via e-mail selma.knudsen@hbvc.de 16/05.


Il modello della TBM Wirth utilizzata per il tunnel di Castellanza, in mostra al Samoter
L'aeroporto lombardo della Malpensa è collegato a Milano tramite il "Malpensa Express", gestito dalla società ferroviaria privata Ferrovie Nord Milano Esercizio (FNME). La linea sarà almeno parzialmente raddoppiata. Sulla tratta Saronno-Malpensa, nel comune di Castellanza (circa 20 km a est del Terminal 1), si realizzerà una galleria per interrare il tracciato. Due canne parallele saranno scavate in terreni alluvionali per sottopassare il corso dell'Olona e per ridurre nel contempo il disagio dei residenti causato dall'inquinamento acustico del servizio ferroviario. La FNME ha aggiudicato alla Castellanza Scarl, una ATI formata da Torno Internazionale, Strabag, Romagnoli e Cogeis, il contratto per la progettazione e la costruzione delle due gallerie di 1.850 m da realizzarsi tramite fresa scudata. Tale contratto comprende altresì quattro bypass di collegamento tra le due canne, da realizzarsi con il metodo tradizionale, e otto pozzi. Le singole gallerie saranno rivestite da conci di calcestruzzo e avranno un diametro esterno di 7,85 m, mentre il diametro interno sarà di 7,25 m. In virtù delle distanze relativamente brevi da scavare, e dei tempi ristretti per la cantierizzazione del progetto, si è scartata l'ipotesi di una nuova TBM, optando per una adeguata macchina di seconda mano. Gli stessi conci sono stati determinati sulla base di un'esistente EPB TBM. Il più importante criterio di cui si è tenuto conto nella scelta della TBM, è stato il brevissimo tempo di consegna. La TBM definitivamente scelta è una delle due originariamente impiegate nel 2002 per il Channel Tunnel Rail Link (CTRL), Lotto 240. Il trasporto dei primi componenti al cantiere italiano è avvenuto a partire da metà Dicembre 2004, mentre la revisione e il controllo delle parti principali in situ è iniziato lo scorso mese di Gennaio. L'assemblaggio, avviato nel mese di Marzo, dovrebbe concludersi entro Maggio/Giugno 2005 per poter iniziare il tunnelling a Luglio e completare i lavori entro Marzo 2007. La TBM ha una lunghezza di 12 m (110 m con il back-up) e un peso di 750 t. Il peso del back-up, comprensivo degli equipaggiamenti, ammonta a 200 t. La potenza totale installata per l'azionamento della testa fresante è di 1.500 kW, mentre la potenza totale installata è di 2.800 kW, con un trasformatore TBM dalla potenza di 2 x 1.800 kVA. La TBM è equipaggiata con 29 cilindri di spinta, capaci di fornire 2.175 kN a 360 bar (spinta totale di 63.075 kN). Lo scudo fresante è equipaggiato con 16 taglianti, 21 rippers, 102 scrapers e 20 punte. Un nastro trasportatore sarà utilizzato per lo smarino. Gli accessori e il nastro trasportatore sono stati commissionati alla TunnelTec. Collegarsi a www.tunneltec.de
Il cronoprogramma del progetto si sviluppa su un arco di 20 mesi, iniziando con l'assiemaggio e lo scavo della prima canna per poi proseguire, dopo lo smantellamento, il trasporto e il riassemblaggio della TBM, con l'esecuzione della seconda galleria. Al termine la TBM sarà nuovamente smontata. Il modello della TBM utilizzata sarà parzialmente esposto al prossimo Samoter, che si terrà a Verona dal 4 all'8 Maggio 2005. Cliccare it/33. Consultare www.ferrovienord.it, www.wirth-europe.com, www.torno.com, www.strabag.at e www.samoter.com 15/05.

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Una TBM della NFM Technologies termina gli scavi per la prima linea metropolitana di Torino
Il 19 Marzo 2005 'Valeria', una delle TBM riadattate della NFM Technologies, ha abbattuto l'ultimo diaframma alla Stazione Porta Nuova di Torino. Con questo ultimo tratto di galleria si sono conclusi sia il lotto n° 5 sia l'intera prima linea metropolitana di Torino. Il quinto lotto collega Principi d'Acaja con Porta Nuova e comprende cinque stazioni (XVIII Dicembre, Porta Susa, Vinzaglio, Re Umberto e Porta Nuova). La linea collega la stazione Fermi a Collegno, ad est di Torino con Porta Nuova ad ovest, servendo 15 stazioni. Per il progetto sono state utilizzate altre due TBM, entrambe della Lovat. L'inaugurazione della linea tra Collegno e Porta Susa, dove avverrà l'interscambio con le linee delle Ferrovie dello Stato, avverrà nel Dicembre 2005, in tempo utile per le XX Olimpiadi invernali che si svolgeranno a Torino nel Febbraio 2006. La tratta Porta Susa-Porta Nuova entrerà in esercizio un anno dopo. Per il futuro è già stato programmato un prolungamento di ulteriori 4 km da Porta Nuova al Lingotto. Abbonarsi a E-News Weekly 46/2004, 23/2004, 16/2004 e 33/2002. Cliccare su it/26. Collegarsi a www.nfm-technologies.com e www.metrotorino.it/download/Brochure_ITA.pdf. 15/05.

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Tunnelbuilder sbarca in Italia!
Un'altra pietra miliare lungo l'autostrada informatica è stata raggiunta con il lancio di tunnelbuilder in italiano. A prescindere da questo suo status distintivo, il nuovo sito costituisce l'alternativa in italiano per i 1.500 visitatori che, giornalmente, consultano le notizie di tunnelbuilder.com. In Italia, nel settore del tunnelling, sono in fase realizzativa o progettuale un gran numero di interventi, che vedono coinvolte dinamiche aziende italiane, alle quali il nuovo sito di tunnelbuilder offrirà un'eccezionale opportunità per promuovere i propri prodotti a livello locale e internazionale.
I contraenti italiani esportano il proprio know-how e i loro macchinari a livello mondiale, e gli ingegneri del Belpaese sono attivi in tutte le parti del globo, dall'Ecuador alla Mongolia, tutte raggiungibili con internet.
I potenziali investitori sul nuovo sito sono i 30 milioni di persone che parlano italiano on-line: risiedono in ventinove paesi, in ognuno dei quali sono in corso progetti nel settore delle infrastrutture sotterranee. Inoltre, ci sono circa 520.000 americani, 200.000 svizzeri e 100.000 australiani che accedono a internet in italiano.
Gli aggiornamenti delle notizie in italiano sono realizzati in contemporanea con tunnelbuilder.com, senza nulla tralasciare. Poiché i collaboratori del settore ricerche di tunnelbuilder parlano fluentemente l'italiano, le traduzioni sono rapide e tecnicamente corrette. Per avere maggiori dettagli sulle nostre speciali offerte di lancio per il prossimo Samoter di Verona (4-8 Maggio 2005), cliccare sulla bandiera italiana in alto a sinistra e selezionare "vendite" o contattare monica@tunnelbuilder.com


I Jumbo Boart Longyear - AMV per scavi e tunnelling pronti per la produzione industriale
L'anno scorso, la Boart Longyear e la società norvegese Andersens Mek. Verksted (AMV), specializzata in attrezzature per il tunnelling, hanno creato una Joint Venture per costruire una nuova generazione di perforatrici jumbo computerizzate, a braccio singolo e doppio, per lavori nelle gallerie e per scavi di media grandezza.
In soli tre anni dall'inizio della progettazione e dei lavori di ingegneria, la Joint Venture ha sviluppato una nuova gamma di macchine perforatrici efficaci e competitive a livello di prezzo: la FaceMaster 2.5 per gli scavi in sotterraneo e la AMV 2ABC-CC per il tunnelling. A partire dal controllo automatico delle singole componenti, come un martello perforatore, al controllo automatico totale, queste nuove perforatrici hanno una tecnologia che garantisce grande qualità, regolarità di funzionamento e incremento della produttività sul fronte roccioso. La maggior parte delle migliorie tecnologiche di entrambi i Jumbo sono state apportate da AMV, grazie ai sistemi di guida computerizzati forniti dalla Bever Control. Le nuove perforatrici sono state progettate appositamente per l'utilizzo in sezioni da 14 m2 a 90 m2, comprese le operazioni di scavo delle camere e dei pilastri e i lavori di sviluppo come gallerie inclinate e declivi, così come per i progetti civili di gallerie stradali, ferroviarie e idrauliche. Collegarsi a www.bevercontrol.com
Il sistema del modulo di base della Drilling Machine e della Drill Log incorpora un settaggio idraulico per ridurre automaticamente il consumo di elettricità e prevenire l'inceppamento delle punte nel foro o problemi di rottura dell'asta. Il sistema dovrebbe implementare la precisione della perforazione, la percentuale media di penetrazione, regolare il flusso di potenza e ridurre l'usura delle componenti, così come contenere i costi di fermo macchina per manutenzione e i costi vivi, aumentando nel contempo la disponibilità della macchina. Inoltre ci sarà un modulo chiamato Automatic Pattern Positioning, capace di ottimizzare lo schema di perforazione.
Il collaudo del prototipo della FaceMaster 2.5 è ormai concluso. I test sono andati bene, richiedendo solo la correzione di alcuni inconvenienti per ottenere risultati soddisfacenti. La perforatrice è ora pronta per entrare in produzione di serie. La FaceMaster 2.5 sarà realizzata nello stabilimento della Boart Longyear in Polonia. Per maggiori dettagli bzarebski@boartlongyear-eu.pl. Collegarsi a www.boartlongyear.com, www.boartlongyear-eu.pl e www.amv-as.no 14/05.

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A20 in Sicilia - più gallerie che autostrada
Con l'inaugurazione, il 21 Dicembre 2004, del tratto Furiano-Castelbuono (41,2 km), è stato completato l'asse autostradale A20 Palermo Messina. Solo nei 30,6 km di autostrada tra Castelbuono e Caronia, sono presenti sedici gallerie, per una lunghezza complessiva di circa 18 km, che sommate a quelle già in esercizio forniscono alla A20 il record mondiale di autostrada con il maggior numero di metri in galleria. Con 117.121 m, la A20 ha infatti superato l'italica A10, ferma a 93.779 m. Il terzo gradino di questo ipotetico podio è occupato dall'autostrada svizzera del Gottardo, la A2, con 89.757 m di tunnel, seguita dall'austriaca Pyhrnautobahn (A9) che si attesta temporaneamente a 72.018 m. In termini di metri di gallerie per km di tracciato, la A20 ha 650,3 m/km, la A10 596,9 m/km mentre al terzo posto in questo caso troviamo la Torino-Frejus (A32), con 473,4 m/km.
Inviato dal lettore Eugenio A. Merzagora, fonte: Strade&Autostrade, n°49. Per maggiori dettagli, www.stradeeautostrade.it 14/05.